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Guida alle punture di insetti e a come gestirle

Guida alle punture di insetti e a come gestirle

Le alterne condizioni meteorologiche, caratterizzate da periodi di piogge e temporali seguiti da ondate di caldo africano, hanno favorito la diffusione di zanzare, zecche e altri insetti in Italia. Questi insetti rappresentano potenziali vettori di virus, aumentando le preoccupazioni per la salute pubblica.

Le zanzare

Le punture di zanzare possono causare pomfi molto pruriginosi a causa del rilascio di istamina, di conseguenza è opportuno disinfettare l’area e successivamente utilizzare ghiaccio o una pomata antistaminica. Solo in casi più gravi si ricorre a cortisonici per via orale. Nonostante il forte prurito, è importante resistere alla tentazione di grattare per evitare il rilascio di ulteriore istamina, che potrebbe aumentare il rischio di infezione.

Ovviamente la prevenzione è il modo migliore per affrontare le punture di zanzare. Oltre a mantenere l’ambiente circostante pulito, si consiglia di soggiornare in camere con aria condizionata e finestre dotate di zanzariere, preferibilmente trattate con sostanze repellenti o insetticidi. Indossare abiti di colore chiaro, con maniche e pantaloni lunghi e calze, è utile poiché le zanzare sono attratte da tonalità scure e accese. È meglio evitare l’uso di profumi e utilizzare repellenti cutanei, anche applicandoli direttamente sugli abiti. All’interno delle abitazioni, è possibile utilizzare insetticidi a base di piretro o permetrina, nonché diffusori di insetticida a corrente elettrica o a batterie, contenenti tavolette impregnate di piretroidi o serpentine antizanzare al piretro.

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Le zecche

Le zecche sono comunemente presenti in zone umide e ombreggiate come prati, giardini, aree cespugliose e boschi. Per evitare il contatto con esse, si consiglia di indossare scarpe, calze e pantaloni lunghi. È importante evitare di avventurarsi in zone con erba alta, evitare di toccare cespugli ed erbacce, e sconsigliato sedersi a terra, su tronchi d’albero o muretti di pietre. Inoltre, dopo un’escursione è utile scuotere gli indumenti prima di portarli in casa e fare un’attenta ispezione della pelle per individuare e rimuovere eventuali zecche, che tendono a localizzarsi principalmente su testa, collo, dietro le ginocchia e sui fianchi. Se viene scoperta una zecca sulla pelle, è fondamentale rimuoverla immediatamente poiché più tempo rimane attaccata, maggiori sono le possibilità di trasmettere un’infezione.

Per la corretta rimozione di una zecca si dovrebbe afferrare delicatamente l’insetto con una pinzetta a punte sottili, cercando di prenderla il più vicino possibile alla superficie della pelle. Successivamente, si deve tirare delicatamente, cercando di eseguire un movimento di rotazione. È importante fare attenzione a non schiacciare il corpo della zecca per evitare la diffusione di agenti patogeni. Prima e dopo la rimozione, si deve disinfettare la pelle, evitando l’uso di disinfettanti colorati poiché potrebbero nascondere eventuali reazioni cutanee indicanti un’infezione. Se una parte della zecca rimane all’interno della pelle, è necessario estrarla con un ago sterile o effettuare un’incisione con bisturi. Dopo la rimozione, è importante monitorare la zona per circa 30-40 giorni. Se compare un alone rossastro intorno al punto di puntura che tende ad allargarsi a cerchi concentrici o se si manifestano malessere, dolori muscolari, mal di testa, febbre, debolezza o ingrossamento dei linfonodi, potrebbe trattarsi di malattia di Lyme. In questo caso, è consigliabile consultare un medico.

Gli imenotteri: api, vespe e calabroni

Le punture di insetti come vespe, api e calabroni possono essere fastidiose e in alcuni casi anche pericolose, soprattutto per le persone allergiche. Di solito, queste punture causano solo una reazione locale, come gonfiore e prurito, poiché gli insetti non iniettano veleni. Tuttavia, per chi è allergico, potrebbero verificarsi reazioni generalizzate che possono portare fino allo shock anafilattico, una condizione potenzialmente letale.

È importante conoscere alcune precauzioni per ridurre il rischio di essere punti da questi insetti. Quando ci troviamo in zone frequentate da vespe, api o calabroni, è consigliabile indossare scarpe, calze e pantaloni lunghi per proteggere la pelle esposta. Inoltre, sarebbe opportuno evitare di camminare o fermarsi vicino a fiori o alberi da frutto, poiché questi insetti possono essere attratti dalla presenza di nettare e frutta dolce. Inoltre, ridurre l’uso di profumi e fragranze forti, perché possono attirare gli insetti. Infine, preferire colori neutri, come bianco o beige, piuttosto che colori scuri e accesi, poiché gli imenotteri sono maggiormente attratti da tonalità vivaci. Infine, è sempre una buona pratica adottare misure preventive come tenere puliti i giardini e le aree esterne, evitare accumuli di rifiuti e controllare periodicamente la presenza di nidi di vespe o calabroni nelle vicinanze delle abitazioni.

Sebbene le punture siano generalmente dolorose, è essenziale saperle gestire correttamente. Nel caso di un’ape, è necessario rimuovere il pungiglione delicatamente utilizzando una punta arrotondata, come un’unghia, evitando di schiacciarlo con le dita. Successivamente, lavare accuratamente la zona colpita con acqua e sapone e applicare del ghiaccio o una crema cortisonica per ridurre il gonfiore e il prurito.

Per chi è allergico ai veleni degli insetti, è importante essere preparati in caso di puntura: è consigliabile portare con sé adrenalina auto-iniettabile (in appositi contenitori termici), cortisone e antistaminici. Le nuove linee guida suggeriscono persino di avere a disposizione due auto-iniettori, poiché durante uno shock anafilattico potrebbe essere necessaria una seconda dose di adrenalina per contrastare la reazione allergica grave.

I ragni

In Italia, tra i ragni, i più pericolosi sono quelli appartenenti alla famiglia delle “Vedove” e i ragni bruni. I ragni vedova includono la vedova nera mediterranea o malmignatta, che è diffusa soprattutto nel Centro-Sud e nelle Isole, mentre i ragni bruni comprendono il ragno violino, originariamente più comune negli Stati Uniti ma recentemente riscontrato anche nel nostro Paese. Questi ragni sono in grado di inoculare potenti tossine attraverso la puntura, causando problemi di salute.

I ragni tendono a risiedere in aree disabitate o incolte, preferendo rifugiarsi sotto i sassi o nei box e cantine. La puntura di una vedova nera può essere riconosciuta dai due fori che lascia sulla pelle. In seguito alla puntura, la zona interessata può infiammarsi e gonfiarsi, mentre il dolore può intensificarsi e diffondersi nell’intero arto colpito. Sintomi generali come tremori, vertigini, crampi, contrazioni muscolari, sudorazione, cefalea, nausea, brividi e ipertensione possono manifestarsi in seguito alla puntura di questo tipo di ragno. D’altra parte, il morso del ragno violino provoca un forte dolore esteso all’intero arto, che potrebbe non essere immediatamente evidente ma svilupparsi entro 30-60 minuti. Un segno distintivo è la formazione di una bolla centrale che evolve in ulcera, circondata da un’area ecchimotica irregolare, spesso paragonata a un “occhio di bue” o un “bersaglio”. In caso di puntura di ragno violino, è consigliabile pulire la ferita con acqua e sapone, applicare ghiaccio, elevare l’arto colpito, assumere anti-dolorifici e sottoporsi a profilassi antitetanica.

Per prevenire punture di ragni e scorpioni, si consiglia di indossare abiti protettivi come maniche e pantaloni lunghi, cappelli, guanti e stivali quando si esplorano capanni, garage, cantine o soffitte. È importante anche controllare e scuotere gli abiti prima di indossarli, soprattutto se sono stati utilizzati in giardino. L’applicazione di repellenti contro gli insetti sugli abiti e sulle calzature può essere un’ulteriore misura di protezione.

In generale, mantenersi informati e seguire linee guida specifiche per la prevenzione e il trattamento delle punture di insetti può aiutare a godere di un’esperienza all’aperto più sicura e piacevole durante i mesi estivi. Ricordiamoci sempre di rispettare e proteggere la fauna e la flora che ci circonda, evitando di disturbare inutilmente gli insetti e cercando di convivere in armonia con la natura.

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