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Rivoluzionare l’Apprendimento. Il Potere del Challenge-Based Learning: “istruzioni per l’uso”

Nel mondo dell’istruzione moderna, il Challenge-Based Learning (CBL) sta emergendo come un approccio innovativo che trasforma il modo in cui studenti e insegnanti interagiscono. Questo modello non è semplicemente una strategia didattica, ma una vera e propria filosofia che stimola la curiosità, promuove la collaborazione e prepara gli studenti ad affrontare le sfide del ventunesimo secolo.

Il CBL (Peconio et al., 2023) non è solo un metodo di insegnamento (Peconio et al., 2023), ma un approccio che promuove la responsabilità sociale, l’imprenditorialità e le competenze trasversali. Attraverso il lavoro di squadra e l’interazione con esperti, gli studenti sviluppano non solo conoscenze tecniche, ma anche capacità relazionali e di problem solving, essenziali per il futuro.

Il CBL si basa sull’idea che l’apprendimento deve essere connesso al mondo reale. Gli studenti si immergono in sfide che abbracciano diverse discipline, lavorando insieme per risolvere problemi significativi. Questo processo coinvolge tre fasi interconnesse: Engage, Investigate e Act (Monti & Caruso, 2019).

Nella fase di Engage, gli studenti sono invitati a esplorare una “Grande Idea“, ponendo domande stimolanti e definendo una sfida concreta da affrontare. Questo primo passo è cruciale per catturare l’interesse e promuovere un coinvolgimento attivo.

Segue la fase di Investigate, durante la quale gli studenti raccolgono informazioni e risorse, sviluppando abilità di ricerca e analisi critica. Qui, l’apprendimento si concretizza attraverso esperimenti e confronti, preparando il terreno per soluzioni innovative.

Infine, nella fase di Act, gli studenti mettono in pratica ciò che hanno appreso, creando e testando soluzioni ai problemi identificati. Questa fase non è solo un momento di prototipazione, ma anche un’opportunità per riflettere sull’impatto delle soluzioni e per ricevere feedback, garantendo un processo di miglioramento continuo.

Attraverso queste tre fasi interconnesse, il CBL trasforma l’educazione in un’esperienza dinamica e coinvolgente, preparando gli studenti a diventare protagonisti del loro apprendimento e a rispondere alle sfide del mondo reale.

Di seguito, un esempio che mostra come il Challenge-Based Learning possa essere utilizzato per esplorare e progettare una società ideale, stimolando il pensiero critico e la creatività degli studenti, facendo riferimento alla “Città del Sole” di Campanella come modello di utopia.

 

Scheda esemplificativa delle fasi:

1. ENGAGE

        Gli studenti esplorano la “Grande Idea” di una società ideale ispirata a “La città del sole” di Tommaso Campanella, formulando domande come: “Quali valori devono guidare una comunità per essere equa e sostenibile?”

        Obiettivo: Stimolare l’interesse e definire la sfida.

        Esempio: “Costruire una società ideale: riflessioni sull’utopia.”

        Esempio: “Quali elementi devono essere presenti in una società ideale per garantire il benessere di tutti?”

        Esempio: “Progettare un modello di comunità utopica che affronti le sfide contemporanee come disuguaglianza e cambiamento climatico.”

        2. INVESTIGATE

          Gli studenti raccolgono informazioni su modelli di società esistenti e analizzano le proposte di Campanella, stimolando la loro curiosità e capacità di analisi critica. Qui, l’apprendimento diventa pratico, poiché gli studenti mettono in atto attività di ricerca, sperimentazione e confronto.

          Obiettivo: Raccolta di informazioni e sviluppo di soluzioni.

          Esempio: “Quali utopie sono state proposte nella storia e quali sono i loro punti di forza e debolezza?”

          Esempio: Analisi della “Città del Sole” di Tommaso Campanella, interviste con sociologi e urbanisti, ricerca su esperimenti di comunità utopiche nel mondo.

          Esempio: Creazione di un report che evidenzi i principi fondamentali per una società utopica e le loro applicazioni pratiche.

          3. ACT

            Gli studenti sviluppano e testano soluzioni innovative per implementare i principi di una società ideale nella loro comunità. Questo momento non si limita alla creazione di prototipi; è anche un’opportunità per riflettere sull’impatto delle loro soluzioni e su come queste possano essere implementate nella realtà. Il feedback e la condivisione diventano parte integrante di questo processo, permettendo un miglioramento continuo.

            Obiettivo: Sviluppo e implementazione delle soluzioni.

            Esempio: “Progettare un piano per una comunità che incoraggi la sostenibilità, l’uguaglianza e la partecipazione attiva dei cittadini.”

            Esempio: Sviluppare un modello di governance partecipativa e un piano di sviluppo sostenibile per la comunità utopica.

            Esempio: Presentare il progetto a una comunità locale e raccogliere feedback per apportare miglioramenti e valutare la fattibilità dell’utopia proposta.

            Considerazioni

            Il Challenge-Based Learning rappresenta una vera e propria rivoluzione educativa. Esso incoraggia gli studenti a diventare protagonisti del proprio apprendimento, fornendo loro gli strumenti necessari per affrontare le sfide globali. Con questo approccio, l’istruzione si trasforma in un viaggio entusiasmante verso la scoperta e l’innovazione, preparandoli a un futuro in continua evoluzione.

            Riferimenti:

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