Il vaccino antinfluenzale rappresenta una potente arma di prevenzione contro l’influenza stagionale, una malattia delle vie respiratorie causata dai virus influenzali.
Come funziona il vaccino antinfluenzale?
In Italia, il vaccino antinfluenzale è classificato in due varianti: il trivalente, contenente tre tipi di virus (due di tipo A, H1N1 e H3N2, e uno di tipo B), e il quadrivalente, che comprende due virus di tipo A e due di tipo B. La selezione dei virus da includere nei vaccini si basa su quelli isolati durante la stagione precedente. L’efficacia del vaccino dipende quindi dalla corrispondenza tra i ceppi presenti nel vaccino e quelli in circolazione, che possono variare.
La somministrazione del vaccino avviene tramite un’iniezione intramuscolare, nel braccio per i soggetti dai 9 anni in su e nella faccia antero-laterale della coscia per i bambini più piccoli.
Quando si dovrebbe fare il vaccino antinfluenzale?
In Italia, la campagna di vaccinazione antinfluenzale inizia solitamente a metà ottobre e si conclude alla fine di dicembre, durante l’autunno. Questa tempistica è stata scelta considerando le condizioni climatiche italiane e il periodo di maggiore incidenza delle epidemie influenzali.
La vaccinazione è aperta a chiunque lo desideri e non presenti controindicazioni specifiche. Tuttavia, alcune categorie di persone a rischio ricevono raccomandazioni speciali e possono usufruire della vaccinazione gratuita. Ecco alcuni esempi:
- Persone di età superiore a 65 anni.
- Bambini (oltre i 6 mesi), ragazzi e adulti (fino a 65 anni) affetti da patologie che li espongono a un elevato rischio di complicazioni in caso di influenza (come malattie croniche del sistema respiratorio, malattie cardiovascolari, tumori o disturbi metabolici).
- Donne in gravidanza durante il secondo o terzo trimestre nella stagione epidemica.
Inoltre, alcune categorie di lavoratori, come le forze di polizia e i vigili del fuoco, così come coloro che lavorano a stretto contatto con animali, considerati potenziali portatori di virus influenzali non umani, sono incoraggiate a vaccinarsi.
Effetti collaterali del vaccino antinfluenzale
Il vaccino antinfluenzale è sicuro e sottoposto a rigorosi controlli prima della distribuzione. Dopo la somministrazione, possono verificarsi reazioni locali come arrossamento, gonfiore e indolenzimento, così come febbre, mal di testa, dolori muscolari o articolari.
Anche se sono stati segnalati eventi rari (come la trombocitopenia, nevralgie, parestesie, disordini neurologici e reazioni allergiche gravi) in coincidenza con la vaccinazione antinfluenzale, finora non è stata dimostrata una correlazione causale tra il vaccino e l’insorgenza di tali disturbi.
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