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Il lavoro in èquipe


Il lavoro in èquipe rientra tra le competenze trasversali, ossia tra quelle competenze che hanno una importanza fondamentale in ambito lavorativo, non specifiche di un determinato settore professionale, ma che possono essere utili in diversi contesti professionali. Ne sono un esempio la gestione del tempo, del denaro, la leadership adottata dal leader di un gruppo, la comunicazione efficace, la flessibilità, la capacità di risolvere problemi e, appunto, il lavoro in èquipe. Proprio a quest’ultima competenza è dedicato quest’articolo.


QUANDO È EFFICACE IL LAVORO IN ÈQUIPE?

Il lavoro in èquipe è tipico di diversi contesti lavorativi, come quello delle professioni sanitarie.

Esso consiste nella capacità di saper collaborare con altri professionisti, i quali a volte hanno la stessa formazione e competenza professionale, altre volte ne hanno di diverse.

In genere, nel lavoro in èquipe ci sono rapporti gerarchici e ruoli ben definiti da ricoprire. È importante che siano presenti alcune caratteristiche per fare in modo che esso risulti efficace.

Una parte fondamentale nel lavorare in èquipe è costituita dalla comunicazione. È essenziale, infatti, che si comunichi con i colleghi e ci si scambino informazioni circa ciò che accade nel contesto lavorativo e che è importante condividere con il gruppo per il raggiungimento degli obiettivi comuni.

Per lavorare bene in èquipe sono necessarie non solo, ovviamente, competenze tecniche relative al settore in cui si lavora, ma sono fondamentali alcune caratteristiche propriamente umane da adottare rispetto ai propri colleghi. Tra queste occupano un posto rilevante l’accogliere, il rispettare e l’accettare l’altro in qualità di essere umano. È importante che sia in grado anche di tollerare le differenze rispetto ai colleghi, di qualsiasi tipo siano: culturali, di credo religioso o politico per esempio. Questa risulta una competenza sempre più necessaria nella nostra società contemporanea, considerandone l’aspetto di multiculturalità.

Un ruolo importante è anche quello costituito dall’avere fiducia nei colleghi, nelle loro competenze e dall’apprezzare il contributo di tutti al lavoro di squadra. Questo non significa che si debba avere fiducia solo nei confronti dell’altro, svalutando se stessi, ma è necessario che il lavoratore sia consapevole delle proprie capacità e abbia fiducia in sè.

L’ottica in cui ragionare, cioè, deve essere quella per cui il lavoratore dia valore sia a se stesso che all’altro. Questo, di conseguenza, permette di aggiungere un ulteriore concetto, che è quello del riconoscere di essere sostituibili, di avere, quindi, la consapevolezza del fatto che un lavoro possa essere svolto e portato a termine anche dai propri colleghi; questo richiama da sé un’altra competenza utile a lavorare bene in gruppo, cioè quella del sapere delegare agli altri, del non sentire il bisogno di occuparsi sempre in prima persona delle mansioni da svolgere.

Nel lavoro di squadra è significativo l’essere disponibili a dare una mano ai colleghi quando questi ne hanno bisogno e lo chiedono, oltre che l’essere in grado di chiedere aiuto nel momento in cui se ne abbia bisogno. Inoltre, è importante il sapere riconoscere i propri limiti, avendo consapevolezza delle proprie competenze e capacità.

All’inizio dell’articolo viene sottolineata l’importanza che nel lavoro di squadra ha la comunicazione, lo scambio di informazioni tra colleghi. Oltre a questo è importante un passo in più, che è quello di accettare le opinioni degli altri. Oltre a questo, risulta buono anche il mettere in discussione quello che si pensa.

Nel caso in cui, inoltre, ci siano problemi da risolvere legati a situazioni lavorative, di fronte a più opzioni risolutive proposte dai componenti del gruppo, è importante che ciascuno sappia accettare che per quella specifica situazione potrebbero essere prese in considerazione altre proposte e non la propria, mantenendo la consapevolezza che anch’essa possa essere valida e comprendendo che quella che viene accettata si presti meglio alla singola situazione da affrontare.

L’ultima e fondamentale risorsa da utilizzare nel lavoro in èquipe è costituita dal tenere a mente, da parte di ogni componente del gruppo di lavoro, quanto esso sia una risorsa, che possa essere un utile strumento per lavorare al meglio. Rispetto a questo, si può fare riferimento a quanto sia prezioso trovare sostegno e vicinanza emotiva nel gruppo (fattore di protezione dal rischio di burnout, cioè dal rischio della sindrome di stress lavoro-correlato).

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