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Il Parlamento Europeo critica il governo italiano: discriminazione per i figli di coppie dello stesso sesso

Il Parlamento Europeo critica il governo italiano: discriminazione per i figli di coppie dello stesso sesso

Il 31 marzo 2023 il Parlamento Europeo ha approvato un emendamento alla relazione del 2022 sullo Stato di diritto nell’Unione Europea in cui si condanna il governo italiano per la richiesta fatta ai sindaci di smettere di trascrivere i certificati di nascita dei figli nati all’estero con la gestazione per altri (GPA). Questa pratica, utilizzata da persone singole, coppie eterosessuali e omosessuali, prevede che una persona porti avanti una gravidanza per conto di altri.

Preoccupazione per la decisione di vietare la trascrizione

L’emendamento approvato dal Parlamento Europeo sottolinea la necessità di rispettare i diritti delle persone coinvolte nella GPA, inclusi quelli dei bambini nati attraverso questa pratica. Inoltre, l’emendamento esprime preoccupazione per la decisione del governo italiano di vietare la trascrizione dei certificati di nascita dei bambini nati all’estero tramite GPA, poiché questa decisione potrebbe avere conseguenze negative sulla vita delle persone coinvolte.

Il Parlamento Europeo invita pertanto il governo italiano a rivedere questa decisione e a garantire il rispetto dei diritti delle persone coinvolte nella GPA, in linea con gli standard europei e internazionali in materia di diritti umani e protezione dei minori.

“Questa decisione porterà inevitabilmente alla discriminazione non solo di coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”.

L’emendamento

Nell’emendamento approvato dal Parlamento Europeo si fa riferimento a presunte istruzioni impartite dal governo italiano al comune di Milano di non registrare più i figli di coppie omogenitoriali. Tuttavia, è importante sottolineare che non esiste una documentazione ufficiale che confermi l’effettiva esistenza di queste presunte istruzioni.

Inoltre, va precisato che il governo italiano non ha impartito istruzioni specifiche al comune di Milano, né si è rivolto solo alle famiglie con genitori dello stesso sesso. La richiesta di sospendere la trascrizione dei certificati di nascita dei bambini nati all’estero tramite GPA riguarda tutte le famiglie, indipendentemente dall’orientamento sessuale dei genitori.

Il divieto e la possibile discriminazione

Tuttavia, la decisione del governo italiano ha sollevato preoccupazioni per la possibile discriminazione nei confronti delle coppie omogenitoriali e per il rischio di violare i diritti dei minori nati attraverso la GPA. In questo contesto, l’emendamento approvato dal Parlamento Europeo sottolinea l’importanza di garantire il rispetto dei diritti delle famiglie e dei minori coinvolti nella GPA, in linea con gli standard europei e internazionali in materia di diritti umani e protezione dei minori.

È importante precisare che la circolare a cui si riferisce l’emendamento approvato dal Parlamento Europeo non era stata inviata solo al comune di Milano, ma a tutti i prefetti italiani.

A Milano, il prefetto aveva esteso la richiesta anche alle coppie di donne che ricorrono alla fecondazione assistita all’estero con una circolare separata, in cui chiedeva di omettere il genitore non biologico negli atti di nascita dei figli di coppie dello stesso sesso nati in Italia. Tuttavia, il prefetto non aveva espresso alcuna opinione sulle coppie dello stesso sesso che avevano avuto figli tramite la GPA all’estero e aveva detto di dover fare ulteriori approfondimenti.

In questo contesto, l’emendamento approvato dal Parlamento Europeo sottolinea l’importanza di garantire il rispetto dei diritti delle famiglie e dei minori coinvolti nella GPA, in linea con gli standard europei e internazionali in materia di diritti umani e protezione dei minori.

È importante precisare che l’emendamento al Parlamento Europeo è stato presentato dal gruppo politico Renew Europe, il cui gruppo italiano include rappresentanti di Azione-Italia Viva, il partito di Carlo Calenda e Matteo Renzi. Nell’emendamento si afferma che le azioni del governo italiano sono contrarie alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989 e costituiscono una violazione diretta dei diritti dei minori.

La richiesta di revoca immediata

L’emendamento chiede inoltre al governo italiano di revocare immediatamente la sua decisione, poiché essa rappresenta una discriminazione ingiustificata nei confronti delle coppie che hanno fatto ricorso alla GPA per avere figli e dei loro figli stessi. Va sottolineato che la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza stabilisce il principio fondamentale del “superiore interesse del minore”, che dovrebbe essere sempre considerato nella presa di decisioni riguardanti i minori. Inoltre, la Convenzione sottolinea l’importanza di garantire la protezione dei diritti dei minori di qualsiasi orientamento sessuale e delle loro famiglie.