Un sondaggio condotto dalla piattaforma ‘Maturansia’ rivela che il 92,6% degli studenti si sente ansioso per gli esami di maturità e critica l’efficacia della preparazione ricevuta a scuola. La piattaforma è diventata di grande supporto per la Generazione Z e per chi si appresta ad affrontare gli esami.
I Social Network supportano la preparazione alla maturità
Una rivoluzione silenziosa sta prendendo piede tra gli studenti dei licei italiani. Man mano che si avvicinano al temuto esame di maturità, un numero crescente di liceali si rivolge ai social media e a internet. Non solo per condividere comunicazioni e timori, ma anche per cercare supporto nello studio, un aiuto che trovano sempre meno nei loro professori a scuola.
Questo cambiamento nel modo di affrontare la maturità è stato rilevato da ‘Maturansia’, una piattaforma educativa che ha iniziato la sua attività nel 2018. Con il passare degli anni, è diventata una comunità social di riferimento per la Generazione Z e per tutti coloro che si preparano agli esami di stato.
Caratterizzata dall’uso dell’ironia, ‘Maturansia’ aiuta gli studenti italiani a ridurre l’ansia pre-esame, offrendo contenuti di studio divertenti e formativi sotto forma di quiz. Claudio Fioretti, fondatore della piattaforma, sottolinea come questa strategia si sia rivelata efficace, specialmente come antidoto all’ansia, grande nemica degli studenti.
Per meglio comprendere lo stato d’animo dei diplomandi e offrire un orientamento più accurato, ‘Maturansia’ ha condotto un sondaggio tra i suoi follower, che include studenti di liceo, istituti tecnici e scuole professionali. I risultati confermano l’importanza crescente di queste risorse online come supporto fondamentale per la preparazione agli esami finali.
L’ansia cresce tra gli studenti alla vigilia della maturità
La notte prima degli esami di maturità è un momento carico di tensione per quasi tutti gli studenti. Secondo un recente sondaggio condotto dalla piattaforma Maturansia, il 92,6% degli studenti si sente preoccupato all’idea di affrontare gli esami di Stato, mentre solo il 7,4% sembra resistere all’emozione. Ancora più allarmante è il dato che il 36,3% degli intervistati riferisce di soffrire di attacchi di panico al pensiero degli esami.
Il colloquio orale rappresenta la fonte principale di preoccupazione per più della metà dei maturandi, con il 55,6% che teme soprattutto il confronto diretto con la commissione d’esame. Al contrario, l’8,5% si dice più spaventato dalla prova scritta di italiano e il 35,9% dalla seconda prova.
Un altro aspetto rilevante emerso dal sondaggio riguarda la percezione della preparazione ricevuta a scuola. La maggior parte degli studenti giudica inadeguata la formazione offerta dagli istituti, con il 15,7% che assegna un voto di 5 alla preparazione scolastica. Solo lo 0,2% del campione ritiene eccellente la formazione ricevuta, dando il massimo dei voti.
La ricerca ha anche messo in luce il ruolo crescente dei social media come strumento di apprendimento alternativo. Mentre la preparazione scolastica riceve voti mediocri, i social media sembrano offrire un supporto più efficace: il 19,3% degli intervistati attribuisce ai contenuti educativi sui social un voto di 7 e il 15,9% un 8, suggerendo che questi strumenti digitali siano percepiti come più utili rispetto ai metodi tradizionali.
Infine, i riscontri dal sondaggio indicano che l’esperienza della pandemia e dell’apprendimento a distanza ha lasciato un segno profondo. Il 71,3% degli studenti afferma di sentirsi più ansioso e meno preparato a causa delle perturbazioni nei metodi didattici introdotti durante il periodo del Covid.
Questi dati riflettono non solo le sfide immediatamente legate agli esami di maturità, ma anche questioni più ampie relative all’efficacia dei metodi di insegnamento tradizionali e alla necessità di integrare nuove tecnologie e approcci nell’educazione.
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