Il lutto perinatale si riferisce alla perdita di un bambino durante la gravidanza o poco dopo la nascita. Si tratta di un’esperienza incredibilmente dolorosa e complessa che colpisce molte famiglie, portando con sé una gamma di emozioni difficili da affrontare. Comprendere il lutto perinatale e trovare modi per gestirlo emotivamente è fondamentale per il benessere di genitori e familiari.
Non è un fenomeno raro: si stima che circa 1 su 4 gravidanze possa sfociare in una perdita precoce. Quando una famiglia affronta la morte di un bambino, può provare una vasta gamma di emozioni:
Tristezza e Sconforto:
La perdita di un figlio, è un’esperienza devastante, in qualsiasi modo accada: può portare a un dolore in cui mette a dura prova tutto quello in cui avevamo creduto fino a quel momento, compreso le aspettative, perchè il sapore della prima volta, ovvero di diventare genitore è un essenza che ti rimarrà per sempre dentro.
Il legame tra genitore e bambino inizia prima della nascita, ovvero durante la gravidanza, sin dal primo istante in cui è un piccolo fagiolino.
La scienza tende ad essere molto restrittiva e categorica, direi anche fredda, in quanto il feto viene considerato “umano e completo” solo dalla 3° mese, ma io non credo questo, e siamo in molti a crederlo.
Tutti noi che lavoriamo nel campo olistico, nelle energie sottili, abbiamo una comprensione e un rispetto della crescita della gravidanza, molto più profonda rispetto ai protocolli ordinari.
La formazione del feto o dei feti infatti è molto influenzata dallo stato d’animo della madre, se è pronta ad avere una gravidanza oppure no, il piccolo sente tutto.
Talvolta non è stata programmata ed è come un fulmine al ciel sereno che può portare a galla lacune personali di instabilità emotiva all’interno della madre: emozioni che portano ad avere uno squilibrio energetico e quindi il feto sente e registra tutto, nelle sue cellule, tramite il cordone ombelicale collegato alla madre.
È importante lavorare con i sentimenti che si sono inaspettatamente venuti a creare: Il lutto per un bambino mai nato è reale; è come un fiume in piena, travolge il cuore e non ti lascia scampo.
C’è il dovere di imparare a galleggiare in questo impetuoso mare, perchè la vita non deve finire con un evento traumatico, ma dobbiamo far nascere i fiori laddove la cicatrice del dolore ha portato irrigidimento: questo può influenzare non solo i genitori, ma anche le persone a loro vicine.
La condivisione del proprio dolore con qualcuno di fiducia, come un amico o un professionista, può aiutare nel processo di guarigione.
Non esistono parole magiche per alleviare la tristezza, ma sapere che altri hanno vissuto esperienze simili e che il dolore può essere compreso e condiviso, può offrire un certo conforto.
In questo difficile viaggio, è fondamentale prendersi cura di sé stessi, concedersi il tempo necessario per piangere e ricordare. Ogni persona affronta il lutto in modo differente e non c’è un “modo giusto” di procedere, ma ci sono modi gentili per permettere al nostro Spirito di esprimere, elaborare e lasciare andare.
Con il tempo, il dolore può diventare più gestibile, ma è importante onorare la memoria del bambino e permettere alle emozioni di essere espresse e comprese.
Ci possono venire incontro le terapie olistiche, come Fiori di Bach e aromaterapia, e meditazioni.
I fiori che possono aiutare nell’elaborazione del lutto sono:
Star of Bethlehem:
- Atteggiamento apatico, assenza di energia vitale.
- Disinteresse generalizzato.
- Tendenza al pianto
- Andatura barcollante e occhi bassi o fissi nel vuoto
- Trascuratezza nel vestire e nel mangiare
- Dipendenze da alcool, fumo, droghe.
Gorse:
- Camminare con le spalle basse e le braccia a penzoloni
- Atteggiamento disfattista, di resa senza condizioni
- Occhiaie e senso di freddo costante
- Voce bassa e piatta
- Tristezza mista a scoraggiamento.
Rock Rose
- Tachicardie di origine emotiva.
- Stomaco chiuso e mancanza di fame
- Perdita di razionalità in determinate situazioni.
- Tendenza a portare con sé rimedi immediati per l’ansia
- Parlare in modo non fluido.
Sweet Chestnut
- Logorio e rodimento interiore, solitamente nascosti.
- Il soggetto attraversa fasi di fibrillazione emotiva
- Insonnia e sonno agitato
- Tendenza a “voler passar sopra” a tutto, non in sintonia con l’atteggiamento di tutti i giorni
- Mostrarsi forte e non capire più il senso delle cose
Wild Rose:
- Atteggiamento distaccato
- Apatia esistenziale
- Fare da sfondo, mai da protagonista.
- Attacchi di rabbia improvvisi e inconsulti
- Profonda tristezza, negatività esistenziale
- Apatia e trascuratezza nel vestire e nell’igiene personale
- Mancanza di interessi e di entusiasmo
- Permanenza in una vita familiare infelice
Per quanto riguarda l’Aromaterapia, gli oli essenziali più indicati sono: Lavanda – Ylang-Ylang – Cembro – Incenso – Vaniglia
Proprietà della “Lavanda” : rilassa e riallinea il sistema nervoso centrale, aiuta a non cadere in depressione, ed è un valido aiuto in caso di prevenzione di convulsioni da stress. Inoltre effettua un bilanciato effetto sedativo.
Proprietà dell’ Ylang-Ylang: crea armonia in caso di contrasti, collera, rancore e frustrazione, perché favorisce la comprensione e il perdono, dissolve le delusioni e le offese, ripristina il desiderio di amare; attenua disturbi come depressione, irritabilità, nervosismo e insonnia.
Proprietà del Cembro: Effetto rilassante sul sistema cardio-circolatorio, ed espettorante, favorendo così un totale riequilibro psico – fisico.
Proprietà dell’olio essenziale di “Incenso”: rilassa e concilia la meditazione. Calmante, infonde fiducia, favorisce l’intuizione, elimina blocchi mentali e paure. Riporta ad un buon livello di centratura.
Proprietà dell’olio essenziale di vaniglia: dona conforto, allontana lo stress, la rabbia e l’irritabilità.
La frequenza in hz per elaborare questo lutto e quindi intraprendere un cammino meditativo e oftalmico grazie agli oli essenziali è : la 432 hz e la 528 hz.
Queste emozioni possono variare nel tempo, e ogni persona vive il lutto in modo unico. È importante riconoscere che non esiste un modo “giusto” o “sbagliato” di affrontare il lutto, esistono dei modi che l’interessato/a troverà più o meno affini a se stesso/a e al momento che sta vivendo.
È fondamentale non dimenticare il proprio benessere fisico ed emotivo. Sforzarsi di mangiare bene, dormire a sufficienza e praticare attività fisica, anche leggera, può contribuire a migliorare il proprio stato d’animo.
Essere pazienti con sé stessi: La guarigione dal lutto è un processo lungo e irregolare. Ci saranno giorni buoni e giorni cattivi, e va bene così. È importante essere gentili con se stessi e rispettare il proprio ritmo.
In una coppia è la forza dell’amore che c’è l’uno per l’altra che darà la spinta ottimale affinchè insieme trovate un percorso di elaborazione del lutto che più vi è affine.
Dott.ssa Consuelo Mucci Naturopata.