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Assegno in inclusione esteso ora per le Donne Vittime di Abusi

Assegno in inclusione esteso ora per le Donne Vittime di Abusi

Con il recente approvato del Nuovo Decreto Lavoro, si sono verificate importanti novità riguardanti l’Assegno di Inclusione.

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L’assegno di inclusione è un beneficio economico destinato a persone in condizioni di grave disagio biopsicosociale. Tra le modifiche apportate, un punto fondamentale è l’estensione di questo assegno alle donne vittime di violenza, ampliando così la platea dei beneficiari. Inoltre, sono stati ripristinati i fondi per i minori disabili, evitando il taglio che avrebbe penalizzato le famiglie con figli con disabilità.

Una delle questioni più controverse riguardava la riduzione dei fondi destinati ai minori disabili, poiché la Commissione preposta ha deciso di ampliare la platea dei beneficiari includendo gli adulti in condizioni di grave disagio biopsicosociale, ma a scapito delle famiglie con figli disabili. Il parametro della scala di equivalenza per i figli disabili è stato ridotto da 0,5 a 0,2 per reperire le risorse necessarie a coprire il nuovo allargamento.

Assegno di inclusione: le novità

Tuttavia, grazie all’azione della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH) e la collaborazione del Viceministro al Lavoro e alle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci, il fondo è stato ripristinato, evitando conseguenze negative per le famiglie con minori disabili.

Un’altra importante novità riguarda il rifiuto dell’offerta di lavoro per le famiglie con minori con meno di 14 anni. Ora, l’obbligo di accettare un’offerta di lavoro scatta solo se la sede di lavoro non dista più di 80 km o più di 120 minuti di tempo dal proprio domicilio, anche in caso di assunzione a tempo indeterminato. In precedenza, l’onere di accettare qualsiasi offerta di lavoro era imposto, a prescindere dalla sede, pena la decadenza dal beneficio.

Per quanto riguarda le donne vittime di violenza, una modifica importante introdotta su proposta di Paita-Sbrollini di Italia Viva, è la possibilità per queste donne di costituire un nucleo familiare indipendente da quello di origine ai fini dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Ciò consentirà loro di richiedere l’Assegno di Inclusione e di essere inserite in programmi e percorsi personalizzati per favorire la loro inclusione sociale e lavorativa.

Assegno di inclusione: un passo avanti

In sintesi, queste novità rappresentano un passo avanti nell’inclusione e nel sostegno di categorie vulnerabili della popolazione, come le donne vittime di violenza e le famiglie con minori disabili, contribuendo a creare una società più equa e solidale.