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Tutto sulla borraccia termica: quale scegliere, come usarla e come pulirla

Tutto sulla borraccia termica: quale scegliere, come usarla e come pulirla

L’evoluzione delle borracce è stata significativa nel corso dei decenni.

La loro origine risale al 1860, quando Pietro Guglielminetti introdusse la prima borraccia in legno attraverso la sua piccola industria che forniva materiali al Regio Esercito. Nel corso del Novecento, l’introduzione della borraccia in alluminio ha segnato un ulteriore passo avanti.

Tuttavia, l’importante interrogativo che sorge oggi è: perché e quale borraccia scegliere?

L’Impatto Ambientale e l’Utilizzo Responsabile

L’Italia, basandosi sui dati Censis del 2018 menzionati da Legambiente, è il principale consumatore di acqua in bottiglia in Europa. Tuttavia, la gestione dei rifiuti derivati dalla plastica monouso rappresenta una delle maggiori sfide ecologiche del nostro secolo. Il termine “antropocene” è stato persino affiancato da “plasticene” a causa dell’impatto negativo che la plastica ha sulla Terra.

Una soluzione semplice per ridurre l’acquisto di acqua in bottiglia quando si è fuori casa è l’uso della borraccia. Fortunatamente, siamo passati molto oltre il modello in legno di Guglielminetti. Utilizzare borracce per il trasporto di bevande fredde o calde rappresenta un metodo ecologico e un segnale tangibile alle aziende. Una volta instaurata questa abitudine, diventa facile, comodo e risparmioso.

La scelta della Borraccia adatta

Le borracce sono realizzate principalmente in vetro, plastica, alluminio e acciaio inossidabile.

Ciascun materiale ha i suoi vantaggi e svantaggi.

  • Borraccia in vetro: il vetro è chimicamente inerte e sicuro per il contenimento di bevande. È riciclabile al 100%, ma è più pesante e fragile rispetto agli altri materiali. Anche se è una scelta ecologica e sicura, potrebbe essere meno economica a lungo termine.
  • Borraccia in plastica: una scelta interessante è il Tritan, una lega plastica priva di bisfenolo A, una sostanza potenzialmente dannosa. Tuttavia, la riciclabilità del Tritan è ancora oggetto di discussione. La plastica è leggera, resistente ma solitamente non riciclabile.
  • Borraccia in alluminio: completamente riciclabile, l’alluminio richiede attenzione alla sua composizione e certificazione. Un rivestimento interno può evitare rilasci dannosi nell’acqua. È leggero ma più suscettibile a graffi e danni.
  • Borraccia in acciaio inossidabile: questa rappresenta spesso la scelta ideale per la salute e la durata. Può contenere bevande diverse, è lavabile in lavastoviglie ed è completamente riciclabile.

Come pulire la borraccia e come usarla

Le borracce necessitano di una pulizia adeguata per evitare contaminazioni. È consigliabile riempire la metà della borraccia con acqua calda e una goccia di detersivo, agitarla e sciacquarla accuratamente, prestando attenzione ai tappi e alle filettature.

Evitare di conservare l’acqua nella borraccia per oltre 24 ore aiuta a preservare la sua qualità. In caso di odori, un cucchiaino di bicarbonato e acqua calda può essere efficace.

Oltre all’acqua, le borracce possono contenere infusi e bevande. Tuttavia, bevande tanniche o acide possono danneggiare i materiali. L’acqua rimane la scelta migliore per la conservazione.

L’Alternativa Sostenibile

Le bottiglie di plastica possono rilasciare sostanze nocive, specialmente con l’usura.

Il PET non contiene bisfenolo A, ma è progettato per un utilizzo singolo. L’opzione migliore per l’ambiente e la salute rimane l’acqua del rubinetto, una delle fonti più sicure e controllate.

In conclusione, l’evoluzione delle borracce e le scelte consapevoli che facciamo riguardo ai materiali e all’utilizzo possono contribuire in modo significativo alla riduzione dell’impatto ambientale e all’adozione di uno stile di vita più sostenibile.

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