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Eccesso di violenza tra adolescenti: cosa sta accadendo?

Eccesso di violenza tra adolescenti: cosa sta accadendo?

Negli ultimi mesi, la violenza tra adolescenti, soprattutto quella femminile, sembra essere aumentata in modo preoccupante. Ma cosa sta succedendo nella mente delle ragazze che le porta a manifestare comportamenti violenti? La professoressa Laura Parolin, docente di psicologia a Milano-Bicocca, terapeuta, presidente dell’Ordine degli psicologi della Lombardia e vice presidente nazionale, ha rilasciato un intervista spiegano, quali sarebbero le cause di tale coportamento.

Secondo la professoressa Parolin, è necessario studiare il contesto sociale e familiare delle ragazze per comprendere le cause della violenza. Tuttavia, un fattore comune è un’evidente escalation di violenza, che può essere scatenata da una diminuita capacità di controllarsi. Le ragazzine spesso vivono o frequentano luoghi nei quali si insegna sempre meno ad avere a che fare con le proprie emozioni e a come ci si deve regolare in un impulso esagerato.

L’adolescenza è l’età dell’impulsività, e gli adulti dovrebbero insegnare ai ragazzi ad avere fra loro un contatto più maturo. La prevenzione a scuola dovrebbe essere un obiettivo prioritario, ma spesso stenta a decollare. In Europa, molte scuole sono dotate di psicologi scolastici che lavorano su progetti adeguati per prevenire la violenza tra adolescenti, ma in Italia l’intervento degli psicologi non può essere lasciato alla disponibilità e alla volontà di singoli dirigenti scolastici. È necessario avere una strategia preventiva organica e ben strutturata.

La professoressa Parolin sottolinea che intervenire solo dopo che avviene la disgrazia non funziona. È molto più utile ragionare con calma prima dell’emergenza. Se vogliamo essere ottimisti, diciamo che il pompiere che spegne il fuoco è meglio di niente, ma ci vuole una strategia preventiva.

Fortunatamente, i fondi per intervenire ci sono, grazie al piano Colao presente nel Pnrr. Tuttavia, l’intervento non dovrebbe essere diretto solo agli studenti, ma anche agli insegnanti e alle famiglie. È necessario costruire un circuito virtuoso che affronti la violenza, la sessualità e le dipendenze con un lavoro organico e non affidato a un estraneo che arriva all’improvviso.

Rimane la domanda di fondo: perché questa violenza al femminile? Secondo la professoressa Parolin, gli adulti non si occupano abbastanza dei giovani e non comprendono le loro preoccupazioni. Le ragazze sono spesso caricate di aspettative senza ricevere un’educazione adeguata, e gli insuccessi, come un quattro a scuola, provocano angoscia e disregolazione. Aumenta la tensione contro di sé e gli altri con conseguenze spesso drammatiche, anche il suicidio.

Infine, la pandemia ha avuto un impatto significativo sulla generazione attuale di adolescenti. Due anni di restrizioni assolute e di occasioni perdute di maturazione sociale hanno prodotto conseguenze che ci porteremo dietro a lungo.

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Castelbelforte: ragazzina di soli 13 anni aggredita brutalmente da due sue coetanee

Il 25 febbraio 2023, la tranquilla comunità di Castelbelforte, un piccolo paesino sul confine tra Lombardia e Veneto con poco più di 3.000 abitanti, è stata scossa da un violento episodio di violenza giovanile. Nel pomeriggio di quel sabato, una ragazzina di soli 13 anni è stata aggredita brutalmente da due sue coetanee in un parco pubblico lungo via Roncolevà.

Le due coetanee hanno attirato la giovane vittima in quel posto con una scusa e l’hanno bloccata per poi colpirla con calci e pugni. Il pestaggio si è trasformato in una tragedia quando una delle due aggressore ha estratto un paio di forbici e ha pugnalato la 13enne all’addome, facendola cadere a terra in mezzo a strazianti grida di dolore.

Una donna che stava passando nella zona ha sentito le urla della giovane e ha immediatamente chiamato i soccorsi. La ragazza è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Borgo Trento (Verona) dove si trova in gravi condizioni, ma fortunatamente non in pericolo di vita.

Le due coetanee che hanno commesso l’aggressione si sono presentate alla caserma dei Carabinieri poco tempo dopo per raccontare la loro versione dei fatti. I militari dell’Arma stanno utilizzando i filmati delle telecamere di sicurezza della zona per ricostruire l’accaduto. La Procura dei minori di Brescia, competente sul territorio, sta ora indagando sulla vicenda.

L’episodio di violenza giovanile avvenuto a Castelbelforte ha lasciato la comunità inorridita e scioccata. In una piccola realtà dove tutti si conoscono, mai ci si sarebbe aspettato che potesse accadere qualcosa di simile. La rivalità tra adolescenti, che ha portato a questo tragico evento, rappresenta un campanello d’allarme sulla necessità di una maggiore attenzione alla prevenzione e alla gestione dei conflitti tra giovani.

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