Uno studio italiano rivela la presenza di microplastiche nei follicoli ovarici per la prima volta. L’uroandrologo Montano esprime preoccupazione: ‘La correlazione tra la concentrazione di queste sostanze e parametri della funzione ovarica ci allarma‘.
L’impatto sulla fertilità femminile
Per la prima volta, una ricerca condotta dagli italiani Luigi Montano, Salvatore Raimondo, Marina Piscopo, Maria Ricciardi, Antonino Guglielmino, Sandrine Chamayou, Raffaella Gentile, Mariacira Gentile, Paola Rapisarda, Gea Oliveri Conti, Margherita Ferrante, Oriana Motta ha individuato la presenza di microplastiche nei fluidi follicolari di donne sottoposte a procreazione medicalmente assistita. Questo studio, intitolato “First evidence of microplastics in human ovarian follicular fluid: an emerging threat to female fertility“, sarà presentato al VII Congresso nazionale della Società italiana di riproduzione umana (Siru) a Bari.
Attraverso un approccio metodologico innovativo, lo studio ha rivelato una concentrazione media di 2191 particelle per millilitro di nano e microplastiche, con un diametro medio di 4.48 micron, evidenziando una correlazione con alcuni parametri legati alla funzione ovarica.
Il coordinatore del progetto di ricerca EcoFoodFertility, Luigi Montano, uroandrologo dell’Asl di Salerno e Past President della Siru, esprime preoccupazione riguardo agli effetti delle microplastiche sull’apparato riproduttivo femminile, citando lo stress ossidativo come uno dei meccanismi coinvolti.
Italia: una realità diffusa che richiede un approccio multidisciplinare
“L’infertilità in Italia è un problema diffuso che coinvolge quasi una coppia su cinque in età fertile,” sottolinea Paola Piomboni, presidente della Siru. Nel contesto del VII Congresso nazionale della Società italiana di riproduzione umana (Siru), l’attenzione sarà centrata sul percorso della coppia infertile, evidenziando l’importanza di un approccio multidisciplinare.
Recentemente, la Siru ha pubblicato linee guida per il trattamento della coppia infertile, offrendo così una base solida per definire percorsi diagnostici e terapeutici basati su evidenze scientifiche. Durante il congresso, saranno discussi vari temi, inclusa la prevenzione dell’infertilità e progetti educativi volti alla tutela della salute riproduttiva nelle scuole. Si esploreranno anche gli aspetti innovativi nella gestione dell’infertilità, come l’applicazione dell’intelligenza artificiale, e si affronteranno le sfide psicologiche e comunicative legate alla fertilità.
In conclusione
Queste sostanze non solo danneggiano direttamente la funzione ovarica, ma possono anche agire come veicoli per altre sostanze tossiche come metalli pesanti, ftalati, bisfenoli e diossine. La scoperta delle microplastiche nei fluidi follicolari segue ricerche precedenti del gruppo di Montano, che hanno individuato queste sostanze nelle urine e nello sperma.
In conclusione, questa scoperta sottolinea l’urgenza di affrontare la contaminazione da plastica e evidenzia la minaccia significativa che le microplastiche rappresentano per l’integrità del patrimonio genetico trasferito alle future generazioni.
Infine si sottolinea l’importanza di affrontare l’infertilità attraverso l’adozione di linee guida basate sull’evidenza scientifica per migliorare i percorsi diagnostici e terapeutici.
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