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Il caffè: origine e importanza per noi italiani

Il caffè: origine e importanza per noi italiani

Il caffè o anche “bevanda nera” è uno dei prodotti alimentari più consumati e amati dagli italiani e ormai molto diffusa anche all’estero.

Le origini del caffè

Ha origini molto antiche e incerte ma si pensa che sia una bevanda di origine etiopica e che la popolazione degli Oromo sia stata la prima, intorno al VII secolo D.C., ad individuare le sue proprietà. Ma la diffusione della bevanda sarebbe avvenuta solo dopo, probabilmente tra il XIII e il XIV secolo, quando gli etiopi invasero lo Yemen. Fu proprio lì, infatti, che si iniziò a macinare e mettere in infusione i chicchi di caffè.

Intorno alla sua origine sono sorte molte leggende. Una tra queste è quella che narra di un pastore etiope di nome Kaldi, che portando a pascolo il suo gregge notò che dopo che le sue capre avevano ingerito bacche, erano molto iperattive e più energiche. Decise così di assaggiarle scoprendo lui stesso un effetto energetizzante.

La diffusione del caffè

A contribuire alla diffusione del caffè furono sicuramente anche gli Arabi. Il termine arabo per indicare la bevanda è “qahwah” che significa mancanza di fame. Infatti, si racconta che questa bevanda fosse consumata e molto diffusa tra i musulmani, che la bevevano per affrontare i lunghi periodi di preghiera. La bevanda ebbe larga diffusione in quanto la cultura islamica vieta il vino e tutte le bevande alcoliche, dunque la bevanda nera andò a sostituirlo. Tale usanza fece sì che il caffè d’Arabia fosse denominato “bevanda del diavolo” dalla Chiesa, che sosteneva essere un esaltatore dell’ego e dunque pericolosa.

Il caffè arriva in Italia nel 1638, in particolare a Venezia e da lì qualche anno più tardi nel 1640, a Piazza San Marco aprì la prima bottega del caffè.

Ma quanti tipi di caffè esistono? Quello sicuramente più bevuto in Italia è l’espresso, ma ricordiamo anche quello americano, macchiato, corretto…

La cultura del caffè nel nostro Paese è talmente radicata, soprattutto nel meridione, che proprio non riusciamo a non concederci una “pausa caffé”. Che sia a lavoro, all’università o in ufficio, è uno dei momenti più piacevoli della giornata. Oltre che un momento di relax, è un modo per socializzare e discutere di ogni argomento, che si faccia al bar o davanti al distributore. Inoltre, favorisce la collaborazione, fa bene al fisico e fa diminuire il nervosismo!

Basti pensare che consumiamo 6 miliardi di caffè all’anno, circa 5-6 kg a testa.

Curiosità

Anni fa a Napoli nel quartiere Sanità si diffuse un’usanza. Quando qualcuno era felice, dopo aver bevuto il suo caffè ne pagava un altro per il prossimo cliente. Così se una persona in difficoltà economiche chiedeva un caffè, c’era il sospeso per lei!

Questa usanza viene ripresa nel 2010 dalla storica caffetteria napoletana “Gambrinus” in occasione della celebrazione dei 150 anni di attività.