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Ulcere anostomotiche: cosa sono e quali sono i sintomi

Ulcere anostomotiche: cosa sono e quali sono i sintomi

Sono ore di apprensione per il rapper Fedez, ricoverato d’urgenza per due ulcere e salvo grazie alle trasfusioni.

Vediamo di cosa si tratta effettivamente, che origini hanno le ulcere di Fedez.

Cause comuni delle ulcere anastomotiche

Le ulcere anastomotiche rappresentano una complicazione potenzialmente grave e rara che può insorgere dopo un intervento chirurgico gastro-duodeno-digiunale.

Queste ulcere si sviluppano in genere nell’area in cui è stata effettuata un’anastomosi, un tipo particolare di sutura utilizzata per collegare due parti dello stesso viscere o di due visceri cavi diversi dopo una resezione chirurgica, al fine di ripristinare la continuità del tratto digestivo.

Le cause comuni di queste ulcere includono l’infezione da Helicobacter pylori e l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei.

L’intervento di Fedez

Il chirurgo di Fedez ha confermato che l’ulcera si è formata proprio nell’area in cui è stata effettuata la sutura durante l’intervento chirurgico. In questo caso, l’intervento ha comportato la rimozione della maggior parte del duodeno, della cistifellea, della testa del pancreas e di un tratto di intestino. Nonostante la rimozione di diversi organi e visceri, è stata eseguita una ricostruzione per ripristinare la continuità tra i segmenti dell’apparato digerente.

Ulcere anastomotiche: i sintomi e complicazioni

Le ulcere anastomotiche sono caratterizzate da lesioni rotonde o ovali che coinvolgono sia i rivestimenti interni delle cavità corporee che il tessuto connettivo sottostante. Queste ulcere sono difficili a guarire spontaneamente e possono causare sintomi quali dolore addominale, disturbi nella produzione di secrezioni e nella motilità intestinale, così come sanguinamenti occasionali, come il vomito di sangue o l’emissione di sangue nelle feci.

L’emorragia gastrointestinale rappresenta una possibile complicanza delle ulcere anastomotiche, anche in assenza di dolore. Questi sanguinamenti possono manifestarsi con vomito di sangue di colore rosso vivido o coaguli marrone-rossastri, emissione di feci nere e picee (melena) o feci visibilmente sanguinolente (ematochezia). La perdita di sangue può causare sintomi come affaticamento, bassa pressione arteriosa al cambiamento di posizione, sudorazione e svenimenti.

Nel caso in cui il sanguinamento non sia grave, il medico può utilizzare un endoscopio per individuare e trattare l’ulcera sanguinante, ad esempio cauterizzandola con il calore o utilizzando sostanze per promuovere la coagulazione. Inoltre, il medico può prescrivere farmaci che riducono la produzione di acido gastrico, come i bloccanti dei recettori dell’istamina-2 (H2) o gli inibitori della pompa protonica.

Talvolta, il paziente può ricevere liquidi attraverso una via endovenosa per mettere a riposo il sistema digestivo. In casi più gravi, può essere necessario un intervento chirurgico per risolvere la situazione.

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