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La Musicoterapia Neurologica

La Musicoterapia Neurologica

MUSICOTERAPIA NEUROLOGICA: TRA MUSICA E CERVELLO

Negli ultimi anni, sono cresciuti in modo esponenziale studi di neuroscienze che indagano in modo specifico la relazione tra musica e cervello. L’insieme di questi studi ha portato nuove conoscenze che hanno influenzato la musicoterapia, dando origine a nuove tecniche terapeutiche che prima non erano prese in considerazione. L’insieme di queste tecniche terapeutiche, nate dal confronto tra ricercatori di neuroscienze, musicoterapeuti e neurologi, ha dato origine a quella che oggi è definita Neurologic Music Therapy (NMT), ovvero la Musicoterapia Neurologica.

La Musicoterapia Neurologica non si sviluppa all’interno dei modelli classici della musicoterapia, ma come un modello appartenente alle neuroscienze. A differenza del modello socioculturale, usa la percezione delle strutture uditive-sonore e gli schemi della musica come stimoli per, citando Thaut, “riabilitare le funzioni del cervello”. Si basa sul modello neuroscientifico e utilizza la percezione delle strutture uditivo-sonore e l’influenza della musica sulle strutture cerebrali.

Le nuove tecniche non invasive di imaging, insieme al notevole miglioramento delle tecniche di misurazione delle onde cerebrali attraverso l’EEG e il MEG, hanno fatto sì che ci fosse una base nuova per la ricerca biomedica nella cognizione musicale e nella riabilitazione.

È stato osservato come l’elaborazione della musica avvenga nelle regioni fronto-temporo-parietali, grazie ad una rete neurale che va a coinvolgere non solo le aree uditive ma anche il sistema limbico e le aree motorie. Gli studi condotti su individui sani e su persone con deficit neurologici hanno mostrato che le “esperienze musicali” hanno effetti sia diretti che indiretti sullo sviluppo percettivo-motorio, socio-emotivo, comunicativo e comportamentale degli stessi.

LA MUSICOTERAPIA NEUROLOGICA IN TERAPIA E MEDICINA

La Musicoterapia Neurologica studia come il cervello si comporta in presenza di musica e come il cervello si comporta in assenza di musica: insomma, compara i diversi risultati al fine di poterli utilizzare per ottenere cambiamenti nel cervello attraverso l’uso della musica.

Grazie alle ricerche sul rapporto fra cervello e musica, la Neurologic Music Therapy è diventata un nuovo modello musicale usato in terapia e in medicina. Alla base del meccanismo riabilitativo vi sono concetti che riguardano l’attivazione neurale e la neuroplasticità. La capacità della musica di attingere al sistema di emozioni e ricompense nel cervello, ha fatto sì che gli approcci terapeutici orientati alla riabilitazione e al ripristino di disfunzioni neurologiche o di un disturbo cerebrale congenito o acquisito, potessero migliorare.

Il cervello umano è dinamico, cambia e si adatta in base alle conseguenze delle attività svolte e delle richieste dell’ambiente esterno. Le attività musicali sono esperienze gratificanti per il cervello umano e rappresentano dunque un linguaggio in grado di mediare il processo terapeutico. I processi neuronali che la musica attiva vengono generalizzati e trasferiti alle funzioni non musicali, dato che la musica coinvolge le reti neuronali condivise con funzioni cognitive, motorie e linguistiche generali.

Citando ancora Thaut: “L’elaborazione musicale nel cervello non si ferma alla musica, essa può: coinvolgere, allenare e riqualificare la funzione non musicale del cervello e del comportamento, punto fondamentale per la musica in terapia, perché significa che i suoi modelli teorici devono basarsi sulla comprensione dei processi coinvolti nella percezione musicale, prima che i concetti terapeutici traslazionali possano essere sviluppati”.

PECULIARITÀ DELLA MUSICOTERAPIA NEUROLOGICA

La Musicoterapia Neurologica offre nuovi spunti e strumenti per approfondire la ricerca del complesso suono-essere umano, infatti, ha come obiettivo quello di individuare elementi di diagnosi e metodi terapeutici. I modelli di riferimento della musica in terapia non possono svincolarsi dai modelli interpretativi delle scienze psicologiche e sociali, ma devono fondersi con quelli percettivi delle neuroscienze; pertanto, la relazione terapeutica è necessaria.

L’intervento musicale, di natura terapeutica, possiede alcune caratteristiche peculiari che permettono la distinzione dell’utilizzo della musica in altri ambiti. Citando Raglio: “la presenza di un operatore qualificato, con una formazione musicale, relazionale e clinica, la presenza di un setting terapeutico, sono finalità che inducono cambiamenti che tendono a divenire stabili o duraturi nel tempo, l’utilizzo di specifiche tecniche che si riferiscono a modelli psicologici e a prassi che pongono al centro dell’attenzione: il rapporto, imprescindibile, tra suono e relazione, sganciato da una logica estetica o di performance.” (Raglio, 2012)

Il musicoterapeuta neurologico è uno specialista formato nelle neuroscienze della percezione musicale, della produzione musicale e della cognizione musicale.

La Musicoterapia Neurologica è basata su tecniche scientifiche e orientata verso obiettivi terapeutici funzionali per la riabilitazione di deficit cognitivi, sensoriali e motori dovuti a lesioni o malattie neurologiche del sistema nervoso. Le tecniche di trattamento sono standardizzate e applicate alla terapia come Interventi Terapeutici Musicali (ITM) e sono adattabili ai bisogni del paziente; inoltre, si affianca ad altre metodologie di tipo medico, psicologico e riabilitativo.

AREE CHIAVE, TECNICHE E STATO DELL’ARTE

Si focalizza su tre aree chiave:

  1. area linguistica: interviene sul danno da lesione o malattia associata alla perdita della parola e del linguaggio al fine di recuperarlo.
  2. area sensomotoria: fornisce ausilio al movimento in una vasta gamma di contesti clinici.
  3. area cognitiva: fornisce miglioramenti a livello cognitivo nelle aree delle funzioni esecutive.

La musica interessa simultaneamente i circuiti sensoriali, motori, percettivi-cognitivi ed emozionali; è un potente stimolo per il processo di ritrasmissione-ricollegamento dovuto ai suoi schemi ritmici che guidano l’innesco, il timing del sistema motorio e le ricche connessioni tra i sistemi uditivo e motorio.

Le tecniche esaminate e usate nella Musicoterapia Neurologica sono molteplici e in continuo miglioramento, inoltre, in riferimento ai disturbi neurologici può incrementare il recupero funzionale e migliorare gli aspetti psicologici e sociali che interferiscono sulla qualità di vita di una persona. Alcuni studi evidenziano come la presenza di un musicoterapeuta partecipe sia fondamentale ai fini di un risultato positivo, infatti, la relazione che si crea tra paziente e musicoterapeuta può essere definita come un valore aggiunto nell’iter riabilitativo.

In Italia la Musicoterapia Neurologica è ancora poco conosciuta e di rado viene utilizzata nelle strutture che si occupano di riabilitazione neurologica, inoltre non è oggetto di studio nelle scuole di musicoterapia. In molte nazioni, invece, Musicoterapia Neurologica, costituisce un modello specifico permette ai musicoterapeuti di essere membri di “équipe riabilitative” in molti ospedali.

La letteratura consiglia ed incoraggia l’utilizzo di questo modello di musicoterapia in quanto è riconosciuto e approvato dalla World Federation for Neurorehabilitation come trattamento efficace basato sull’evidenza, nella pratica clinica, pertanto può essere combinato con le tecniche neuro-riabilitative e psicologiche.

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