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Congedo di paternità 2023-2024 in Italia: guida completa

Congedo di paternità 2023-2024 in Italia: guida completa

Il congedo di paternità in Italia è un diritto riconosciuto ai lavoratori dipendenti che si trova in costante evoluzione. Questa misura, che consente ai padri di trascorrere più tempo con i loro figli neonati, è diventata strutturale nell’ordinamento italiano a partire dal 2022, recependo la direttiva europea 2019/1158 relativa al bilanciamento tra vita familiare e lavorativa. In questa guida, esploreremo cosa comporta il congedo di paternità nel 2023-2024, chi ne ha diritto, come richiederlo e quali sono le principali novità.

Cos’è il congedo di paternità?

Il congedo di paternità è un permesso retribuito che consente ai padri di astenersi dal lavoro in occasione della nascita, dell’adozione o dell’affidamento di un bambino. In Italia, questa misura prevede 10 giorni di congedo obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti. Questi 10 giorni possono essere fruiti tra i due mesi precedenti e i cinque mesi successivi al parto.

L’obiettivo è promuovere il coinvolgimento attivo dei padri nella cura dei figli e contribuire a un migliore equilibrio tra vita familiare e lavorativa. Inoltre, viene concesso un giorno di congedo facoltativo aggiuntivo che può essere utilizzato in alternativa alla madre.

A chi spetta il congedo di paternità?

Il congedo di paternità 2023-2024 è destinato a tutti i lavoratori dipendenti, indipendentemente dal settore in cui lavorano. Ciò include:

  • Lavoratori dipendenti del settore pubblico.
  • Lavoratori domestici, anche se non soddisfano i requisiti contributivi necessari per altri tipi di congedo come quello di maternità o il congedo di paternità alternativo.
  • Lavoratori agricoli a tempo determinato, purché abbiano un rapporto di lavoro attivo al momento della fruizione del congedo.

Tuttavia non spetta ai padri lavoratori autonomi, compresi i lavoratori autonomi dello spettacolo. Se un padre lavora sia come autonomo che come dipendente, deve astenersi solo dal lavoro dipendente durante il periodo di congedo di paternità.

Come funziona?

Il congedo di paternità consente ai padri lavoratori dipendenti di astenersi dal lavoro per un periodo di 10 giorni. Questi 10 giorni possono essere presi in un’unica soluzione o in modo frazionato. Il periodo in cui il congedo può essere fruito va dai due mesi precedenti alla data presunta del parto fino ai cinque mesi successivi alla nascita.

In caso di adozioni, affidamenti o situazioni in cui si verificano eventi correlati a minori, il congedo di paternità può essere utilizzato in modo simile. Ad esempio, un padre che adotta un bambino può prendere congedo durante il periodo di arrivo del bambino in famiglia.

Un aspetto importante di questo congedo è che è retribuito al 100%, il che significa che i padri ricevono un’indennità giornaliera pari alla loro normale retribuzione.

Come richiederlo?

Per richiedere il congedo di paternità, i lavoratori devono presentare una richiesta al proprio datore di lavoro almeno 15 giorni prima del periodo in cui intendono usufruire del congedo. Questo preavviso è importante per consentire al datore di lavoro di organizzarsi in anticipo per la temporanea assenza del dipendente.

Se il pagamento dell’indennità di congedo è gestito dal datore di lavoro, è necessario presentare una richiesta scritta specificando le date in cui si desidera prendere il congedo. Se invece il pagamento è gestito direttamente dall’INPS, è possibile presentare la domanda online utilizzando il portale web dell’INPS.

Novità del congedo di paternità nel 2023-2024

Nel 2022, il congedo di paternità è diventato strutturale nell’ordinamento italiano in conformità con la direttiva europea. Le principali novità riguardano i codici evento e i codici conguaglio utilizzati per la denuncia dei congedi di paternità. Questi cambiamenti sono stati resi obbligatori a partire dal mese di aprile 2023 e saranno in vigore anche nel 2024.

L’INPS ha fornito istruzioni ai datori di lavoro su come dichiarare i periodi di congedo per paternità nel flusso Uniemens. Queste istruzioni includono nuovi codici evento e codici conguaglio per riflettere le modifiche apportate al congedo di paternità a seguito del Decreto di conciliazione tra vita e lavoro.

Il congedo di paternità in Italia rappresenta un passo importante verso una maggiore equità di genere e un migliore equilibrio tra vita familiare e lavorativa. Nel 2023-2024, i padri lavoratori dipendenti continueranno a beneficiare di 10 giorni di congedo retribuito che possono utilizzare per stare con i loro figli neonati o in altre situazioni specifiche.

Le nuove disposizioni relative ai codici evento e ai codici conguaglio contribuiranno a semplificare la gestione del congedo di paternità da parte dei datori di lavoro. Inoltre, queste misure promuovono un ambiente di lavoro più inclusivo e flessibile che riconosce l’importanza del coinvolgimento dei padri nella vita familiare.

Per ulteriori dettagli e per presentare la richiesta, è possibile consultare il portale web dell’INPS o rivolgersi al datore di lavoro per ricevere assistenza nella gestione del congedo.

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