La nascita di un figlio fuori dal matrimonio può sollevare diverse questioni legali e pratiche, tra cui il riconoscimento e l’assegnazione del cognome. In questo articolo, esploreremo i diritti del figlio nato al di fuori del vincolo matrimoniale e i passi necessari per il riconoscimento.
Diritti del figlio nato fuori dal matrimonio
In base alla legge, tutti i figli, indipendentemente dal contesto matrimoniale dei genitori, godono degli stessi diritti. La distinzione tra figli legittimi e figli naturali è stata abolita, garantendo che il bambino concepito da genitori non sposati abbia diritto a essere mantenuto, educato ed istruito fino al raggiungimento dell’indipendenza economica.
In caso di separazione dei genitori, il genitore non convivente è tenuto a fornire un contributo economico periodico per le spese ordinarie del bambino e a contribuire per metà alle spese straordinarie.
Il riconoscimento del figlio
Quando si ha un figlio fuori dal matrimonio, il riconoscimento è un passo fondamentale. Sia la madre che il padre, anche se già sposati con altre persone, devono dichiarare di essere i genitori del bambino. Il riconoscimento può avvenire prima della nascita, al momento della nascita o dopo la nascita.
Per procedere al riconoscimento, è necessario possedere la capacità di intendere e di volere, e aver compiuto almeno 14 anni. Se il genitore ha un’età inferiore, può effettuare il riconoscimento previa autorizzazione del giudice.
Se la coppia è già sposata al momento della nascita, si presume che entrambi i genitori siano i genitori del bambino, e quindi il riconoscimento non è necessario.
Cognome del figlio nato fuori dal matrimonio
Il cognome del figlio nato fuori dal matrimonio dipende dal genitore che lo riconosce per primo. Se il riconoscimento avviene contemporaneamente da entrambi i genitori, il figlio assume il cognome del padre. Se il riconoscimento del padre avviene successivamente invece può assumere il suo cognome aggiungendolo, anteponendolo o sostituendolo a quello della madre.
Nel caso in cui né il padre né la madre riconoscano il figlio, l’Ufficiale di Stato civile assegna nome e cognome al bambino.
Procedure di riconoscimento
Il riconoscimento può avvenire in diversi momenti: prima della nascita, al momento della nascita o dopo la nascita. Se il riconoscimento è effettuato solo dalla madre, il consenso del padre è necessario, soprattutto se il figlio ha già compiuto quattordici anni. In caso di rifiuto, è possibile ricorrere al giudice, il quale deciderà in base alle circostanze e alle informazioni necessarie.
Il riconoscimento può avvenire nell’atto di nascita, dinanzi all’ufficiale di Stato civile, in un atto pubblico o in un testamento. Se il figlio ha più di quattordici anni, è richiesto anche il suo consenso. Se ha meno di quattordici anni, il riconoscimento può avvenire solo con il consenso dell’altro genitore che lo ha già riconosciuto.
Effetti del riconoscimento
Il riconoscimento del figlio crea un rapporto di filiazione, conferendo reciproci diritti e doveri del genitore e del figlio. Inoltre, si stabilisce un legame di parentela tra il figlio e i parenti del genitore che ha effettuato il riconoscimento. Il cognome del figlio sarà quello del genitore che lo ha riconosciuto.
Mancato riconoscimento e azioni legali
Se uno dei genitori non procede al riconoscimento spontaneo del figlio, la paternità o la maternità possono essere accertate direttamente dal giudice su istanza del genitore o del tutore nell’interesse del minore, o del figlio maggiorenne in qualsiasi momento. Sarà necessario fornire prove, come testimonianze o documenti, per confermare o meno la relazione con il presunto genitore.
Il genitore che ha riconosciuto il figlio è responsabile delle spese relative al suo mantenimento. In caso di mancato riconoscimento, il genitore può rivolgersi al giudice per la dichiarazione di paternità o maternità e per ottenere il rimborso delle spese sostenute.
Nel caso in cui né la madre né il padre riconoscano il figlio, l’atto di nascita viene trasmesso alla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni, che procede alla dichiarazione dello stato di adottabilità del bambino e all’inserimento nella famiglia ritenuta più idonea.
In conclusione, il riconoscimento del figlio nato fuori dal matrimonio è un passo cruciale che determina non solo l’assegnazione del cognome, ma anche i diritti e i doveri reciproci . La procedura è regolamentata dalla legge e mira a garantire la tutela e il benessere del minore.
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