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IN ESTATE, NON SOLO MARE: RELAX ASSICURATO, SE I LIBRI SI LASCIANO APERTI ANCHE NEL PERIODO DELLE FERIE…

Mare, sole e relax e poi? Niente di meglio che una buona lettura per apprezzare le ferie estive! I libri tutto l’anno e poi nel periodo più caldo dell’anno ma anche in quello più rilassante; non dimenticarsi dell’unicità di questi “strumenti”, portarli con sé in valigia, ovunque, in mare o in montagna, a lago o durante una breve fuga dallo stress quotidiano. Un buon libro, una sana lettura, che sia narrativa, saggistica o altro genere a piacimento, occorre restare sempre “in ascolto”, “in apprendimento”, unire una buona dose di rilassamento al tener vivo il desiderio di conoscenza e curiosità; mai smettere di imparare o cercare di comprendere più a fondo ciò che ci circonda.

Sull’inserto Io Donna, del 20 luglio 2024, del Corriere della Sera, la giornalista Rossana Campisi dedica uno spazio interessante all’argomento succitato; a ciò che si intende per leggere sempre, con l’idea di non abbandonare mai la curiosità che ci rende vivi:” I libri? Meglio non chiuderli mai”. Con questa frase, la giornalista esordisce e dà una chiara idea su quanto siano importanti i libri, in qualsiasi momento dell’anno o quando si è più liberi, aperti a godere di pace e tranquillità, ancora di più. Come sia necessario tenerli lì accanto a noi, sempre da sfogliare e da sottolineare per non perdersi nulla, per annotare tutto quello che è da ricordare, da tener ben presente nella mente e fluido nei pensieri.

La lettura ci aiuta ad approfondire e dà possibilità di interpretare quanto accade e quanto osserviamo intorno a noi. Utilissimo un taccuino su cui riportare le frasi più significative, serve rileggerle e rifletterci poi sopra, per permetterci di elaborare la nostra parte più intima, l’anima e la nostra personalità che evolve ad ogni lettura che termina e si aggiunge al nostro bagaglio personale, di formazione umana e culturale.

“I LIBRI SONO TUTTO. I LIBRI SONO LA VITA”

Frase emblematica, manifesto di una filosofia di vita, parole profonde, quella della fotografa e editrice, Inge Feltrinelli moglie di Giangiacomo Feltrinelli, il cui nome ha fatto nascere la grande catena di Librerie, che noi tutti oggi conosciamo. Una donna straordinaria con passione e talento, i libri, tutti ad ogni livello, ogni genere letterario, la sua missione di vita.

I libri sono tutto anche per la salute, in temini medici veri e propri: leggere abbassa lo stress e contro l’invecchiamento cerebrale è altrettanto efficace; rende più intelligenti come rivelano molti studi scientifici, al riguardo.

Proprio una delle maggiori neuroscienziate italiane, Michela Matteoli, afferma che l’intelligenza, le nostre capacità intellettive, la memoria, la capacità di ragionare e la concentrazione, dunque, subiscono delle forti influenze, l’impatto della lettura sul nostro cervello è notevole e coinvolge le connessioni nervose (sinapsi) che divengono numerose. In un articolo dell’inserto Io donna del 21 ottobre 2023, del Corriere della Sera, la giornalista Eliana Liotta scrive un pezzo proprio sulla tematica in questione, riportando il pensiero della neuroscienziata Michela Matteoli, che ha tenuto una Lectio al Festival del Giornalismo Culturale ad Urbino, dal titolo: “Cosa accade nel cervello quando si legge?”. Non solo dunque apprendimento, acquisizione, “immagazzinamento” di informazioni, ma un vero e proprio rinforzo della rete neurale: “[…] un aumento della dimensione della sostanza bianca, cioè la parte che contiene le fibre nervose, nella zona linguistica del cervello”.

IL “GALATEO” PER L’UTILIZZO DEI NOSTRI AMATI LIBRI

Ebbene, esiste anche un giusto modo di manipolare, utilizzare, saperli apprezzare dentro e fuori, con il rispetto che gli si deve. Tutto ciò viene raccontato in un meraviglioso piccolo libricino “Piccolo galateo illustrato per il corretto utilizzo dei libri “- Il Saggiatore che riesce ad incantare sì gli amanti e gli appassionati, ma trasporta in un sogno anche chi è alle “prime armi”; insomma, chi non nasce già lettore innamorato delle pagine di carta, del loro profumo, odore ineguagliabile e di ciò che esse possono regalare, lasciandosi condurre e liberare la mente da frasi che racchiudono saperi, curiosità e racconti di vita.

Nel volumetto succitato, si parla di “galateo libresco” che comprende argomenti come “Fare o non fare le orecchie ai libri?” / “Come sottolineare e perché?”. Certamente, chi vive e percepisce l’anima dei libri non ha motivo di trovarsi d’accordo con il “ripiegamento di angoli”, come cita il libro, appunto; anzi, è da ritenersi scorretto e una violazione vera e propria di qualsiasi libro, naturalmente inteso e percepito come “essere vivente”.

Una altra questione assai di rilievo, tra chi del cartaceo non può fare a meno annotata di seguito al dibattito sulle orecchie, è quella che vede protagonista la matita, questo magnifico strumento ampiamente preferito alla penna, ostica ai più, vietata dal “galateo libresco” per il semplice fatto che l’inchiostro buca le pagine.

La conclusione che mi accingo ad inserire è semplice ma d’impatto, chiarificatrice direi e si trova all’apertura del Cap. 2; racchiude il vero senso, la spinta interiore dei lettori più accaniti, di chi sta cercando, nei libri, qualcosa di straordinario: “Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un sugello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra-che già viviamo, e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi”. (Cesare Pavese)

 

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