La Legge di Bilancio 2024 non prevede la proroga dello smart working per i lavoratori fragili e i genitori di bambini sotto i 14 anni, a meno di inserimenti dell’ultima ora nel prossimo Decreto milleproroghe.
Durante la conversione in legge del Decreto proroghe 2023, il Governo ha imposto la fiducia sul testo al Senato, impedendo così la modifica del testo con emendamenti, a meno che non siano quelli decisi dallo stesso esecutivo.
Tra gli emendamenti non approvati vi era quello presentato dal senatore M5S Orfeo Mazzella, il quale chiedeva la proroga dello smart working per i lavoratori fragili nel settore privato e pubblico, e per i genitori di bambini sotto i 14 anni nel settore privato, estendendo il termine fino al 30 giugno 2024.
L’importanza cruciale dello smart working durante gli anni di pandemia
Durante gli anni di pandemia, lo smart working si è rivelato un elemento cruciale nell’adattamento delle dinamiche lavorative alla nuova realtà. La sua implementazione è stata non solo una risposta alle restrizioni sanitarie, ma anche un pilastro fondamentale per garantire la continuità delle attività economiche. L’opportunità di lavorare in modo flessibile ha consentito alle imprese di mantenere l’operatività, mitigando gli impatti negativi sulle prestazioni aziendali.
Inoltre, lo smart working ha dimostrato di favorire la conciliazione tra vita professionale e familiare, contribuendo al benessere dei dipendenti e al miglioramento della produttività complessiva.
Scadenze dello smart working nel 2023
Le scadenze per lo smart working nel 2023 sono fissate al 31 dicembre. Questa data riguarda i genitori che lavorano nel settore privato, con almeno un figlio sotto i 14 anni, e i lavoratori fragili, affetti da patologie invalidanti, sia nel settore privato che pubblico.
Tali scadenze sono state introdotte dal Decreto proroghe 2023.
Il Decreto conciliazione vita lavoro riconosce il diritto prioritario dei genitori, sia nel settore pubblico che privato, con figli sotto i 12 anni o con figli gravemente disabili senza limiti di età, a richiedere il lavoro agile. Questo diritto può essere richiesto individualmente dai lavoratori e non ha una scadenza.
Cosa cambia nel 2024 per lo smart working di fragili e genitori
In assenza di proroghe per lo smart working di fragili e genitori nella Legge di Bilancio 2024 o in altri provvedimenti normativi, si applicheranno le regole generali. Nel settore privato, saranno in vigore le disposizioni del protocollo, descritte dettagliatamente nelle linee guida ufficiali.
I datori di lavoro dovranno tener conto delle priorità stabilite dal Decreto conciliazione vita lavoro. Tale decreto riconosce il diritto prioritario dei genitori, sia nel settore pubblico che privato, di richiedere il lavoro agile se hanno figli sotto i 12 anni o figli gravemente disabili senza limiti di età.
La mancata approvazione dell’emendamento durante la conversione del Decreto proroghe 2023 impedisce la proroga dello smart working per i lavoratori fragili e i genitori nel 2024, a meno di inserimenti dell’ultima ora nella Legge di Bilancio 2024 o nel prossimo Decreto milleproroghe.
Fino al 31 dicembre 2023, le attuali scadenze rimangono valide, e nel 2024, in assenza di proroghe, si seguiranno le regole generali e le disposizioni del protocollo nel settore privato. I datori di lavoro dovranno rispettare le priorità stabilite dal Decreto conciliazione vita lavoro.
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