Opportunità di Richiesta del Bonus Trasporti: Nuova Finestra dal 1° Settembre
Coloro che ad agosto non sono riusciti a beneficiare del Bonus Trasporti, un sussidio di 60 euro per biglietti e abbonamenti nei mezzi pubblici, avranno un’altra occasione per fare richiesta.
A partire dal 1° settembre, verrà aperta una nuova finestra per consentire ai destinatari di ottenere il contributo. Sebbene la possibilità di richiedere il bonus sarebbe dovuta durare fino al 31 dicembre 2023, i fondi sono stati esauriti il 4 agosto, con la distribuzione di 1.875.600 codici.
Tuttavia, il Ministero del Lavoro ha stabilito un “clickday” per il 1° settembre, durante il quale sarà possibile accedere ai residui eventualmente generati dalla mancata utilizzazione dei bonus richiesti nel mese di agosto 2023.
Sul portale dedicato è riportato il seguente avviso: “Attualmente, non è possibile effettuare richieste del bonus trasporti a causa dell’esaurimento momentaneo del budget previsto dal Decreto Legge n. 5 del 14 gennaio 2023.
Sarà però possibile tentare nuovamente la richiesta a partire dalle ore 8.00 del 1° settembre 2023 per usufruire dei possibili residui derivanti dalla mancata utilizzazione dei bonus richiesti nel mese di agosto 2023.”
Procedura di Richiesta
Per effettuare la domanda, è necessario accedere alla piattaforma tramite Spid o Carta di Identità Elettronica (Cie) all’indirizzo bonustrasporti.lavoro.gov.it.
Il contributo può arrivare fino a 60 euro ed è destinato all’acquisto di abbonamenti mensili, plurimensili e annuali per l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, nonché per il trasporto ferroviario nazionale.
Chi è Idoneo per la Richiesta
Possono presentare domanda i cittadini con un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro nel 2022.
La richiesta può essere effettuata senza indicare l’Isee: al momento della compilazione del modulo online, è sufficiente spuntare la casella che attesta di non superare il limite dei 20.000 euro di reddito.
È importante sottolineare che il bonus non costituisce un reddito imponibile per il beneficiario e non ha impatto sul calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee).