Il Reddito energetico 2024 è un importante incentivo che mira a favorire la transizione verso fonti energetiche rinnovabili, in particolare l’energia solare, nelle abitazioni private. Questa misura è stata introdotta per sostenere famiglie con un basso Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e consentire loro di installare impianti fotovoltaici per l’autoconsumo. In questo articolo, esamineremo in dettaglio cos’è il Reddito energetico, chi ha diritto a beneficiarne, i requisiti necessari e le informazioni sulla presentazione delle domande.
Cos’è il Reddito energetico?
Il Reddito energetico è un sostegno economico destinato alle famiglie meno abbienti, con un ISEE inferiore a 15.000 euro o 30.000 euro se hanno 4 o più figli a carico. Questo programma è finanziato dal Fondo nazionale per il reddito energetico, che dispone di un importo complessivo di 200 milioni di euro.
L’obiettivo del Reddito energetico è duplice:
- Obiettivo sociale: fornire un aiuto concreto alle famiglie con difficoltà economiche nel pagamento delle bollette energetiche.
- Obiettivo ambientale: promuovere l’uso di energie rinnovabili, in particolare l’energia solare, per contribuire alla sicurezza energetica e alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Questa misura è stata introdotta tramite un decreto firmato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, il 9 agosto 2023. È stata ulteriormente confermata nelle novità sulla Legge di Bilancio 2024.
Chi ha diritto al Reddito energetico?
Il Reddito energetico è rivolto alle persone fisiche che fanno parte di nuclei familiari con un ISEE inferiore a 15.000 euro o a 30.000 euro in caso di famiglie numerose con 4 o più figli a carico.
Inoltre, ci sono requisiti specifici legati agli impianti fotovoltaici che devono essere soddisfatti:
- Gli impianti devono essere destinati all’autoconsumo e servire unità residenziali in possesso di nuclei familiari in condizioni di disagio economico.
- La potenza nominale degli impianti deve essere compresa tra 2 e 6 kilowatt, senza superare la potenza nominale in prelievo sul punto di connessione.
- Gli impianti devono essere installati su coperture, superfici, aree e pertinenze di cui il beneficiario abbia un valido diritto reale.
Come funziona il Reddito energetico?
Il Reddito energetico è finanziato dal “Fondo reddito energetico“, gestito dal Gestore Servizi Energetici (GSE). Questo fondo ha un budget di 200 milioni di euro per le annualità 2024-2025 e opera su base rotativa.
Tuttavia, le modalità di erogazione dell’incentivo devono ancora essere definite, e si attende l’approvazione da parte della Corte dei Conti e la pubblicazione del Decreto che ne disciplinerà il funzionamento.
È importante notare che la maggior parte dei fondi sarà concentrata nel Mezzogiorno d’Italia, con l’80% delle risorse destinate alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Inoltre, il fondo può essere incrementato attraverso versamenti volontari da parte di amministrazioni centrali, regioni, province, organizzazioni pubbliche e realtà no-profit.
Per ulteriori dettagli sugli aiuti extra, è consigliabile verificare le iniziative intraprese dalla propria Regione di residenza.
Come richiedere il Reddito energetico
Al momento, non è chiaro se le famiglie con un basso ISEE dovranno presentare domanda per il Reddito Energetico o se i beneficiari saranno individuati e gestiti a livello locale, seguendo modalità simili al bonus sociale elettrico.
Il decreto è stato trasmesso alla Corte dei Conti per l’approvazione, e successivamente si dovrà attendere il decreto attuativo e le eventuali circolari che ne regoleranno le modalità di richiesta.
Cosa si intende per impianto fotovoltaico
Un impianto fotovoltaico è un sistema che sfrutta l’energia solare per generare energia elettrica. È composto da moduli fotovoltaici che convertono l’energia solare in energia elettrica tramite l’effetto fotovoltaico.
Questi pannelli solari possono essere installati sui tetti, sulle facciate degli edifici o a terra. L’orientamento ottimale dei pannelli solari è verso sud o sud-ovest, con un’inclinazione tra i 25° e i 35°.
Quando sarà operativo
Sebbene il Reddito energetico sia stato previsto dal Decreto MASE nel 2023, la sua attuazione dovrebbe iniziare nel 2024 e coprire gli anni 2024 e 2025, considerando che i fondi sono stanziati per un biennio. Al momento, l’incentivo è stato confermato nelle novità sulla Legge di Bilancio 2024.
Regioni in cui è stato attivato il Reddito energetico
Alcune regioni italiane hanno già attivato o stanno attivando il Reddito energetico nel 2023 e 2024. Questa iniziativa mira a promuovere l’adozione di energie rinnovabili in tutto il paese. Vediamo alcune regioni che hanno intrapreso azioni per implementare il Reddito energetico:
- Il Lazio ha avviato il Reddito energetico già nel 2023, stanziando 2 milioni di euro, e ha destinato ulteriori 5 milioni di euro per il 2024. La soglia ISEE necessaria per accedere a questo incentivo nel Lazio è stata fissata a 35.000 euro. Il bonus copre diverse spese relative all’installazione degli impianti fotovoltaici, compresi l’acquisto, l’installazione, la connessione, la manutenzione, il funzionamento e l’assicurazione.
- Il Friuli-Venezia Giulia ha avviato un bando nel febbraio 2023 per erogare incentivi alle persone fisiche per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici e di accumulo di energia elettrica.
- In Sardegna, il Reddito energetico è accessibile a proprietari di villette o unità abitative indipendenti, nonché ai proprietari di appartamenti all’interno di condomini. La Regione deve ancora stabilire una soglia ISEE specifica, ma favorirà famiglie numerose, anziani, giovani coppie, membri con disabilità o invalidità e famiglie con almeno 2 figli minori.
- La Puglia ha adottato un regolamento regionale per il Reddito energetico nel 2021, con attenzione a diverse categorie di soggetti. I richiedenti devono soddisfare requisiti specifici. Non dovranno avere un ISEE non superiore a 20.000 euro e la presenza di nuclei familiari numerosi con membri affetti da invalidità o handicap, anziani e giovani coppie.
Leggi anche:
Bonus edilizi 2024: guida completa alle agevolazioni per case, condomini e spazi professionali
Detrazioni fiscali 2023 per la ristrutturazione casa: consigli utili