Il ruolo e la funzione dello Sport nelle Indicazioni Nazionali del Ministero dell’Istruzione, riferite ai vari ordini di scuola
Nelle Indicazioni Nazionali del Primo e del Secondo Ciclo d’Istruzione, uno degli orizzonti culturali di riferimento è rappresentato dalla pratica sportiva, che costituisce un aspetto irrinunciabile nel curricolo formativo disciplinare e, quindi, del processo di crescita, maturazione e sviluppo dell’alunno. Lo Sport si configura, in questo percorso, come uno sbocco fondamentale e un’espansione naturale delle conoscenze e delle abilità di base in campo motorio.
L’alfabetizzazione motoria nella scuola primaria, l’approccio tecnico nella scuola secondaria di primo grado, e il successivo affinamento nella scuola secondaria di secondo grado costituiscono i segmenti e gli step necessari, che, oltre alla loro specificità abilitativa, si aprono a un piano plurifunzionale di significati e valori.
L’attività sportiva scolastica, infatti, come tutte le altre discipline, da una parte incrementa le personali capacità prestative dell’alunno, dall’altra incide, in modo determinante sul piano culturale, etico e comportamentale, nel più ampio progetto di educazione alla cittadinanza attiva, che investe tutte le discipline.
Gli esiti del processo di apprendimento nei due cicli di Istruzione si inseriscono nel quadro del Profilo Educativo dello Studente, contenuto nelle Indicazioni Nazionali delle recenti Riforme scolastiche.
Essi non costituiscono una guida prescrittiva dei contenuti disciplinari da sviluppare o dei metodi da usare, ma una bussola di riferimento, che può orientare l’insegnante nell’individuare gli obiettivi e i risultati di apprendimento, e i relativi traguardi di sviluppo per competenze dei suoi alunni, in base al bagaglio e al patrimonio motorio precedentemente acquisito da ognuno di loro.
L’attività sportiva scolastica, superando il vecchio concetto di esercizio addestrativo, si configura come una preziosa opportunità per la crescita della persona nella sua dimensione conoscitiva, abilitativo-prestativa, salutistica, etica e socio-comportamentale.
La voce “Sport” è sempre presente sia nelle Indicazioni Nazionali, relative agli esiti di apprendimento del Campo di Esperienza: Il Corpo e il Movimento (scuola dell’Infanzia, dell’Educazione Motoria (scuola Primaria), l’educazione Fisica (Scuola Secondaria di Primo Grado) e le Scienze Motorie e Sportive (Scuola Secondaria di Secondo Grado), che pur nella loro diversa denominazione, sono accomunate da elementi fondanti comuni nei vari segmenti scolastici.
LO SPORT NELLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
Pur nell’approccio globale che la caratterizza la scuola dell’infanzia, nell’ambito dei vari campi di esperienza, intesi come luoghi del fare e dell’agire dell’alunno, individua e definisce precise aree di intervento.
In essa si costruiscono i prerequisiti strutturali e funzionali in maniera progressivamente orientata verso i saperi disciplinari e verso le attività educative, finalizzate a promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza attiva.
Si tratta, cioè, di quelle competenze per la vita (life skills), in cui le capacità di acquisire il senso del proprio sé fisico, di interpretare e governare il proprio corpo e di averne cura, giocano un ruolo fondamentale.
L’esperienza senso-percettiva, la libera esplorazione, la scoperta guidata, la risoluzione dei problemi, attraverso il gioco, ed in particolare, attraverso il gioco di movimento, permettono al bambino di:
- sperimentare ed esprimere le personali potenzialità e i limiti della propria fisicità;
- esprimersi e di comunicare attraverso il corpo;
- sviluppare alcune capacità motorie, come gli schemi motori, l’equilibrio, la coordinazione, ecc.;
- rispettare le regole;
- praticare corrette regole di vita relative alla cura di sé, all’igiene, all’alimentazione, ecc.;
- raccontare interpretare e combinare in modo creativo le esperienze soggettive e sociali;
- approfondire e sistematizzare gli apprendimenti.
Pur non essendo presente, in questo segmento educativo, il termine “sport” (com’è giusto che sia), è evidente che l’acquisizione di un alfabeto motorio ricco, vario, polivalente e multilaterale è, sicuramente, la base di partenza irrinunciabile per sviluppare gradualmente una predisposizione organica e coordinativa per un futuro sbocco sportivo.
LA SCUOLA PRIMARIA
In questo ordine di scuola, l’ambito disciplinare della motricità e dello sport è definito “Educazione Motoria”
Attraverso questa disciplina l’alunno sviluppa, da una parte, esperienze cognitive, socio-affettive e comunicative, dall’altra, acquisisce la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, delle proprie possibilità di movimento, delle abilità motorie, delle personali performances anche in campo motorio-sportivo.
L’attività motoria e sportiva consente all’alunno di sperimentare il successo delle proprie azioni, che generano il senso di autostima e di autoefficacia (self-efficacy) e promuove il desiderio/piacere di perseguire traguardi sempre nuovi e più impegnativi.
Il gioco e lo sport, nell’ambito dei Traguardi di Sviluppo, riferito alle competenze, sono, inoltre:
- mediatori e facilitatori di relazioni e “incontri”,
- tirocinio e palestra di vita, che educano al rispetto delle regole, che vengono interiorizzate e condivise, al rispetto degli altri e dell’avversario in particolare, secondo l’ottica della convivenza civile
- stimolatori di esperienze sempre nuove, che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive e di sperimentare, in forma semplice e progressiva, diverse gestualità tecniche,
- occasioni privilegiate, che consentono di esprimere il proprio modo di essere, sentire, agire,
- esperienze fondamentali per conoscere, difendere, tutelare e sviluppare la salute dinamica, intesa nel suo significato più ampio di benessere psico-fisico.
Gli Obiettivi di Apprendimento al termine della classe terza della Scuola Primaria riguardano:
- il corpo e le funzioni senso-percettive,
- il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo,
- il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva,
- sicurezza e prevenzione, salute e benessere,
- il gioco, lo sport, le regole e il fair play
In riferimento a quest’ultimo obiettivo, l’azione didattico-educativa scolastica è orientata a:
“far conoscere e applicare, all’alunno, corrette modalità esecutive di numerosi giochi di movimento e presportivi, individuali e di squadra, e nel contempo assumere un atteggiamento positivo di fiducia verso il proprio corpo, accettando i propri limiti, cooperando e interagendo positivamente con gli altri, consapevoli del valore delle regole e dell’importanza di rispettarle”.
Gli Obiettivi di Apprendimento al termine della classe quinta della Scuola Primaria sono gli stessi del primo triennio, ma variano, ovviamente la tipologia delle attività, nonché i parametri qualitativi e quantitativi ad esse collegati.
LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Nel campo dell’area disciplinare dell’Educazione i Traguardi di Sviluppo, al termine della scuola secondaria di primo grado, prevedono che l’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, sia in grado di declinare le conoscenze e le abilità (sapere e saper fare), riferite alla disciplina, in competenze per la vita (life skills), vale a dire in un sapere agire consapevole e responsabile (saper essere).
Lo sviluppo motorio presenta, da una parte, un forte incremento delle componente espressiva e di quella comunicativo – relazionale, dall’altra, il consolidamento della dimensione abilitativo-prestativa anche in campo sportivo.
È fortemente evidenziata anche la componente valoriale ed etico-sociale dell’attività sportiva, nonché l’assunzione da parte dell’alunno, di comportamenti, condotte e atteggiamenti ispirati al principio del fair play.
Un altro elemento che viene sottolineato riguarda l’incidenza dell’attività sportiva sull’educazione alla salute, sulla prevenzione di situazioni di malessere e sulla promozione di corretti stili di vita.
Obiettivi di Apprendimento al termine della Scuola Secondaria di Primo Grado
Gli Obiettivi di Apprendimento, riguardanti “Il gioco, lo sport, le regole e il fair play” indicano, come esiti finali del processo formativo l’acquisizione delle seguenti conoscenze e abilità :
- Padroneggiare molteplici capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti.
- Partecipare in forma propositiva alla scelta di strategie di gioco e alla loro realizzazione (tattica) adottate dalla squadra mettendo in atto comportamenti collaborativi.
- Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico dei giochi sportivi, assumendo anche il ruolo di arbitro e/o funzioni di giuria.
- Saper gestire in modo consapevole gli eventi della gara (le situazioni competitive) con autocontrollo e rispetto per l’altro, accettando la “sconfitta”.
LA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Le Scienze Motorie e Sportive nel Secondo Ciclo di Istruzione riguardano, come per gli altri ordini di scuola, i seguenti orizzonti culturali di riferimento: l’asse conoscitivo/abilitativo/prestativo, l’asse espressivo, l’asse emotivo e socio-comportamentale.
Tali assi culturali si concretizzano e sfociano nello sviluppo di competenze spendibili nel campo del lavoro, dello studio e nelle varie condizioni di vita.
Pur rimanendo qualche differenza terminologica (Obiettivi Specifici di Apprendimento per i Licei e Risultati di Apprendimento per gli Istituti Tecnici e Professionali), il testo rimane comune per le tre tipologie di scuole.
Tra i vari esiti finali previsti dalle Indicazioni Nazionali, relativi alle Scienze Motorie e Sportive, un posto di particolare rilievo occupa l’attività sportiva scolastica, in cui l’alunno, attraverso lo sviluppo, il consolidamento e il potenziamento delle capacità motorie coordinative e condizionali raggiunge livelli significativi di abilità e di prestazione.
Linee generali e competenze (assimilabili ai Traguardi di Sviluppo del Primo Ciclo di Istruzione)
La conoscenza e la pratica di varie attività sportive sia individuali che di squadra, permettono allo studente di scoprire e valorizzare attitudini, capacità e preferenze personali acquisendo e padroneggiando dapprima le abilità motorie e successivamente le tecniche sportive specifiche, da utilizzare in forma appropriata e controllata.
L’attività sportiva, sperimentata nei diversi ruoli di giocatore, arbitro, giudice od organizzatore, valorizza la personalità dello studente generando interessi e motivazioni specifici, utili a scoprire ed orientare le attitudini personali che ciascuno potrà sviluppare.
Lo studente, lavorando sia in gruppo che individualmente, impara a confrontarsi e a collaborare con i compagni seguendo regole condivise per il raggiungimento di un fine comune. La conoscenza e la consapevolezza dei benefici indotti da un’attività fisica praticata in forma regolare fanno maturare nello studente un atteggiamento positivo verso uno stile di vita attivo. Esperienze di riuscita e di successo in differenti tipologie di attività favoriscono nello studente una maggior fiducia in se stesso.
Obiettivi Specifici di Apprendimento
Seguendo una linea di naturale continuità con gli Obiettivi di Apprendimento del Primo Ciclo, vengono indicati i seguenti obiettivi:
- La percezione di sé ed il comportamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive,
- Lo Sport, le regole e il fair play,
- Salute, benessere, sicurezza e prevenzione,
- Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico.