Le nuove norme introdotte mirano a potenziare il settore delle riparazioni e a rendere più facile e vantaggioso per i consumatori il processo di riparazione dei prodotti.
La legge UE impone ai fabbricanti l’obbligo di fornire servizi di riparazione tempestivi ed economici anche al di là della garanzia legale. I prodotti in garanzia legale avranno un’ulteriore estensione di un anno, incoraggiando i consumatori a scegliere la riparazione anziché la sostituzione.
Modulo europeo di informazione
I consumatori saranno forniti di un modulo europeo di informazione per valutare e confrontare i servizi di riparazione, e verrà creata una piattaforma online europea per facilitare la ricerca di negozi di riparazione locali e altre iniziative di riparazione gestite dalla comunità.
Le norme mirano a rilanciare il mercato delle riparazioni riducendo i costi e fornendo accesso a pezzi di ricambio e strumenti a prezzi ragionevoli. I produttori non potranno ostacolare le riparazioni con clausole contrattuali o tecniche che limitino l’uso di pezzi di ricambio di seconda mano.
Strategie nazionali di promozione
Ogni Paese membro dovrà attuare strategie per promuovere le riparazioni, come buoni d’acquisto per le riparazioni, campagne di informazione e sostegno agli spazi di riparazione gestiti dalla comunità.
Una volta approvata dal Consiglio e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, gli Stati membri avranno 24 mesi per recepire la direttiva nel loro diritto nazionale.
La direttiva sul diritto alla riparazione fa parte degli sforzi dell’UE per promuovere un’economia più sostenibile e circolare, integrando iniziative sulla progettazione ecocompatibile e sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde.
LEGGI ANCHE:
Esplorando le 4 R della sostenibilità: ridurre, riutilizzare, riciclare e rinnovare
Come riciclare la cenere del camino: gli usi alternativi che probabilmente non conosci
