Ogni bambino è unico, eccezionale e ha necessità e bisogni particolari. Spesso pensiamo che quello che va bene per uno possa andare bene anche per tutti gli altri bambini, ma questo è un errore.
QUALI SONO LE DIFFERENZE?
Ci sono piccoli che non risentono troppo i cambiamenti e quindi sono positivi verso l’ambiente circostante, altri leggermente più sensibili che rispondono con paura, lacrime, stress a tutte le circostanze.
Il Dr. Thomas Boyce, professore emerito di pediatria e psichiatria presso l’università della California, ha dedicato la sua vita allo studio dello Stress infantile.
“Alcuni bambini sono come i soffioni mentre altri sono come orchidee” (Ellis e Boyce)
I BAMBINI ORCHIDEA
I fiori di orchidea soffrono e muoiono se portati fuori dalle foreste pluviali, ma se piantati nel giusto terreno e accudite nel modo adeguato regalano una bellezza indescrivibile.
Quando si parla di “bambini orchidea”, ci si riferisce, quindi, a bambini particolarmente sensibili agli stimoli, sia positivi che negativi: rispondono con intensità ai contesti favorevoli e a quelli ostili, soffrendo di più gli ultimi ma sfruttando al meglio i primi.
La loro non è una vulnerabilità all’esperienza negativa ma una forte sensibilità a esperienze di ogni tipo. Per questo motivo, un bambino orchidea è sicuramente un bambino più vulnerabile, ma se cresce in un ambiente supportivo e sicuro potrà sbocciare in tutto il suo splendore.
I BAMBINI SOFFIONE
I soffioni, invece, quelle erbe innocue che crescono ovunque, riescono a sentirsi a casa in qualsiasi terreno e clima, dai marciapiedi alle discariche, dai pendii dei monti alle foreste bruciate. E proprio come i soffioni, esistono bambini che crescono bene a prescindere dalle circostanze in cui si trovano.
COSA DICE LA GENETICA?
“I geni sono come libri chiusi, che vanno aperti e letti affinché prendano vita” (Boyce)
Da uno studio condotto dalla pedagogista olandese Bakermans-Kranenburg, è emerso che i bambini privi di una variante del gene DrD4 sembravano non essere toccati dalla qualità dell’educazione ricevuta.
Cambiava poco se erano cresciuti da madri amorevoli o anaffettive: i geni favorevoli, apparentemente, li proteggevano dagli aspetti negativi dell’ambiente, e crescevano come bambini normali e ben inseriti.
In base alla teoria dell’orchidea, tuttavia, questa interpretazione non è del tutto corretta.
I bambini soffione, infatti, sono semplicemente meno sensibili all’ambiente di appartenenza, non solo ai suoi effetti negativi ma anche a quelli positivi.
Se da un lato i soffioni resistono all’influenza del mondo esterno, le orchidee cedono: tuttavia, i loro geni non sono solamente vulnerabili, ma estremamente plastici, in quanto rispondono all’ambiente amplificandone gli effetti – sia nel bene che nel male.
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L’EDUCAZIONE CONTA, E MOLTO
La genetica può mostrarci quanto gli aspetti innati in noi possano influire sul nostro sviluppo, ma a prescindere dal temperamento o dal tipo di sistema nervoso che un bambino può avere, al momento della nascita l’educazione gioca un ruolo chiave.
Un numero sempre maggiore di studi mostrano che l’espressione del gene è determinata dallo stile di vita. Così, quando ci confrontiamo con un bambino “difficile” (sia che siamo genitori o insegnanti) potremmo iniziare a pensare che si tratta solo di un fiore più sensibile: dipende da noi sviluppare al massimo il suo potenziale.
Per approfondire la tematica degli stili educativi e del rapporto genitore-figlio, suggeriamo il corso online La relazione Genitori-Figli – Quale stile educativo? e il seminario gratuito online Genitori non si nasce.
ESISTONO DEI SUGGERIMENTI PER UNO STILE EDUCATIVO ADEGUATO?
Un’educazione in cui sono frequenti urla, freddezza e insicurezza è altamente traumatica per tutti i bambini ma soprattutto, in questo caso, per i bambini orchidea questi sono dei fattori che giocano un ruolo molto significativo. Essere genitori, premette Boyce, è “il mestiere più complicato e sfidante del mondo“, a volte anche il più arduo perché non tutti i figli sono forti, resistenti e capaci; alcuni sembrano più fragili e, come le orchidee, hanno bisogno di maggiori premure e attenzioni per evitare che “appassiscano” in fretta, e anzi affinché sboccino in tutta la loro bellezza.
La forza gentile dei bambini orchidea intende essere il racconto di un sorprendente “riscatto”: la sensibilità non è una colpa e può trasformarsi nella più potente delle forze. Tutti i piccoli sono delle orchidee, reattivi e sensibili, da proteggere e amare con cure costanti. Anche quelli, come i bambini soffione, che sono più forti hanno i loro bisogni emotivi e debbono essere ascoltati e accolti.