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Concorsi insegnanti di Religione Cattolica 2024: procedure, requisiti e scadenze

Concorsi insegnanti di Religione Cattolica 2024: procedure, requisiti e scadenze

Il panorama dell’istruzione in Italia si prepara ad accogliere due attesi concorsi per insegnanti di Religione Cattolica nel 2024, uno ordinario e uno straordinario. Questi concorsi, inizialmente previsti per il 2023, sono stati prorogati a causa di varie ragioni, ma ora si prospetta una nuova opportunità per coloro che aspirano a insegnare la Religione Cattolica nelle scuole.

Posti disponibili e finalità dei concorsi

I due concorsi mirano a colmare i vuoti di organico nelle scuole italiane, con l’obiettivo di garantire la stabilità lavorativa ai precari. Complessivamente, saranno disponibili circa 6400 posti per docenti di Religione Cattolica, distribuiti tra il concorso straordinario (70% dei posti) e il concorso ordinario (30% dei posti). Questi concorsi sono pensati per coprire le esigenze per il triennio scolastico 2022/2023-2024/2025 e oltre.

Procedura dei concorsi e graduatorie

I concorsi saranno basati su titoli ed esami. Per il concorso ordinario, è prevista una prova orale didattico-metodologica.

Per il concorso straordinario, l’amministrazione sta valutando di semplificare la procedura, proponendo una valutazione basata su prova orale, esperienza e professionalità dei docenti, senza una soglia minima di idoneità. Al termine dei concorsi, verranno redatte due graduatorie distinte, che saranno utilizzate per le assunzioni nei successivi tre anni scolastici.

Accesso ai ruoli e mobilità professionale

Per quanto riguarda l’accesso ai ruoli nella scuola di infanzia e primaria e nella scuola secondaria, è importante notare che la regola dell’ultimo concorso bandito nel 2004 potrebbe essere mantenuta. Gli aspiranti potrebbero avere la possibilità di concorrere per entrambi i livelli, ma la scelta tra i due andrà fatta al momento dell’immissione in ruolo. La mobilità professionale potrebbe essere influenzata dalla vittoria in entrambi i concorsi.

Requisiti di partecipazione

Il Decreto proroghe 2023 ha delineato i requisiti di partecipazione per i concorsi, in conformità con l’accordo sottoscritto tra il Ministro dell’Istruzione e il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. I candidati idonei devono possedere uno dei seguenti titoli:

  • Baccalaureato e licenza in teologia con varie specializzazioni.
  • Attestato di compimento del corso di teologia in un seminario maggiore.
  • Laurea magistrale in scienze religiose.
  • Licenza in scienze bibliche o sacra scrittura.
  • Licenza in scienze dell’educazione con specializzazione in educazione e religione.
  • Laurea magistrale in scienze dell’educazione con specializzazione in pedagogia e didattica della religione e in catechetica e pastorale giovanile.
  • Licenza in missiologia.

Inoltre, è richiesta la certificazione dell’idoneità diocesana, da ottenere nei novanta giorni precedenti alla presentazione della domanda di partecipazione. Per i precari, è necessario aver svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione.

Scadenze e pubblicazione dei bandi

Il Decreto proroghe 2023 stabilisce che entrambi i bandi devono essere pubblicati entro il 2024. Secondo fonti sindacali, si prevede che i bandi possano essere diffusi già nei primi mesi del 2024, con la possibilità che ciò avvenga entro febbraio.

In attesa dell’uscita ufficiale dei bandi, i potenziali candidati sono invitati a prepararsi adeguatamente, assicurandosi di soddisfare tutti i requisiti richiesti per partecipare ai concorsi. La competizione sarà sicuramente intensa, considerando l’importanza di garantire insegnanti qualificati e stabili per la disciplina della Religione Cattolica nelle scuole italiane.

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