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LICEO CLASSICO: UN LICEO PER LA VITA

  

Come afferma la scrittrice Andrea Marcolongo, nel suo testo Perché studiare latino e greco (non) è inutile, molto indicato per i ragazzi che sono nella fase della scelta della scuola superiore di secondo grado o che si accingono ad iniziare la loro avventura da studenti liceali: “Imparare a scegliere criticamente per vivere liberi: è questa una delle principali applicazioni pratiche del greco e del latino. Non male no?”. Partendo da questo semplice concetto, ma dalla chiave davvero significativa, si vuol provare a portare faticosamente avanti, in particolar modo in questi ultimi anni, in un contesto storico e sociale caratterizzato da A.I. e “filiere scolastiche”, il valore di una formazione umana e culturale, piuttosto che pratica e lavorativa. Crescere e sviluppare una personalità, prima di capire cosa si vuol intraprendere nella propria vita, è la base e il necessario percorso da affrontare, nel bene e nel male, sforzandosi ma anche nella piena soddisfazione e presa di coscienza dei buoni risultati ottenuti con la dedizione e l’impegno costante.

Non credere a chi dice che le lingue come il latino e il greco sono “morte”, che se non sono utilizzabili in pratica non servono a nulla. Rimangono discorsi fuorvianti per dei ragazzi che invece hanno bisogno di essere condotti verso il pensiero e le idee, quelle diverse e nuove, capaci di apportare un cambiamento, non solo produzione e capitale; esiste e sempre esisterà anche un “capitale umano” che va promosso, non fatto estinguere!

UN VANTAGGIO CONCRETO QUANDO SI STUDIANO LE LINGUE CLASSICHE

Andrea Marcolongo, con parole incisive e sapienti, descrive un vantaggio straordinario a cui forse si pensa poco quando si afferma che le lingue classiche sono morte e inutili, il loro studio solo una grande perdita di tempo. La scrittrice sottolinea come sia quasi incredibile poter credere che attraverso la conoscenza del mondo classico si possa imparare a risparmiare tempo, eppure è esattamente così. Il passato ritorna e aiuta a vivere il presente e il futuro, quel che è stato vissuto e provato dai Greci e Latini è una grande lezione di vita e un bagaglio culturale da proteggere, un autentico tesoro da cui trarre idee e stimoli, da utilizzare quando si hanno dubbi e perplessità, con cui accompagnare la propria esperienza e formazione.

Tutto ciò che i Greci e i Latini hanno analizzato, studiato, pensato, valutato e vissuto è una formidabile, unica ed insostituibile forma di esistere da cui poter evincere istruzioni di vita. Quasi un “manuale”, come cita l’autrice che conclude, proprio a tal proposito, con un incoraggiamento ai ragazzi, con l’intento di promuovere la positività e lo straordinario potenziale del mondo classico:” Fidatevi di coloro che hanno pensato e creato prima di voi.  Fidatevi dei loro sforzi, dei loro errori, delle loro lacrime e della loro tenacia. Mettete a frutto i loro insegnamenti, le loro gioie, i loro fallimenti. Se gli antichi si sono ostinati a tentare di dare un senso alla vita, l’hanno fatto solo per trasmetterlo a voi”.

COSA SIGNIFICA VIVERE SENZA LA CULTURA ANTICA

La scrittrice offre anche altri spunti di riflessione, uno su tutti: provare a pensare ad un mondo senza cultura antica: sarebbe possibile? Difficile davvero da immaginare e da proporre in un futuro prossimo. Una vita, un mondo e ogni giorno senza più tutte quelle meravigliose arti e scienze tramandate e studiate dai Latini e dai Greci: la poesia, l’astronomia, la medicina, l’ingegneria, la matematica e la filosofia (morale e principi etici), la letteratura, senza dimenticare la politica.

Studiando il mondo antico, approfondendo gli studi classici quindi, come ribadisce nel suo libro Perché studiare latino e greco (non) è inutile. Ora buca – Ragazzi Mondadori Andrea Marcolongo, non equivale necessariamente a diventare un archeologo o filosofo, uno scrittore o poeta, ma significa poter costruire la propria personalità liberamente, con uno sguardo in avanti, scegliendo fra un’infinità di percorsi di vita; si determinano le coscienze e si aprono nuovi mondi e orizzonti, non limiti ma una gamma di possibilità per crescere in armonia e sognare di essere chiunque si voglia. Non esiste un destino segnato quando il Liceo Classico apre le sue porte! Il Liceo Classico non è “fuori moda”.

L’umanità non va dimenticata ma coltivata; le lingue classiche e ciò che raccontano, grazie ad autori come Seneca, Platone, Cicerone e tantissimi altri magnifici “scrutatori” e scopritori di pensieri, contribuiscono oggi alla formazione di idee differenti per il domani, di mondi che accrescono la loro varietà grazie alla linfa vitale che da queste lingue traggono.

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