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La pedagogia Montessoriana

La pedagogia Montessoriana

LA PEDAGOGIA MONTESSORIANA

Il bambino non è un vaso da riempire ma una sorgente da lasciar sgorgare” questa frase è la giusta sintesi del pensiero di Maria Montessori.

Maria Montessori è stata una delle prime donne mediche italiane e questo suo background ha influito sul suo metodo innovativo e moderno.

L’infanzia è diventata oggetto di studio solo in tempi moderni.

In passato il bambino era visto solo come “un adulto in miniatura”.

Basti pensare all’abbigliamento e degli oggetti che erano gli stessi degli adulti.

I primi studi sono stati fatti in America grazie a John Dewey padre dell’attivismo pedagogico.

 

L’INFLUENZA DELL’ATTIVISMO PEDAGOGICO IN MONTESSORI

Maria Montessori sosteneva che l’intervento pedagogico scaturisce dall’osservazione “scientifica” del bambino nel suo ambiente.

Il bambino doveva essere considerato in un modo completamente nuovo.

 

LA PEDAGOGIA DEI BISOGNI

La società complessa di oggi ritiene la pedagogia la scienza dei bisogni.

Ogni individuo dalla nascita fino alla morte è portatore di bisogni come quelli fisiologici (mangiare, bere, dormire), o sociali o di autorealizzazione che compaiono in età adulta.

La pedagogia montessoriana nella sua teoria pedagogica fa riferimento a un altro autore: Freud.

Secondo Maria Montessori l’energia latente presente in ogni individuo può essere stimolata solo da interventi didattici specifici.

Montessori attribuisce grande importanza all’ AUTOEDUCAZIONE riprendendo il termine di educazione nella sua primordiale eccezione.

EDUCAZIONE deriva dal termine latino E-DUCERE ossia tirare fuori e la metodologia pedagogica e tutte le istituzioni educative sono considerati mezzi preparatori e ausiliari per realizzare l’IO interiore della persona.

Maria Montessori ha dato inizio allo sviluppo della pedagogia speciale perché si è interessata dell’educazione e del recupero dei bambini diversamente abili.

L’attivismo pedagogico di Dewey applica attivamente il principio “democratico” nel processo educativo.

Dewey nella sua opera “DEMOCRAZIA ED EDUCAZIONE” sosteneva che la scuola doveva essere per tutti, indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza.

La pedagogista italiana, riprendendo questa concezione, nel 1905, organizzò asili infantili e nel quartiere di San Lorenzo di Roma, uno dei quartieri più popolosi e poveri, aprì la PRIMA DEI BAMBINI.

La rivoluzione montessoriana continuò negli anni successivi fino a quando nel 1924 fu istituita l’OPERA NAZIONALE MONTESSORI prima e la SCUOLA MAGISTRALE MONTESSORI.

 

LE ORIGINI DELLA PEDAGOGIA MONTESSORIANA

Il pensiero di Maria Montessori traduce in concreto le teorie di Dewey.

La scuola doveva essere aperta a tutti, abbandonando l’ideale autoritario del maestro per passare a uno stile educativo autorevole.

Lo stile educativo, ossia l’insieme di pratiche, metodologie e didattica devono tener conto delle esigenze reciproche e di un rapporto collaborativo tra educatore e bambino.

Montessori, tuttavia non mette in dubbio l’autorità, ma la sua eccessiva rigidità.

Il bambino non è più un soggetto passivo ma è parte attiva nel processo educativo.

 

L’AMBIENTE E IL BAMBINO IN MONTESSORI

L’ambiente, nella pedagogia montessoriana, va inteso come un luogo di crescita, di sviluppo e fonte di apprendimento per il bambino.

Il principio ripreso da Dewey dell’ APPRENDERE FACENDO, è messo in pratica.

Per Montessori, oltre alla didattica classica, vi è un nuovo modo di apprendimento, quello attraverso le attività di laboratorio.

La nuova concezione della didattica dell’apprendere facendo ha gettato le basi per la moderna outdoor education.

 

MONTESSORI E IL MONDO A MISURA DEL BAMBINO

Il piccolo, secondo Montessori, per conoscere il mondo deve rapportarsi e confrontarsi con esso.

L’intuizione della pedagogista è di “creare” un mondo a misura di bambino riproducendo “in piccolo” gli oggetti che il bambino ha intorno a sé partendo dalla vita quotidiana.

Piaget riteneva che il bambino, nel periodo senso-motorio e in quello pre-operatorio apprenda tramite l’imitazione, dei comportamenti degli adulti conosce il mondo attraverso gli organi di senso.

La pedagogia montessoriana è innovativa perché prevede che vengano usati oggetti di uso quotidiano in miniatura (piattini, tazzine, padelline e pentoline) e di materiale diverso.

L’eredità di Maria Montessori, nonostante il sempre maggiore uso di nuove tecnologie, resta ancora largamente usata per educare intere generazioni di bambini.

Il metodo Montessori è oggi applicato non solo in Italia ma anche in molte scuole in tutta Europa.