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15 maggio: Giornata Internazionale delle Famiglie

15 maggio: Giornata Internazionale delle Famiglie

La famiglia ha da sempre rivestito un ruolo fondamentale nella società e abbiamo visto come nel corso dei decenni, col mutare delle condizioni politico sociali ed economiche è cambiato anche l’assetto che la famiglia ha avuto per lungo tempo.

La Giornata Internazionale delle Famiglie , ricorrenza istituita nel 1993 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha lo scopo di diffondere una maggiore consapevolezza e riflessione riguardo quei cambiamenti di cui questa importante risorsa vitale per la società è stata protagonista ;alcuni di questi cambiamenti si possono osservare nell’assetto della famiglia che da tradizionale si è trasformata in monogenitoriale, allargata oppure omogenitoriale. Altri cambiamenti da non sottovalutare sono quelli che riguardano il fenomeno della ormai sempre più crescente denatalità e l’impatto che ha avuto la pandemia sui tempi di vita e di lavoro.

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Come cambia il fenomeno

In particolar modo, le iniziative promosse in questa Giornata Internazionale delle famiglie, saranno incentrate attorno alla questione fondamentale di garantire un equilibrio concreto tra esigenze lavorative e familiari (work-family balance) considerando che negli ultimi tempi si sono verificati cambiamenti importanti a livello sociale ed economico e si è visto un incremento della partecipazione femminile al mondo del lavoro. Questo cambiamento ha però modificato i tradizionali sistemi familiari che svolgevano un ruolo di sostegno indispensabile per la cura dei membri più vulnerabili della famiglia. In merito a tale questione, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Banki Moon ha rilasciato un messaggio chiaro in occasione della Giornata Internazionale delle famiglie, evidenziando l’importanza fondamentale di promuovere politiche volte a conciliare il lavoro e la famiglia, che si caratterizzano come un elemento chiave per la crescita dell’intera società.

Bisogna considerare anche il fenomeno della diminuzione del numero di famiglie allargate e l’aumento del numero di famiglie monoparentali che richiamano il tema della protezione sociale.
Le famiglie senza tetto sono in aumento: in alcuni paesi europei, ha superato costantemente il 20% della popolazione totale dei senzatetto.

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La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

In molti Paesi le leggi fondamentali vedono al centro della società la famglia dedicandole articoli importanti che inglobano obiettivi di forte impronta moralistica eppure molte famiglie si trovano tutt’oggi abbandonate a se stesse e in pessime condizioni economiche,culturali,sanitarie e lavorative. Ad esempio, l’art. 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sancisce che uomini e donne hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento.

Sfortunatamente ancora oggi sono tanti i paesi nei quali sono molto forti le discriminazioni razziali e religiose in tema di matrimonio , per cui questi principi non fanno altro che alimentare scontri e conflittualità per chi si trova a subire ingiustizie di questo tipo.

Secondo i dati Istat l’anno 2021 certifica, con 399 mila neonati, l’ennesimo traguardo storico del record di minore natalità mai registrato nella storia d’Italia.

In occasione della Giornata segnaliamo il sito web dedicato all’Assegno unico e universale per i figli a carico, www.auu.gov.it. L’assegno – previsto dalla legge delega 1 aprile 2021, n. 46, istituito con decreto legislativo 21 dicembre 2021 ed entrato in vigore il primo gennaio 2022 – è riconosciuto a tutti i nuclei familiari, indipendentemente dalla situazione economica, per i nuovi nati dal settimo mese di gravidanza e per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni di età. 

“Certo, educare i figli non è per niente facile. Ma non dimentichiamo che anche loro ci educano. Il primo ambiente educativo rimane sempre la famiglia, nei piccoli gesti che sono più eloquenti delle parole.”

(Papa Francesco)

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