L’importante Decreto Legge del Senato (DDL. S 845 del 24 Novembre 2024, già approvato dalla Camera dei deputati il 3 Agosto 2023 (AC 418) , introduce “lo sviluppo delle competenze non cognitive e trasversali” (soft e life skills) nei processi scolastici e di formazione professionale.
Il provvedimento legislativo, riferito a queste competenze, che si riferiscono all’acquisizione di particolari abilità come l’amicalità, la coscienziosità, la stabilità emotiva e l’apertura mentale, fondamentali per lo sviluppo personale e professionale degli alunni, si inserisce nella finalità più ampia del contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa.
Si tratta di un importante passo avanti orientato verso un percorso innovativo della scuola, che sarà, necessariamente, impegnata, non solo sul fronte delle tradizionali discipline di studio, ma su un orizzonte educativo, non limitato all’acquisizione/accumulo di un determinato bagaglio di conoscenze, ma aperto verso una dimensione meta-cognitiva, dell’azione didattico-educativa, con interventi centrati su un percorso di alfabetizzazione emotiva, affettiva e socio-relazionale dei suoi alunni.
Come afferma Edgard Morin, riprendendo una frase di Montaigne, è importante che la scuola sia orientata a formare non tanto teste piene, ma teste ben fatte.
Su questa linea, già nel 1993, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, aveva sottolineato l’importanza delle life skills per il benessere e la realizzazione professionale, indicandone tre principali aree di significato:
– competenze emotive (consapevolezza di sé, gestione delle emozioni, gestione dello stress),
– competenze relazionali (empatia, comunicazione efficace, relazioni efficaci,),
– competenze cognitive (risolvere problemi, prendere decisioni, pensiero critico, pensiero creativo).
Tale esigenza, è ancora più evidente e necessaria, in un momento di emergenza, come quello attuale, in cui, nelle nuove generazioni, prendono forma e consistenza forme di devianza, caratterizzate da comportamenti e atteggiamenti, eticamente censurabili, che esprimono una grave situazione di povertà emotivo-educativa.
Alla base di tali condotte socialmente pericolose, c’è, evidentemente, una diffusa incapacità esistenziale, soprattutto da parte degli adolescenti, di dare un significato e un senso valoriale alla loro vita, vale a dire, al loro “modo di essere al mondo”, che produce un diffuso disagio, accompagnato da sentimenti di inadeguatezza, nonchè da stati stressanti e depressivi sempre più diffusi e preoccupanti.
Una situazione di questo tipo si concretizza, spesso, nei gravi episodi testimoniati da numerosi fatti di cronaca, divulgati dalle varie fonti di informazione, le quali evidenziano, quotidianamente, in tutta la loro gravità, un preoccupante fenomeno di “analfabetismo emotivo”, che si configura come una sorta di chiusura e di autismo, che porta a una grave forma di isolamento sociale o si manifesta con devianze comportamentali, caratterizzate da manifestazioni di aggressività, violenza, atti di vandalismo, ecc.
IL PERCORSO DELLA SPERIMENTAZIONE
Il percorso della sperimentazione, contenuto nel recente Decreto Legislativo, della durata triennale, prevede la realizzazione delle seguenti attività :
1. Formazione dei docenti nel primo anno,con fondi da destinare a Enti accreditati, scelti dalle scuole
2. Integrazione interdisciplinare delle competenze non cognitive nel metodo didattico nei due anni successivi, nel rispetto dell’autonomia scolastica.
A tale scopo, è prevista, anche, una valutazione della sperimentazione, affidata a una commissione, composta da docenti universitarie dirigenti scolastici in quiescenza.
Il monitoraggio avverrà in diverse fasi, fino al quinto anno delle scuole superiori e al primo anno di eventuali percorsi di istruzione terziaria.
LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI COME ELEMENTO QUALIFICANTE DEL PROGETTO
La ricaduta positiva del suddetto progetto formativo sperimentale inerente le competenze non cognitive quindi, che assicura la qualità dell’azione educativa, è strettamente legata alla formazione degli insegnanti, condizione necessaria, questa, per accompagnarli verso un nuovo stile di conduzione dell’attività didattico-educativa, in cui l’educazione alla competenza conoscitiva (il sapere) venga armonizzata, con l’educazione alla competenza emotiva e alla competenza sociale (il saper essere).
A tal fine, sarà particolarmente utile strutturare le Unità di Apprendimento, centrate su una serie di attività didattico educative, che siano eticamente intense, coinvolgenti, accattivanti e motivanti, per far sentire gli alunni veri protagonisti del loro processo di crescita, maturazione e sviluppo.
L’andamento del percorso, finalizzato ai Traguardi di Sviluppo delle competenze, peraltro inserito nelle vigenti Indicazioni Nazionali per il Curricolo, va inserito nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa e va, logicamente, monitorato nel suo svolgimento e nei suoi esiti conclusivi.
Sulla base della valutazione formativa (in itinere) e della valutazione sommativa (risultati finali), l’insegnante potrà, eventualmente, cambiare la rotta, recependo anche l’interesse e la partecipazione, ma, soprattutto la risposta più o meno partecipata degli alunni.
Allo scopo di offrire alcuni spunti di riflessione su precisi orizzonti di riferimento e sulla tipologia degli interventi da realizzare, per un progetto di formazione degli insegnanti, potrà essere utile indicare alcune linee guida, che sono state sperimentate, con successo, in varie realtà scolastiche.
ALCUNE LINEE GUIDA PER UN CORSO DI FORMAZIONE
Nuclei fondanti del Progetto e contenuti da sviluppare | Obiettivi | Azioni | Risorse professionali | Tempi |
– La promozione di stili di vita eticamente corretti – La prevenzione delle varie situazioni di malessere individuale e sociale e la promozione di comportamenti pro-sociali Contrasto alle varie forme di aggressività , violenza (bullismo, cyberbullismo, atti vandalici, ecc.) – Cambiamenti fisici, intellettivi,u socio-emotivi nelle varie fasi di età – La comunicazione efficace – – Effetti dannosi provocati da assunzioni aggiuntive alla normale alimentazione | – Sviluppare il senso dell’identità personale, del concetto di sé e il sentimento di autostima, derivati dall’esperienza sportiva – Strategie metodologico-didattiche adeguate, per guidare gli alunno a prendere coscienza della propria corporeità al fine di perseguire quotidianamente il proprio benessere individuale e sociale – Promuovere, attraverso varie attività laboratoriali , l’espressione dei contenuti emotivi e socio-affettivi oltre che cognitivi (Attività motorio-sportive, artistiche, musicali, ecc) – Educare gli alunni ad armonizzare i propri comportamenti con quelli degli altri e sviluppare il senso dell’empatia e del fair play Approfondire le caratteristiche dello sviluppo degli alunni e creare un ambiente di apprendimento psicologicamente sano, ricercando il dialogo con loro e mettendosi in ascolto dei loro bisogni – Assicurare, attraverso una comunicazione empatica e un ascolto attivo, una stabilità emotiva di fondo, prevenendo l’insorgenza di squilibri affettivi e di quadri caratteriologici disturbati anche nei rapporti interpersonali – Promuovere i processi di apprendimento in relazione modo attivo e partecipativo da parte degli alunni e migliorarne la fermezza volitiva, senza ricorrere all’uso/abuso di sostanze psicotrope | – Lezioni frontali e Attività laboratoriali – Lavori di gruppo –Metodologia della Ricerca-Azione –Utilizzo di Filmati – Utilizzo di Slides –Verifica dei processi e degli esiti finali del processo formativo | Docenti della scuola con competenze specifiche Psico Pedagogista esperto di formazione | Da Gennaio a Giugno |