Il mese di marzo 2024 presenta una serie di scadenze fiscali cruciali, tra cui la proroga della rottamazione quater, l’acconto dell’IRPEF e vari adempimenti. È fondamentale prestare attenzione a queste date per evitare sanzioni e garantire la corretta adesione alle normative fiscali vigenti.
Rottamazione quater: proroga e nuovi termini
Un punto chiave da considerare è la proroga della rottamazione quater. Inizialmente, la scadenza della terza rata era fissata al 28 febbraio, con una tolleranza di 5 giorni. Tuttavia, a causa di problemi tecnici sulla piattaforma di pagamento, è stata introdotta una significativa riapertura dei termini.
Ora è possibile versare le prime tre rate, compresa quella originariamente scaduta il 28 febbraio, entro il 15 marzo. Si considera comunque tempestivo il pagamento effettuato entro 5 giorni dalla scadenza, estendendo di fatto i termini fino al 20 marzo. Questa decisione è stata presa per consentire ai contribuenti di effettuare i pagamenti adeguatamente, considerando i disagi causati dai disservizi tecnici.
Scadenze del 18 marzo 2024: CU 2024 e contributi INPS
Il 18 marzo rappresenta una data cruciale con diverse scadenze fiscali. In questa giornata, i sostituti d’imposta devono consegnare all’Agenzia delle Entrate e al sostituito il modello CU 2024, riportante le ritenute a titolo di acconto e saldo effettuate.
Entro lo stesso giorno, utilizzando il modello F24 con il codice tributo 6728, è necessario effettuare il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti. Inoltre, i committenti che hanno corrisposto compensi nel mese precedente per varie categorie di collaboratori devono versare i contributi previdenziali INPS.
Adempimenti IVA e altre scadenze del 18 Marzo 2024
I contribuenti IVA mensili devono versare l’imposta dovuta per il mese di febbraio entro l’18 marzo, utilizzando il modello F24 con il codice tributo 6002. Lo stesso codice si applica al versamento derivante dalla liquidazione dei soggetti IVA che agevolano le vendite a distanza di dispositivi elettronici.
Sempre entro l’18 marzo, i datori di lavoro agricoli devono versare i contributi previdenziali per i compensi maturati nel mese precedente.
Altresì, i soggetti attivi nell’intermediazione immobiliare devono versare la ritenuta d’acconto del 21% sui contratti di locazione breve, mentre coloro operanti nelle onoranze funebri devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sostenute nel 2023 entro la stessa data.
Per chi ha scelto di rateizzare l’acconto delle tasse, la terza rata deve essere versata entro l’18 marzo.
Scadenze fiscali del 31 marzo 2024
Oltre alle scadenze del 18 marzo, è importante ricordare che entro il 31 marzo, i genitori separati in stato di bisogno possono richiedere il bonus genitori separati. Inoltre, è necessario presentare gli elenchi riepilogativi delle cessioni e acquisti intracomunitari di beni e delle prestazioni di servizi rese o ricevute da soggetti passivi dell’UE.
In conclusione, è fondamentale essere consapevoli e aggiornati su queste scadenze fiscali relative a marzo 2024 per evitare sanzioni e garantire la conformità alle normative vigenti. La proroga della rottamazione quater offre un’opportunità aggiuntiva ai contribuenti per adempiere ai propri obblighi fiscali in modo tempestivo.
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