Negli anni ‘20 e ‘30 lo psicologo australiano Elton Mayo condusse una serie di esperimenti che, ancora oggi, rappresentano un importante punto di svolta nella comprensione del comportamento e della motivazione dei dipendenti all’interno delle organizzazioni. Condotti presso la fabbrica di Hawthorne, questi esperimenti hanno, per la prima volta, indagato l’importanza dei fattori sociali e psicologici nel determinare la produttività (e la motivazione) dei lavoratori.
Gli esperimenti di Mayo alla Fabbrica di Hawthorne
Negli anni ‘20, la Western Electric Company decise di condurre una serie di studi presso la sua fabbrica di Hawthorne a Chicago, al fine di comprendere meglio i fattori che influenzavano la produttività dei lavoratori.
La prima fase degli esperimenti si concentrò sull’effetto dell’illuminazione sul rendimento lavorativo. I ricercatori regolarono l’intensità della luce nell’area di lavoro e misurarono la produttività dei dipendenti. Tuttavia, i risultati non furono coerenti e non mostravano una relazione lineare tra l’illuminazione e la produttività. Questo indusse i ricercatori a considerare altri fattori che potrebbero influenzare i risultati.
Nella fase successiva degli esperimenti, i ricercatori introdussero variazioni nelle condizioni di lavoro, come modifiche negli orari di lavoro, nelle pause e negli incentivi. Sorprendentemente, indipendentemente dalle modifiche apportate, la produttività dei lavoratori aumentava. Si scoprì che i lavoratori che si sentivano osservati e coinvolti in studi sperimentali mostravano un aumento di motivazione e produttività, anche quando le condizioni di lavoro non venivano effettivamente modificate.
Questo fenomeno prese il nome di “effetto Hawthorne“, proprio in onore della fabbrica di Hawthorne in cui si svolsero gli esperimenti.
Gli esperimenti di Mayo mostrarono chiaramente che i fattori sociali, come le relazioni tra colleghi e la comunicazione, influenzavano significativamente la produttività e il benessere dei lavoratori: ad esempio, quando vennero introdotti cambiamenti nelle dinamiche di gruppo, come la formazione di squadre di lavoro più coese, si riscontrò un aumento significativo della produttività. Questo ha portato all’idea che un ambiente di lavoro positivo e una buona relazione tra colleghi siano fattori essenziali per l’efficacia e il benessere organizzativo.
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Effetto Hawtorne e facilitazione sociale
La teoria della facilitazione sociale, sviluppata da Norman Triplett nel 1898, afferma che la presenza di altre persone può influenzare la performance individuale in modo diverso a seconda del tipo di attività svolta. In particolare, nelle sue versioni successive, la teoria suggerisce che la presenza di altre persone può migliorare le prestazioni nelle attività che una persona già padroneggia bene, ma può peggiorare le prestazioni nelle attività complesse o che richiedono abilità nuove o non ancora sviluppate.
Nel caso degli esperimenti di Hawthorne, l’effetto Hawthorne può essere considerato una forma di facilitazione sociale: la presenza costante dei ricercatori e l’attenzione che ricevevano i lavoratori potrebbero aver influenzato la loro performance lavorativa, in quanto i lavoratori potevano sentirsi osservati e valutati dai ricercatori, il che potrebbe averli spinti a dare il massimo e a migliorare le loro prestazioni.
Tuttavia, è importante notare che l’effetto Hawthorne è andato oltre la semplice facilitazione sociale. Gli esperimenti di Hawthorne hanno dimostrato che l’attenzione e l’interazione dei ricercatori hanno avuto un impatto significativo sulla produttività dei lavoratori, anche in situazioni in cui le attività non erano particolarmente complesse o richiedevano abilità specifiche. Questo suggerisce che potrebbero essere entrati in gioco altri fattori, come il coinvolgimento e il senso di appartenenza.
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L’impatto degli Esperimenti di Hawthorne
Gli esperimenti di Hawthorne hanno avuto un impatto duraturo sul campo delle risorse umane e della psicologia organizzativa: in primo luogo, hanno sottolineato l’importanza di considerare i fattori psicologici e sociali nella progettazione del lavoro, nell’organizzazione dei team e nella gestione delle relazioni interpersonali.
Inoltre, hanno contribuito allo sviluppo di teorie come la teoria delle aspettative e la teoria della motivazione umana di Maslow, che mettono in luce l’importanza della soddisfazione e del benessere dei dipendenti per il successo organizzativo.
Gli esperimenti di Hawthorne, infine, hanno rappresentato un importante punto di svolta nella comprensione del comportamento e della motivazione dei dipendenti. Hanno evidenziato il ruolo fondamentale delle relazioni sociali, dell’attenzione e dell’interesse nel determinare la produttività e il benessere dei lavoratori. Ancora oggi, gli insegnamenti derivati da questi esperimenti sono ampiamente applicati nel campo delle risorse umane e della gestione organizzativa, offrendo spunti preziosi per creare ambienti di lavoro motivanti e coinvolgenti.