Nel mondo dell’intelligenza artificiale, l’evoluzione è costante. Il 14 ottobre scorso, gli utenti italiani di ChatGPT sono stati accolti da una piacevole sorpresa: l’introduzione di DALL-E 3, il nuovo modello di intelligenza artificiale che apre le porte alla creazione di immagini. Disponibile per coloro che possiedono un abbonamento “Plus” e accedono a ChatGPT da un browser, si tratta di un’innovativa piattaforma che consente agli utenti di generare una vasta gamma di immagini realistiche, disegni, grafiche e illustrazioni, tutto partendo da una semplice descrizione testuale.
DALL-E 3 rappresenta un significativo passo avanti rispetto al suo predecessore, DALL-E 2. È un’accelerazione pazzesca nel campo della generazione delle immagini e dimostra notevole robustezza quando si tratta di gestire richieste inopportune.
Con questa piattaforma, gli utenti possono ottenere quattro diverse alternative a partire da un unico prompt, consentendo loro di scegliere l’immagine che meglio soddisfa le loro esigenze.
Un aspetto notevole è il tempo di elaborazione, che richiede solitamente meno di due minuti per generare quattro immagini. Inoltre, rispetto al suo predecessore, limita le restrizioni, consentendo agli utenti di generare un numero illimitato di immagini, ma con una restrizione di massimo 50 messaggi inviati ogni tre ore, garantendo un utilizzo responsabile del sistema.
Utilizzo e implicazioni di DALL-E 3
L’uso della piattaforma è semplice e coinvolgente. Gli utenti possono accedere alla modalità “generazione di immagini” selezionando DALL-E 3 Beta dall’elenco dei modelli disponibili in ChatGPT.
Dopo averlo attivato, gli utenti possono iniziare a fornire una descrizione testuale delle immagini che desiderano ottenere. Il numero di immagini generate è illimitato, ma è fondamentale rispettare il limite di 50 messaggi inviati ogni tre ore, imposto da GPT-4, il modello “creativo” a cui appartiene DALL-E 3.
Per ottenere immagini specifiche, gli utenti devono fornire dettagli precisi.
Per apportare modifiche, è sufficiente specificare il modello desiderato, mantenerlo identico e dettagliare le modifiche richieste. È importante notare che DALL-E 3 numera le sue creazioni, partendo dalla prima in alto a sinistra, la seconda a fianco, la terza in basso a sinistra e la quarta in basso a destra, semplificando così l’orientamento degli utenti nel processo di selezione.
Tuttavia, la caratteristica distintiva di DALL-E 3 è la generazione automatica di quattro alternative per ciascun prompt. Questo aspetto è notevole perché rende DALL-E 3 più versatile e offre una gamma di opzioni per soddisfare le preferenze degli utenti.
Questa funzionalità offre un’ampia scelta, consentendo agli utenti di scaricare separatamente ciascuna delle immagini generate.
Nonostante le potenzialità di DALL-E 3, c’è un aspetto cruciale da considerare: la credibilità delle immagini generate. Le creazioni di DALL-E 3 sono notevolmente realistiche, ma talvolta possono apparire eccessivamente patinate. Il modello sembra costantemente applicare filtri evidenti alle immagini, il che potrebbe sollevare interrogativi sulla loro autenticità.
Limitazioni di questo strumento
In ogni caso DALL-E 3 ha limitazioni importanti. Ad esempio, non è possibile generare volti di persone famose o replicare personaggi di fumetti o videogiochi.
Inoltre, è vietato generare loghi di grandi aziende. Questo evita il rischio di un uso improprio dell’IA per scopi diffamatori o ingannevoli.
Un altro aspetto cruciale riguarda il copyright. La questione è complessa e coinvolge agenzie fotografiche come Getty Images, che potrebbero vedere minacciato il proprio business. Gli utenti devono considerare se DALL-E 3 crea contenuti totalmente inediti o se si basa su immagini su cui è stato addestrato, il cui copyright potrebbe appartenere a terzi.
In conclusione, DALL-E 3 rappresenta un’incredibile innovazione nel campo dell’IA e della generazione di immagini. La sua capacità di creare una vasta gamma di immagini, grafiche e illustrazioni da semplici descrizioni testuali è sorprendente.
Tuttavia, la credibilità delle immagini generate solleva alcune preoccupazioni, poiché sembrano costantemente elaborate con filtri evidenti.
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