In un’epoca in cui i dispositivi digitali sono sempre più presenti nelle mani dei bambini, la questione dell’educazione digitale diventa cruciale. Un’intervista con Paola Cosolo Marangon, consulente ed educatrice del Centro Psicopedagogico di Piacenza, ci offre uno sguardo approfondito su come gestire la relazione tra i più piccoli e la tecnologia digitale.
La complessità dell’approccio alle nuove tecnologie
Marangon sottolinea che etichettare le nuove tecnologie come “buone” o “cattive” è una semplificazione eccessiva. L’essenza sta nell’approccio consapevole da parte dei genitori. Le nuove tecnologie possono essere benefiche se utilizzate correttamente e se i genitori forniscono norme e regole per orientare i bambini in modo positivo.
L’utilizzo precoce e inappropriato di dispositivi digitali
L’intervistata esprime preoccupazione per l’uso precoce e inappropriato di smartphone e tablet da parte dei genitori. Spesso, questi dispositivi digitali vengono impiegati come “babysitter” per distrarre i bambini, creando una falsa relazione. Marangon sottolinea che questo comportamento non è adeguato poiché priva i bambini dell’opportunità di esplorare il mondo reale attraverso i sensi.
La generazione touchscreen e le età appropriate
Si introduce il concetto di “generazione touchscreen” e l’importanza di stabilire regole basate sull’età. Secondo le valutazioni dell’esperta, prima dei 3 anni, i bambini non dovrebbero entrare in contatto con dispositivi tecnologici. Questo periodo è cruciale per l’apprendimento attraverso l’interazione fisica con il mondo circostante.
Il ruolo degli adulti e l’importanza delle regole
Marangon invita i genitori a essere consapevoli del loro comportamento e a fornire regole chiare sull’uso della tecnologia. Sottolinea l’importanza di educare i bambini all’uso consapevole degli smartphone e dei tablet, analogamente a come si insegnerebbe a guidare un’auto. L’imitazione è una fase significativa nella crescita, e i genitori devono essere modelli di comportamento per i loro figli.
La scuola e il controllo digitale
La discussione si estende al contesto scolastico, dove l’uso di cellulari connessi a Internet è sempre più diffuso. Marangon propone l’implementazione di controlli parentali e la definizione di regole specifiche per la navigazione online. Inoltre, sottolinea l’importanza di spegnere i dispositivi durante la notte per evitare disturbi del sonno eccessivi.
Educare con consapevolezza
In conclusione, Marangon enfatizza la necessità di un approccio equilibrato all’educazione digitale. Invita i genitori a coinvolgersi attivamente nel primo contatto dei loro figli con la tecnologia, a stabilire regole chiare e a essere consapevoli del proprio utilizzo dei dispositivi digitali. L’obiettivo è educare i bambini a essere cittadini digitali responsabili in un mondo sempre più connesso.
Flessibilità nell’approccio: educare senza eccessive severità
In un’epoca in cui i dispositivi digitali sono onnipresenti, diventa essenziale adottare un approccio equilibrato nell’educazione dei bambini rispetto all’uso di smartphone e tablet.
Mentre è comprensibile la preoccupazione dei genitori riguardo a un uso eccessivo, imporre regole troppo severe potrebbe risultare controproducente. È fondamentale essere assertivi e autorevoli nel comunicare le regole sull’utilizzo dei dispositivi, ma senza trascurare la comprensione delle esigenze dei bambini e degli adolescenti.
L’imposizione rigida potrebbe generare una percezione negativa nei confronti delle nuove tecnologie, mentre un approccio più flessibile permette di instaurare un dialogo costruttivo.
La chiave è mantenere una comunicazione aperta, ascoltando le preoccupazioni dei giovani e spiegando le ragioni dietro le regole stabilite. È importante evitare il rischio di creare un tabù intorno alla tecnologia, incoraggiando invece una gestione consapevole.
Tuttavia, è altrettanto cruciale rimanere vigili nei confronti di segnali che potrebbero indicare una potenziale dipendenza. Cambiamenti nell’umore, nell’interesse per altre attività o nella qualità del sonno potrebbero essere indicatori di un utilizzo eccessivo.
In questi casi, è necessario affrontare la situazione con sensibilità e cercare soluzioni che promuovano un equilibrio sano tra l’interesse per la tecnologia e le altre esperienze cruciali per lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti.
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