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Oltre l’Alimentazione: Il Ruolo Unico del Latte Materno

Oltre l’Alimentazione: Il Ruolo Unico del Latte Materno

Il latte materno va oltre la semplice nutrizione; è un elisir di connessione e comunicazione tra madre e figlio. La Società Italiana di Neonatologia, in occasione della Settimana Mondiale per l’Allattamento Materno (celebrata in Italia dal primo al 7 ottobre), sottolinea che questo prezioso liquido non solo offre un’eccezionale nutrizione e un supporto al sistema immunitario dei neonati, ma funge anche da veicolo di informazioni fondamentali, come il ritmo naturale tra giorno e notte.

Nonostante il latte materno sia l’alimento ideale per i neonati, solo il 47% dei bambini di 2-3 mesi in Italia viene allattato in modo esclusivo, con una percentuale che diminuisce ulteriormente nella fascia di età tra 4 e 5 mesi, variando da regione a regione. Questi dati, forniti dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dimostrano l’importanza di promuovere l’allattamento materno esclusivo per un periodo adeguato.

Allattamento e ritmo sonno-veglia

Durante la gravidanza, il feto è immerso in un ambiente particolarmente sensibile ai segnali temporali. Questi segnali provengono da diversi fattori, tra cui i ritmi circadiani, i processi metabolici e persino il comportamento della madre. Tuttavia, una volta che il neonato viene alla luce, questa comunicazione temporale subisce un’interruzione. In questo delicato momento, il latte materno emerge come un elemento chiave nella continuazione di questa importante interazione temporale, fungendo da tramite per trasmettere al neonato informazioni cruciali per il suo sviluppo, come il ciclo tra il giorno e la notte.

Il latte materno è un fluido biologico incredibilmente dinamico e complesso. La sua composizione varia non solo di giorno in giorno, ma anche nel corso delle stesse 24 ore. Ciò è dovuto al fatto che le concentrazioni di molti componenti, tra cui ormoni, variano secondo un ritmo circadiano. Questi ormoni influenzano direttamente lo stato di veglia o sonno del neonato una volta che il latte è stato assorbito.

Per esempio, il latte prodotto nelle prime ore del mattino è ricco di cortisolo e aminoacidi che stimolano la vigilanza nel neonato. Questo è particolarmente utile per aiutare il bambino a iniziare la giornata in uno stato di attenzione e vitalità. D’altro canto, il latte prodotto durante le ore notturne contiene elevate concentrazioni di melatonina e triptofano. Questi composti favoriscono il sonno e aiutano il neonato a rilassarsi e a conciliare il sonno notturno in modo più profondo e riposante.

In questo modo, il latte materno non è semplicemente una fonte di nutrizione per il neonato, ma anche un veicolo attraverso il quale la madre fornisce un supporto fisiologico prezioso per l’adattamento del bambino ai ritmi circadiani e al suo sviluppo generale. Questa interazione tra madre e bambino attraverso il latte materno evidenzia ancora una volta l’incredibile complessità e la saggezza della natura nel garantire il benessere e lo sviluppo ottimale dei neonati.

Il ruolo del padre

In questa situazione specifica, i neonatologi sottolineano con forza l’importanza del padre come elemento fondamentale all’interno della dinamica familiare madre-padre-bambino. Il padre, spesso trascurato o sottovalutato in passato, riveste un ruolo cruciale che va oltre la semplice partecipazione.

Il suo coinvolgimento può avere un impatto significativo su vari aspetti della vita familiare, con un’attenzione particolare alla sfera dell’allattamento. In questo contesto, il padre si trasforma in un compagno chiave che offre una gamma diversificata di supporto, sia a livello pratico che emotivo.

Dal punto di vista pratico, il padre può essere un alleato prezioso per la madre. Contribuisce all’assistenza quotidiana del neonato, prendendo parte attiva nei compiti legati all’igiene, ai cambi di pannolino e all’allestimento del luogo in cui il bambino viene allattato. Questo tipo di supporto pratico allevia notevolmente il carico di lavoro della madre, consentendole di concentrarsi meglio sull’atto stesso dell’allattamento.

Ma il ruolo del padre va ben oltre le mansioni pratiche. Egli agisce anche come un baluardo emotivo per la madre. Il suo sostegno e la sua comprensione durante i momenti di fatica e di incertezza possono aumentare notevolmente la motivazione della madre a proseguire l’allattamento. Inoltre, il padre può contribuire a rafforzare la fiducia della madre nelle sue capacità di nutrire il bambino, cosa fondamentale per il successo dell’allattamento.

Un altro aspetto cruciale del coinvolgimento del padre è la sua capacità di fungere da filtro per le influenze negative provenienti dall’esterno. Spesso, le madri si trovano a dover affrontare giudizi e critiche da parte di parenti, amici o perfetti sconosciuti riguardo alle loro scelte sull’allattamento. In questo contesto, il padre può essere un alleato prezioso, difendendo e sostenendo le decisioni della madre in modo da creare un ambiente familiare più armonioso e privo di stress.

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