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IMU e case occupate nel 2024: le ultime disposizioni per i proprietari

IMU e case occupate nel 2024: le ultime disposizioni per i proprietari

La Corte Costituzionale ha confermato l’esenzione IMU per le case occupate nel 2024, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023. Questa agevolazione è destinata ai proprietari di abitazioni non disponibili o inutilizzabili a causa dell’occupazione da parte di terzi.

Nonostante il mancato rilascio del Decreto attuativo, la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 60 del 18 aprile 2024, ha chiarito che per i contribuenti soggetti al pagamento dell’IMU, l’imposta non è dovuta per gli immobili occupati abusivamente. Ciò a condizione che sia stata presentata denuncia alle autorità giudiziarie.

Questa decisione ha rilevanti implicazioni, e in questo articolo cerchiamo di spiegare cosa comporta l’esenzione IMU sulle case occupate nel 2024.

Che cos’è l’esenzione IMU?

L’esenzione IMU per le case occupate nel 2024 rappresenta un beneficio fiscale importante, ma cosa comporta esattamente?

A partire dal 1° gennaio 2023, i proprietari che hanno dichiarato l’inutilizzabilità e l’indisponibilità del proprio immobile a causa di occupazione abusiva non devono versare l’Imposta Municipale Unica (IMU).

Tuttavia, l’esenzione totale è garantita solo se viene presentata una specifica denuncia alle autorità giudiziarie. È importante ricordare che l’IMU è un’imposta municipale che grava sul possesso di beni immobiliari a livello comunale. Questa agevolazione è stata introdotta con l’inserimento della nuova lettera g-bis) all’articolo 1, comma 759, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (Legge di Bilancio 2020).

Sebbene la disposizione sia stata prevista nella Legge di Bilancio 2023, diventando operativa dall’anno 2023, è stata confermata anche per il 2024. Nonostante l’assenza di un Decreto attuativo della misura, la Corte Costituzionale ha legittimato questa esenzione con la sentenza n. 60 del 18 aprile 2024.

Le modalità di applicazione e le istruzioni su come procedere per ottenere questa esenzione sono state chiarite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Come ottenere l’esenzione

Per ottenere l’esenzione IMU per le case occupate nel 2024, i contribuenti devono seguire alcuni passaggi precisi.

Innanzitutto, è necessario presentare denuncia alle autorità giudiziarie per i reati specificati di Violazione di domicilio (articolo 614, comma secondo, Codice Penale) o Invasione di terreni o edifici (articolo 633 Codice Penale).

Una volta verificato che la denuncia sia stata accettata dalle autorità competenti o che sia stata avviata un’azione giudiziaria penale riguardo alla situazione di occupazione abusiva dell’immobile, i contribuenti possono procedere.

Dopo l’avvio dell’azione giudiziaria, essi possono non versare l’IMU per l’immobile occupato abusivamente. È necessario rivolgersi all’ufficio competente per le imposte locali (ad esempio, l’ufficio comunale) e, se richiesto, presentare la documentazione necessaria come specificato nella nota stampa del MEF.

Successivamente, i contribuenti che beneficiano dell’esenzione dovranno presentare in via telematica il modello dichiarativo, che al momento non è ancora disponibile. Saranno forniti aggiornamenti non appena sarà rilasciato.

A chi spetta l’esenzione IMU sulle case occupate

L’esenzione IMU per le case occupate a partire dal 1° gennaio 2023 è destinata ai proprietari di immobili che sono inutilizzabili, indisponibili o occupati. Tuttavia, questa esenzione è soggetta a due condizioni fondamentali:

  • Il proprietario deve presentare denuncia all’Autorità Giudiziaria per i reati di cui all’articolo 614, comma secondo, del Codice Penale (violazione di domicilio) e all’articolo 633 del Codice Penale (invasione di terreni o edifici), oppure deve essere stata avviata un’azione penale per questi stessi reati.
  • Il proprietario deve comunicare al Comune in cui si trova l’immobile il possesso dei requisiti per l’esenzione e eventuali cambiamenti riguardanti lo stato di indisponibilità della struttura.

    Queste due condizioni sono indispensabili affinché il proprietario possa beneficiare dell’esenzione IMU per le case occupate. È importante attenersi a tali requisiti e informare correttamente le autorità competenti per garantire l’applicazione dell’agevolazione fiscale.

    Chi ne è esente

    È importante ricordare che sono già esenti dall’imposta alcuni tipi di immobili che soddisfano determinate condizioni:

    • Immobili posseduti dallo Stato, dai comuni e dalle regioni, province e comunità montane nel proprio territorio, nonché dagli enti del Servizio Sanitario Nazionale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali.
    • Fabbricati classificati o classificabili nelle categorie catastali da E/1 a E/9.
    • Fabbricati destinati ad usi culturali.
    • Fabbricati destinati esclusivamente all’esercizio del culto, purché compatibile con le disposizioni costituzionali.
    • Fabbricati di proprietà della Santa Sede indicati negli articoli 13, 14, 15 e 16 del Trattato tra la Santa Sede e l’Italia del 11 febbraio 1929.
    • Fabbricati appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali, per i quali è prevista l’esenzione dall’imposta locale sul reddito dei fabbricati in base ad accordi internazionali.
    • Immobili posseduti e utilizzati da enti pubblici e privati diversi dalle società, trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale, nonché organismi di investimento collettivo del risparmio, destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, attività di religione o di culto.

      Queste categorie di immobili sono già esenti dall’imposta e non rientrano quindi nell’ambito dell’esenzione IMU per le case occupate, la quale è invece soggetta a condizioni specifiche come precedentemente descritto.

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