Il green pass mondiale, un nuovo passaporto green, sta per essere introdotto per consentire ai cittadini di viaggiare in modo più agevole. Questo documento avrà scopi e modalità di utilizzo differenti rispetto al suo predecessore, che era obbligatorio durante la pandemia.
Vediamo di cosa si tratta, a cosa serve e quando diventerà obbligatorio.
Il green pass mondiale non è semplicemente una riproposizione del passato, ma rappresenta un nuovo sistema. L’Unione Europea e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno firmato un accordo per introdurre questo nuovo passaporto green. Fortunatamente, l’uso di questo passaporto non sarà simile a quello durante la pandemia perciò si tratta di una forma differente.
Per approfondire:
Al momento, non è stata ancora confermata la data in cui il nuovo documento green entrerà in vigore. Tuttavia, la commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides, e il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, hanno illustrato alcuni dettagli fondamentali. Il green pass mondiale avrà l’obiettivo di verificare più rapidamente i dati sanitari dei cittadini europei. In pratica, si tratterà di un libretto sanitario elettronico con validità mondiale, che integrerà il Certificato internazionale di vaccinazione o profilassi. Ciò permetterà di verificare rapidamente se una persona ha ricevuto le vaccinazioni obbligatorie richieste dai vari Stati.
Ma cos’è esattamente il passaporto green?
Nonostante potrebbe non essere una grande idea utilizzare lo stesso nome del documento poco amato durante la pandemia, il green pass mondiale riguarda le vaccinazioni, ma non ha nulla a che fare con il suo predecessore che ha solo ispirato il nome.
In realtà, il green pass mondiale avrà anche un altro scopo, ovvero creare una banca dati utile per la ricerca sulle cure di varie malattie.
Naturalmente, l’UE e l’OMS sono consapevoli delle possibili proteste, soprattutto per quanto riguarda la protezione della privacy, poiché i dati sulla salute sono estremamente sensibili e devono essere sempre protetti con adeguate misure di sicurezza per prevenire violazioni.
Per affrontare le contestazioni, è stato chiarito che il green pass per viaggiare rispetterà i dati dei cittadini e verrà spiegato in che modo: il nuovo sistema per il green pass non avrà accesso alle informazioni mediche o cliniche dei soggetti, ma avrà semplicemente la funzione di garantire l’autenticità dei certificati posseduti.
L’OMS, quindi, non avrà accesso ai dati specifici che hanno portato alle certificazioni, poiché questi rimarranno sotto la competenza dei governi.
Non è ancora stata comunicata la data ufficiale di uscita del green pass mondiale, quando diventerà obbligatorio e quali limiti avrà. Al momento, si sa che dovrebbe essere valido in tutti i paesi membri dell’OMS, che comprendono 194 Stati e coprono gran parte del mondo. Inoltre, il green pass dovrebbe essere essenziale per i controlli alle frontiere, risolvendo finalmente il problema del riconoscimento di alcuni certificati vaccinali.