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Alopecia: Cos’è e Come si può Curare

Alopecia: Cos’è e Come si può Curare

La perdita abbondante e improvvisa dei capelli può essere fonte di ansia e disagio, causando un forte impatto sulla qualità della vita delle persone che ne soffrono. L’alopecia, una malattia molto comune, porta alla progressiva e talvolta irreversibile perdita dei capelli, fino a causare calvizie in alcuni casi. Questo cambiamento nell’aspetto fisico può avere un forte impatto psicologico, soprattutto nelle donne, poiché i capelli sono da sempre considerati un simbolo della femminilità.

È quindi consigliabile non sottovalutare la perdita abbondante o improvvisa dei capelli e cercare l’aiuto di uno specialista il prima possibile. Con l’approccio giusto e un trattamento adeguato, è possibile affrontare l’alopecia e ridurre l’ansia e il disagio associati, contribuendo così a migliorare la qualità della vita delle persone colpite da questo problema.

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Cos’è l’alopecia

Con questo termine si intende una corposa diminuzione o di capelli, oppure dei follicoli piliferi, ossia le cavità presenti nel derma e da cui origina, in questo caso, il capello.

Questa corposa perdita può avvenire in maniera graduale, partendo dalla sommità della testa arrivando a manifestazioni di vere e proprie chiazze. Oltre a questa perdita graduale, vi può essere anche la perdita improvvisa di capelli associata, spesso, alla perdita dei follicoli piliferi anche nelle altre zone del corpo.

Quando parliamo di alopecia, è bene effettuare una distinzione tra:

  • alopecia cicatriziale, ossia quando la cadua dei capelli è causata da una vera e propria atrofizzazione dei follicoli piliferi. In questo caso, l’alopecia è irreversibile.
  • alopecia non cicatriziale, ossia quando la crescita dei capelli subisce un processo di riduzione o rallentamento non causato dall’atrofizzazione dei follicoli piliferi che, in questo caso, non sono danneggiati. In questo caso, l’alopecia è tendenzialmente temporanea.

Quali sono le cause dell’alopecia

I fattori che possono sottostare nonché causarla sono molteplici; vediamoli nel dettaglio.

In primis vi è la componente genetica; altro aspetto che influisce in maniera preponderante è quello ormonale. Infatti, quando vi sono disfunzioni relative all’ipofisi o al testosterone, oppure quando vi è il coinvolgimento della tiroide, spesso si ha come conseguenza l’alopecia. 

Un altro aspetto che influisce sulla perdita dei capelli è senz’altro quello nutrizionale, in particolare quando il nutrimento risulta carente di determinate vitamine o altre componenti (in particolare come la carenza della vitamina D oppure del ferro). Un esempio di alopecia determinata da alimentazione carente e/o scorretta è l’anoressia; in questo caso la persona interessata, tra le altre sintomatologie, manifesta anche una perdita importante di capelli.

Altra componente che determina l’alopecia è senz’altro quella psicologica. Diversi studi hanno infatti dimostrato come l’esposizione costante a periodi prolungati di stress determinati da traumi oppure dalla depressione, portano ad una repentina caduta di capelli con relativo diradamento del cuoi capelluto.

Ultimo elemento che influisce sull’alopecia, ma non meno importante è quello legato ai componenti chimico-farmacologici. In particolare è stato osservato che potenti cure chimico-farmacologiche come la chemioterapia, oppure l’assunzione di farmaci per l’insufficienza cardiaca, oltre ad antidepressivi contribuiscono alla perdita dei capelli.

Alopecia androgenetica e alopecia areata

L’alopecia androgenetica, meglio conosciuta con il termine di calvizie, risulta essere la malattia dei capelli più comune. Nello specifico, colpisce all’incirca l’80% degli uomini ed il 50% delle donne e questa percentuale risulta aumentare in rapporto all’aumento dell’età. In particolare, nel caso delle donne, è stato osservato che la calvizie si manifesta molto spesso subito dopo la menopausa.

L’alopecia androgenetica si manifesta in maniera differente nell’uomo e nella donna. Nel primo caso, essa di presenta con un diradamento progressivo che riguarda l’area fronto-temporale. Nel caso delle donne, l’alopecia androgenetica ha un esordio che riguarda la zona frontale, in particolare del vertice, talvolta accompagnata da desquamazione e seborrea.

A differenza dell’androgenetica, l’alopecia areata, così come richiama il nome, si manifesta con la caduta di capelli “a chiazze” e si tratta, nello specifico, di una malattia autoimmune dei bulbi piliferi associata ad altre condizioni autoimmuni come disfunzioni della tiroide, gastrite o vitiliggine.

L’alopecia areata spesso non riguarda solo il cuoio capelluto, ma si espande anche ad altre parti del corpo come ciglia, sopracciglia e barba e colpisce indipendentemente dal sesso e dall’età. Relativamente al decorso della malattia, in alcuni casi è sufficiente un giorno perché vi sia una caduta massiccia di capelli, altre volte la caduta dei capelli è più graduale.

In merito alle cause, esse vanno ricercate in un trauma psichico o un periodo di particolare stress.

Come intervenire

Date le svariate cause scatenanti, anche il trattamento è diversificato; in generale è difficile che l’alopecia abbia una risoluzione che non preveda un intervento farmacologico

In particolare, nel caso dell’alopecia areata il trattamento è costituito dalla somministrazione di corticosteroidi per uso topico. 

Un farmaco che risulta efficace sia per il trattamento dell’alopecia areata, sia per quella androgenetica è il Minoxidil 5% in quanto, una volta ssunto per via topica, stimola la ricrescita dei peli e dei capelli.

Nel caso dell’alopecia areata resistente a quest’ultimo trattamento farmacologico, vengono utilizzati farmaci immunosoppressori in quanto sono in grado di ridurre l’attacco del sistema immunitario nei confronti dei follicoli piliferi.

Relativamente all’alopecia permanente, un trattamento risolutivo risulta essere il trapianto di capelli oppure il trattamento con il plasma ricco di piastrine o PRP.