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La violenza contro le donne: quali e quante declinazioni?

La violenza contro le donne: quali e quante declinazioni?

La Dichiarazione ONU sull’eliminazione della violenza contro le donne (art.1) definisce violenza contro le donne “ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà”.

Ad oggi, la violenza risulta essere la prima causa di morte per le donne di età compresa tra i 15 e i 44 anni, mentre per le donne in gravidanza è la seconda causa di morte.

Quali e quante sono le declinazioni della violenza contro le donne?

Sono diverse le forme di violenza: da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dagli atti persecutori del cosiddetto stalking allo stupro, fino al femminicidio, che riguardano un vasto numero di persone discriminate in base al sesso. Le diverse forme di abuso e maltrattamento hanno come obiettivo trasversale quello di incutere terrore ed assoggettamento e quello di ledere l’integrità fisica e psicologica della donna.

Violenza fisica

Parliamo di Violenza fisica quando assistiamo a comportamenti volti a minacciare o ledere l’integrità fisica della persona. Tra questi ci sono anche le azioni violente contro oggetti finalizzate a minacciare l’integrità fisica della persona. Esempi: minaccia di essere colpiti, rompere oggetti in segno di minaccia, dare pugni ad una porta o finestre, strattoni e schiaffi, pugni, morsi, minaccia con le armi, fino allo strangolamento, soffocamento e omicidio.

Violenza psicologica

Si tratta di comportamenti finalizzati ad intaccare l’autostima e il senso di autoefficacia della donna, ad isolarla; comportamenti che tendono a mantenere la donna in uno stato di sottomissione. Spesso anticipano violenze fisiche. Esempi: insulti, minacce, controllo, eccessiva gelosia, isolamento dalle relazioni familiari e amicali.

Violenza Sessuale

Può esserci violenza sessuale anche in una relazione coniugale: si verifica ad esempio quando la donna viene costretta dal partner a pratiche sessuali contro la sua volontà.

Nessuna donna è obbligata ad avere un rapporto sessuale con il suo partner.

Tra gli atti violenti legati alla sfera sessuale ricordiamo: molestie, prostituzione forzata, stupro.

Violenza Economica

I comportamenti inquadrabili nella violenza economica sono tesi a minare l’autonomia e l’indipendenza della donna, che si ritrova impossibilitata a svincolarsi dalla situazione proprio perché non autonoma a livello economico. Pensiamo a tutti quei comportamenti volti allo sfruttamento economico della donna: ostacolare l’indipendenza economica, impedire alla donna di lavorare, limitare l’accesso alle risorse economiche o sfruttare il lavoro della donna non riconoscendole la giusta retribuzione.

Stalking

I comportamenti di stalking (dall’inglese to stalk, fare le poste, inseguire, accerchiare) si riferiscono ad atti persecutori ed intimidatori reiterati, individuati nell’art. 612 bis del Codice Penale. I comportamenti di Stalking si possono configurare anche come azioni volte a corteggiare la vittima, ma si protraggono anche se non sono graditi alla vittima: telefonate, lettere, messaggi, appostamenti, richieste di appuntamenti, regali indesiderati. Parliamo di Cyberstalking quando i comportamenti di stalking vengono agiti attraverso l’uso di social network, internet, posta elettronica.

Altre forme e atteggiamenti violenti

  • Mobbing
  • Violenza assistita
  • Tratta e prostituzione forzata
  • Mutilazioni genitali
  • Acidificazione
  • Stupro di guerra ed etnico
  • Femminicidio, compreso l’aborto selettivo

Fonte: telefonorosa.it