Ogni anno la seconda domenica di maggio è dedicata alla mamma.
Com’è ormai noto a tutti, i cambiamenti economico-sociali avvenuti nell’ultimo secolo, hanno visto tramontare il tradizionale modello familiare composto da due genitori e i figli per dare largo spazio a famiglie monogentioriali. Sono proprio i dati Istat a dimostrare quanto appena detto: sono sempre più diffusi i nuclei monogenitoriali che nel 2019 risultato del 9,3%.
Le mamme di oggi vivono un continuo processo di adattamento ,riscoprendo continuamente sempre più ruoli da esercitare e affannandosi nel fronteggiare le mille responsabilità che inevitabilmente il contesto attuale pone sul loro cammino.
Il tradizionale modello familiare composto da due genitori e figli non è più il modello predominante nella società. I dati Istat infatti dimostrano come questo rappresenti nel 2019, i 31,6% del totale delle famiglie. Sono in crescita invece i nuclei monogenitoriali che nel 2019 risultano precisamente del 9,3%.
Per approfondire:
CORSO ONLINE: LA MATERNITA’ CONSAPEVOLE – Dalla nascita del figlio, alla nascita della madre
La mamma “tuttofare”
I cambiamenti sociali in atto invitano la mamma a diventare “multitasking” e quindi reiventarsi quotidianamente per riuscire a coinciliare tutti gli impegni che la vita di oggi le mette davanti: dal contesto domestico, a quello personale fino alla faticosa costruzione dell’identità di “donna in carriera”.
Il dover adempiere i numerosi impegni derivati dall’attuale contesto socio-culturale e aver di rado del tempo libero da dedicare alla vita familiare, genera sofferenza e sensi di colpa frutto del non sentirsi mai abbastanza e della sensazione opprimente di non riuscire mai a fare quanto si vuole per i propri figli.
Questo vissuto può trasformarsi in un vero e proprio nemico interno capace di generare disgusto verso se stessi e ansia. Sensazioni che la tecnologia e il conseguente sovraccarico di informazioni ad essa collegate sicuramente enfatizzano. Ad oggi sono numerosi i siti web che trattano il tema della maternità rappresentandola attraverso canoni di “madre perfetta” o all’opposto estremizzando i suoi aspetti peggiori e ricollegando ogni problematica del bambino al suo modo di relazionarsi ad esso.
Essere mamme dunque non è di certo un compito semplice e lo è in misura maggiore nel contesto attuale nel quale stiamo vivendo.
Per approfondire:
Essere madre oggi: tra social, tradizioni, modernità e paure ancestrali
Il primo periodo con il neonato
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L’importanza della mamma
La figura materna è fondamentale per ogni neonato fin da quando si trova nel grembo materno. Il feto percepisce tutte le emozioni della madre che consapevolmente o inconsciamente sente dentro di sè. Per questo è di fondamentale importanza vivere una gravidanza il più serena possibile e comportarsi responsabilmente considerando che non si è piu sole.
L’imprinting con il proprio babmbino è caratteristico di un periodo sensibile di fondamentale importanza che avviene nelle prime ore di vita del bambino: è proprio l’empatia trasmessa in quell’istante che sia a livello fisico che emotivo ha la capacità di trasmettere un messaggio al nenato che andrà a strutturare progressivamente la sua identità. In particolare, è il battito cardiaco a trasmettere al figlio tranquilità e la sensazione che è “tutto a posto”.
Basta seguire il proprio istinto di madre per creare un legame unico con il proprio bambino. Instaurare questa relazione empatica e amorevole non deve essere un processo complicato .
E’ importante che la madre venga amata e rispettata dal proprio partner e che abbia il giusto supporto da tutti i componenti familiari proprio per poter crescere serenamente un figlio, donandogli amore ed educazione verso ciò che lo circonda.
La figura materna è di vitale importanza anche in quei casi in cui la natura non riesce nella realizzazione di questo legame o quando alcune situazioni di vita lo impediscono. E’ bello ricordare che ci sono molte donne nel mondo che hanno il dono dell’amore e riescono pienamente a sostituire la madre naturale e riparare quel voto e quel legame che non è mai nato.
Sento sopra di me in cielo, gli angeli che cantano tra loro. Non riescono a trovare una parola d’amore più grande di questa: mamma.
Edgar Allan Poe
Per approfondire:
Lo sviluppo del bambino nel primo anno di vita: Dalla nascita ai 6 mesi
Mamme Avatar: una risorsa o un problema? (Parte 1)
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