La voce è un dono prezioso che spesso sottovalutiamo o diamo per scontato, ogni voce è unica, portatrice di storia, emozioni e personalità, ci permette di trasmettere pensieri, sentimenti, raccontare chi siamo e cosa desideriamo. Non è solo un mezzo di comunicazione verbale, è capace di esprimere molto di più di ciò che siamo in grado di dire con le parole, potremmo dire che la voce ha dei colori che sono la sua modulazione, il tono, l’intonazione, elementi che trasmettono sfumature e significati aggiuntivi alla nostra comunicazione, può essere calda, rassicurante, allegra e vivace, triste, profonda, irritante, passionale e molto altro.
Come possiamo scoprire e valorizzare il nostro dono vocale?
Un sano stile di vita, una buona idratazione, il riposo, un buon utilizzo della voce e della dizione, la mancanza di stress, sono sicuramente suoi amici, ma una delle cose che ci aiuta a preservarla al meglio, ci permette di scoprirla, svelarla, donarla pienamente agli altri e a noi stessi, donandoci un senso di benessere, è lo studio del canto e cantare, un viaggio alla scoperta della voce e di noi stessi che ci fa apprezzare pienamente la sua bellezza e potenza, facendola vibrare in sintonia con il nostro essere più autentico.
Il canto ha attraversato secoli di storia, fino ad arrivare ai giorni nostri in cui, studi e basi scientifiche, l’hanno ormai proclamato strumento di benessere e di vera e propria terapia, non basta certo un articolo per raccontarla ma possiamo avere un’idea del suo percorso e sviluppo.
Il canto come forma di terapia: un po’ di storia
Già da tempi antichi, addirittura millenni avanti Cristo, Aborigeni Australiani, popolazioni della Nuova Guinea, sciamani, utilizzavano il canto per guarire.
Ikaros
Nelle regioni del Perù si parla di Ikaros, quel canto che i guaritori utilizzavano durante i rituali di guarigione, un contatto spirituale che porta connessione con il divino, ha un significato profondo, rappresenta la saggezza ed il veicolo attraverso cui l’energia personale del guaritore viene trasmessa per sconfiggere la malattia, lo sciamano sceglie l’ikaros giusto per ogni circostanza. Si può parlare di prime forme di canto terapia.
In molte civiltà è presente l’aspetto del canto utilizzato per comunicare con la divinità, aspetto religioso e veicolo di ricerca di equilibrio spirituale, celebrazione della fede e della divinità, come per i Maya o gli Aztechi.
Buddismo tibetano
La voce è al centro di varie discipline, come ad esempio il Buddismo Tibetano che con l’utilizzo del canto armonico crea particolari vibrazioni che diventano Mantra, i benefici della vibrazioni delle parole e della voce sono quelli di influenzare la produzione di ormoni, la cognizione ed il benessere psicofisico, il canto armonico ci permette di attivare quelle onde cerebrali simili a quando entriamo in uno stato profondo di meditazione, connessione e rilassamento, unisce corpo e spirito.
Spirituals
Arrivando sempre di più vicini ai nostri giorni possiamo fare un cenno agli Spirituals (fine ‘700/‘800) canti popolari nati in America, con forte componente religiosa ed intonati non solo per denunciare lo stato di schiavitù dei popoli africani, ma anche per sentirsi uniti nel dolore ed alleviare le sofferenze.
Anche le nostre mondine (fino ‘800/ ‘900) lavorando nelle risaie, si distinsero per i loro canti in coro che servivano ad alleviare la sofferenza di un lavoro molto faticoso ed usurante, considerati una forma di canto terapia.
Non dimentichiamo i canti intonati durante le 2 guerre mondiali, e conosciuti tutt’oggi, con i quali venivano esorcizzate paura, frustrazione e angoscia, univano il popolo dando forza, senso di unione ed appartenenza.
I benefici del canto
I benefici scientifici del canto e dell’uso della voce sono ormai conclamati, il canto è utilizzato per curare ed alleviare sintomi di diverse forme di malattie invalidanti e migliorare il benessere delle persone, migliora la demenza, l’autismo, forme di depressione e stress, migliora la nostra vita di tutti i giorni, ecco alcuni dei benefici:
- Miglioramento della respirazione, il canto richiede un controllo ed una gestione efficace del respiro;
- Potenziamento del sistema immunitario, con l’aumento dei livelli di immunoglobina A, un anticorpo che aiuta a combattere le infezioni;
- Riduzione dello stress, cantare aumenta la produzione delle endorfine “l’ormone della felicità”;
- Miglioramento della postura;
- Stimolazione cognitiva, il canto coinvolge una serie di processi cognitivi quali la memoria, l’attenzione e l’elaborazione delle informazioni;
- Miglioramento nella comunicazione, il canto stimola la comunicazione efficace poiché richiede abilità comunicative quali l’interpretazione delle emozioni attraverso la voce e la capacità di arrivare al pubblico.
Ogni volta che utilizziamo la laringe per parlare, emettere suoni o cantare, od utilizziamo la respirazione diaframmatica che è alla base del canto e del buon uso della parola, andiamo a stimolare il nervo vago, responsabile di tutte le risposte al rilassamento e anche solo per questo, abbiamo un ottimo motivo per cui cantare, vocalizzare, ed avere cura della nostra voce.