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La nostalgia dei ricordi

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Queste giornate a cavallo tra l’anno appena passato ed il nuovo anno sono giornate cariche di emozioni, di riflessioni sull’intero anno trascorso, sulle avventure positive vissute, sui traguardi raggiunti, sui momenti critici e dolorosi superati, sui nuovi obiettivi da fissare e da raggiungere. C’è chi affronterà queste giornate nella leggerezza della compagnia di amici, chi nel calore della famiglia, ma ognuno con il proprio desiderio di ricordare i momenti più decisivi ed importanti dell’anno che è lasciato alle spalle, ognuno carico di speranza e di aspettative nei confronti dell’anno appena iniziato!

Il valore della nostalgia

Il passato, che ne conserviamo memoria oppure no, giace dentro di noi, è come una scatola nera che registra le informazioni; non importa quanto sia danneggiato. Sapori, odori e attimi sono lì, in attesa di venir fuori al momento opportuno; ed il passato condiziona la nostra vita, anche se dimentichiamo. La memoria è un archivio che serve alla vita di oggi e a quella di domani.

Non si vive di soli ricordi. Ma non si può rinunciare a uno stato dell’animo che ci restituisce persone, luoghi e profumi, distaccandoci dall’ansia frenetica dell’hic et nunc, dell’ora e subito.

In una società tutta schiacciata sul presente, dove il tempo non è più lineare, ma solo somma di attimi, di slanci verso il futuro, la nostalgia non trova il suo meritato spazio. Eppure della nostalgia abbiamo bisogno come dell’ossigeno. Viviamo in una società che ci fa numerose e continue richieste, che ci “obbliga” quasi inconsapevolmente a vivere una vita frenetica, sempre di corsa.

Ma ecco che, ad un certo punto, qualcosa accade e siamo finalmente “costretti” a fermarci. In questa occasione la nostra mente inizia a riflettere, inizia un dialogo con noi stessi; prende avvio un flusso di coscienza, un dialogo interiore. Sorgono spontanee alcune domande, emergono alcune incertezze latenti, riaffiorano questioni rimaste irrisolte. Improvvisamente siamo sopraffatti da un turbine di emozioni che ci provocano confusione, malinconia. A questo punto nasce in noi una sensazione particolare, il cui nome è “nostalgia“.

La nostalgia: il nostro ossigeno vitale

Cos’è la nostalgia? Un sentimento che ognuno di noi, nel corso della propria vita, ha provato. Essa scaturisce dal bisogno di “agganciarsi” al passato, ad un ricordo positivo per colmare uno stato di vuoto, di malinconia, di riflessione che caratterizza il nostro presente.

Nostalgia è mancanza di qualcosa o di qualcuno che abbiamo avuto in passato e che non abbiamo nel presente, lasciandoci un vuoto interiore. Tale sentimento, però, non deve essere considerato e vissuto in un’accezione negativa. La nostalgia è la “spia” che ci indica che la situazione che stiamo vivendo non è funzionale per noi. La nostalgia è il motore che ci sprona al cambiamento, che ci indica che dobbiamo ricollegarci al passato, cogliere gli aspetti positivo e dare una nuova rotta alla nostra vita.

Ed ecco che magicamente riaffiorano i nostri ricordi dai cassetti della memoria: queste immagini di vita si presentano come flash, come fotografie che ci hanno immortalato in espressioni particolari. Grazie a questi pensieri legati al passato, si riaccendono emozioni che pensavamo di non essere più in grado di provare. Con il sentimento della nostalgia, infatti, scendono in campo, arrivando nella testa e nel cuore, la memoria ed il piacere di ricordare persone, luoghi, atmosfere, profumi, sensazioni.

I termini “nostalgia” e “ricordo” sono strettamente legati e possono riferirsi sia a situazioni positive che negative: ad esempio si può avere nostalgia di un evento significativo, legato al mondo dell’infanzia, un periodo spensierato ed allegro che ci fa ricordare che la felicità è insita in noi e che dobbiamo riscoprirla più spesso.

Colpiscono le parole di un testo musicale molto profondo di Marco Mengoni, dal titolo “Ti voglio bene veramente”:

“Non esiste un luogo in cui non ci torni in mente un ricordo della nostra vita. Il viaggio cambia un uomo. Il punto di partenza sembra ormai così lontano, la meta non è un posto, ma è quello che proviamo e non sappiamo dove né quando ci arriviamo”.

I cinque sensi della nostalgia

La nostalgia è il pensare a chi non c’è, a chi non può più farci la chiamata per il nostro compleanno, mostrandoci la sua vicinanza ed il suo affetto; subentra in noi la nostalgia della sua voce.

Nostalgia è un momento di riflessione. È un’emozione per un evento trascorso passato, per momenti vissuti con persone care; ricordi che, pur suscitando inizialmente in noi tristezza, ci regalano sorrisi e consapevolezza di essere stati fortunati e grati. I ricordi ci ricordano chi siamo stati e ci illuminano sul fatto che il nostro presente è stato costruito sul nostro passato, che noi oggi siamo l’evoluzione di chi eravamo ieri.

Noi esseri umani abbiamo un emotivo e psicologico bisogno dei ricordi per riviverli intensamente e trarre da essi un senso di benessere e pienezza. Si pensi alle mamme che ricordano con forte emozione il momento dell’allattamento del loro piccolo: nasce la nostalgia di quella simbiosi madre-figlio, di quel momento di dipendenza emotiva; cresce la consapevolezza dello scorrere del tempo e della crescita veloce del proprio figlio.

La nostalgia esiste solo nei confronti delle persone? No. Esiste la nostalgia per alcuni profumi: si pensi al profumo delle frittelle del Luna Park di quando eravamo fanciulli, si pensi al dolce profumo di una torta preparata per noi dalla nostra mamma o dalla nostra nonna.

Esiste la nostalgia per alcuni colori, come il verde vivo dei pistacchi della favolosa Modica cittadina siciliana o il tramonto rosso fuoco alle saline di Marsala. A chi non è mai capitato di andare alle feste di paese e di rifare un tuffo nel proprio passato nel vedere le giostre dei cavalli dai mille colori danzare? E chi non ha nostalgia del mare, del suo colore cristallino, del suo rumore grazie alle onde che si infrangono sugli scogli e del suo profumo di salsedine? Le vacanze in famiglia e con gli amici, le romantiche passeggiate lungomare accompagnate dal primo bacio, i castelli di sabbia creati vicino alla riva durante la nostra infanzia e poi riproposti ai nostri bambini, una volta che siamo diventati genitori.

Tutti abbiamo questo meraviglioso “patrimonio di ricordi”, ma ciò che risulta affascinante è il fatto che ognuno di noi vi abbia attribuito una sfumatura differente. Il ricordo è estremamente personale in quanto viene vissuto appieno ed in modo specifico da ognuno di noi.

Infine alcuni ricordi vengono evocati dall’ascolto della musica, di alcune canzoni particolari che hanno fatto da cornice ad alcune esperienze indimenticabili come il primo ballo con il ragazzo/la ragazza di cui ci siamo innamorati per la prima volta, la melodia che ascoltiamo durante la gravidanza, la ninna nanna che cantiamo ai nostri piccoli bimbi durante la fase dell’addormentamento… nostalgia di singoli e irripetibili momenti di dolcezza!

Uno stimolo al cambiamento

Tuttavia, la nostalgia non è da intendersi solo come perdita di qualcosa che non c’è o magari non c’è mai stata. La nostalgia è forza creatrice, recupero della pienezza del tempo, dove il presente non è tutto, ma soltanto la transizione tra il passato e il futuro.

Proprio grazie alla forza propulsiva di questo stato d’animo possiamo, riscoprendo pezzi e frammenti del nostro passato, guardare al futuro con più serenità, con più ottimismo; basta abbandonarsi al suo flusso, al suo manifestarsi attraverso un oggetto evocativo, un luogo entrato stabilmente nella nostra vita, una persona con la quale continuiamo, anche nella distanza, ad avere un legame. Diventa un attrezzo di quella cassetta che migliora i nostri stili di vita, e la nostra rincorsa verso la serenità, lo stare bene dentro prima che fuori.

La vita muta continuamente, così la società, la cultura, ma anche i traguardi e gli obiettivi di ciascuno. Cambiare significa adattarsi a situazioni nuove, negli affetti, nel lavoro e in ogni altro ambito significativo dell’esistenza. La nostalgia funziona come un rinforzo positivo per promuovere un cambiamento che la nostra psiche ritiene ormai maturo. Può spingere in una nuova direzione la nostra vita e portare dal prevedibile all’imprevedibile: può farci diventare viaggiatori curiosi. Essa non è un disagio da eliminare ma un richiamo utile a farci diventare quello che già siamo nel profondo, un invito a uscire di casa per ritrovare la forza vitale che, dentro di noi, ci chiama e ci assiste durante il nostro percorso esistenziale.

Ricordiamoci sempre che la nostalgia esordisce nei momenti di buio di tristezza ma ci offre la possibilità di fare un viaggio nel passato, ci permette di ritrovare la forza e lo slancio per reagire a tale situazione d’empasse. Il ricordo è ciò che ci regala la possibilità di guardare a testa alta il mondo e di affrontare la vita di petto. Il ricordo è un prezioso alleato che ci permette di muoverci nel mondo, nello spazio con maggior consapevolezza. La nostalgia è ciò che ci sprona all’azione, al cambiamento. Come disse l’Ex Segretaria dello Stato del Connecticut: “La continuità ci dà le radici, il cambiamento ci regala i rami, lasciando a noi la volontà di estenderli e di farli crescere fino a raggiungere nuove altezze”.

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