È confermato lo “stop” all’utilizzo del cellulare in classe. La circolare di Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito ribadisce il divieto, già presente, che consentirebbe l’uso solo per finalità didattiche.
Insomma, niente di nuovo da parte del Ministro della Pubblica Istruzione e di Merito, Giuseppe Valditara, che, in una circolare ampiamente pubblicizzata e diffusa in merito all’uso dei cellulari e dispositivi elettronici in classe, ha confermato il divieto già esistente dal 2007 dell’uso di smartphone o iPad durante le lezioni, “in quanto distrazione per se stessi e per gli altri mancanza di rispetto per insegnanti, ai quali è prioritario restituire autorità”.
Come evitare la dipendenza da smartphone e tablet?
La direttiva del 2007
Era già infatti una direttiva del 15 marzo 2007 a vietare l’utilizzo dello smartphone in aula: utilizzare il cellulare a scopo non didattico rappresenta quindi “un’infrazione disciplinare sanzionabile attraverso provvedimenti orientati non solo a prevenire e scoraggiare tali comportamenti ma anche, secondo una logica educativa propria dell’istituzione scolastica, a stimolare nello studente la consapevolezza del disvalore dei medesimi”.
Attenzione però! Il divieto non si rivolge soltanto agli studenti, ma anche la personale docente per “assicurare all’interno della comunità scolastica le migliori condizioni per uno svolgimento sereno ed efficace delle attività didattiche, unitamente all’esigenza educativa di offrire ai discenti un modello di riferimento esemplare da parte degli adulti”.