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Lo stipendio non sarà più un segreto personale: in arrivo la nuova direttiva UE

Lo stipendio non sarà più un segreto personale: in arrivo la nuova direttiva UE

La nuova Direttiva dell’Unione Europea sulla trasparenza salariale ha eliminato il segreto sui salari, portando importanti cambiamenti nella gestione delle informazioni retributive all’interno delle organizzazioni.

Questa direttiva, adottata a livello europeo, conferisce ai lavoratori il diritto di accedere alle informazioni salariali sia all’atto dell’ingresso in azienda che in un secondo momento.

Cosa stabilisce la direttiva

  1. I candidati a un posto di lavoro hanno il diritto di ricevere informazioni chiare sulla retribuzione iniziale o sulla fascia retributiva prevista per la posizione che stanno considerando. Queste informazioni devono essere basate su criteri oggettivi e neutri dal punto di vista del genere e devono essere fornite prima dell’assunzione.
  2. I datori di lavoro devono rendere accessibili ai propri dipendenti informazioni sui criteri utilizzati per determinare la retribuzione, sui diversi livelli retributivi e sulla progressione economica dei lavoratori. Tali informazioni devono essere facilmente consultabili dai dipendenti.
  3. I lavoratori hanno il diritto di richiedere e ricevere informazioni scritte sul proprio livello retributivo individuale, nonché sui livelli retributivi medi per categorie di lavoratori che svolgono lo stesso tipo di lavoro o lavoro di pari valore. Questo permette ai lavoratori di avere accesso alle informazioni relative agli stipendi dei propri colleghi.
  4. Ai lavoratori non è consentito impedire la divulgazione delle loro retribuzioni, in linea con il principio della parità di retribuzione. Gli Stati membri devono adottare misure per vietare clausole contrattuali che limitino la facoltà dei lavoratori di rendere note informazioni sulla propria retribuzione.
  5. La direttiva prevede anche il supporto ai datori di lavoro con meno di 250 dipendenti, sotto forma di assistenza tecnica e formazione, per aiutarli a rispettare gli obblighi di trasparenza.
  6. Saranno previste sanzioni, anche pecuniarie, per i datori di lavoro che non rispettano queste regole. I lavoratori che subiscono danni a causa di violazioni delle norme hanno il diritto di chiedere un risarcimento.

I tempi per adeguarsi

Questa direttiva è stata adottata a livello comunitario il 7 giugno 2023 e dovrà essere recepita nel diritto nazionale entro 3 anni dall’entrata in vigore a livello comunitario. Ciò significa che tutti gli Stati membri, compresa l’Italia, dovranno adeguarsi alla nuova normativa entro il 7 giugno 2026.

Questa direttiva è stata introdotta principalmente per affrontare il divario retributivo di genere, ma avrà un impatto significativo sulla trasparenza salariale in generale.

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