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Esami e cure in allattamento: è possibile?

allattamento

Durante l’allattamento, è essenziale prestare molta attenzione alle sostanze (anche medicinali) che si assumono e agli esami a cui si sottopone il proprio organismo, per garantire la salute del proprio bambino. Tuttavia, molte procedure possono essere eseguite in sicurezza.


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Cure dentali in allattamento

Per quanto riguarda le cure dentali, sia i raggi X che la novocaina, così come altri farmaci usati per l’anestesia locale (es: la bupivacaina e la lidocaina) sono considerati compatibili con l’allattamento al seno.

Anche la maggior parte dei farmaci usati per la sedazione orale e intravenosa non rappresentano un rischio per la salute del bambino.

È possibile, inoltre, sottoporsi a sedazione tramite ossido nitroso (il cosiddetto gas esilarante) in quanto si tratta di una sostanza praticamente insolubile nel flusso sanguigno. Secondo il dott. Thomas Hale, esperto in materia di compatibilità dei farmaci con l’allattamento, l’ossido nitroso “viene rapidamente eliminato dal corpo a causa del rapido scambio con azoto attraverso gli alveoli del polmone (in pochi minuti). Un rapido recupero si verifica generalmente entro 3-5 minuti. L’ingestione di ossido nitroso per via orale attraverso il latte è improbabile.

Una madre che subisce un intervento chirurgico dentali (ad esempio, ai denti del giudizio) non deve, quindi,  interrompere l’allattamento. Per ridurre al minimo l’esposizione del bambino, è sufficiente che allatti appena prima di iniziare la procedura e riprenda ad allattare una volta terminata, non appena è abbastanza vigile da tenere il bambino.

Tac o radiografie e interventi

Per quanto riguarda tac, radiografie e interventi, la maggior parte delle procedure è sicura e non rappresenta un pericolo per la salute della mamma o del bambino, con alcune accortezze.

La mammografia, ad esempio, dev’essere eseguita con un mammografo esperto che sa che la donna sta allattando al seno, poiché le immagini sono più complesse da leggere e interpretare. Per facilitare questa procedura, è opportuno che la mamma svuoti il seno il più possibile prima della mammografia, allattando oppure utilizzando un tiralatte, se necessario. Per l’ecografia valgono le stesse indicazioni

Anche la risonanza magnetica può essere eseguita, in quanto il gadolinio, la tintura utilizzata per la risonanza magnetica del seno, entra a malapena nel latte e non viene assorbita dall’intestino del bambino.

Gli esami citologici del latte possono essere eseguiti, ma spesso i risultati sono a basso rendimento ed è necessario rivolgersi a un patologo specializzato.

Le biopsie con ago possono essere eseguite sia con un ago sottile per l’aspirazione che con un ago per la biopsia. Si consiglia di utilizzare l’ago più piccolo per la diagnosi, ma il rischio di sviluppare una fistola da latte, ovvero una perdita cronica di latte dal seno, è molto basso. È importante mantenere il seno ben drenato attraverso la poppata o l’utilizzo di un tiralatte prima e dopo la biopsia. Come già illustrato, l’uso di anestetici locali come la lidocaina è sicuro e non è, quindi, necessario buttare via il latte.

Anche gli interventi di chirurgia al seno possono essere eseguiti, sebbene ci sia il rischio di sviluppare una fistola del latte. Tuttavia, questo questo rischio non può essere ridotto molto dall’interruzione dell’allattamento in quanto il seno potrebbe continuare a produrre latte per mesi anche dopo. È importante che il chirurgo dovrebbe esegua l’intervento con molta attenzione, riducendo al minimo i danni ai dotti lattiferi e, se possibile, evitando il dotto centrale. Anche in questo caso, il seno deve essere tenuto ben drenato tramite le poppate e tirando il latte prima e dopo. La maggior parte dei tipi di anestesia verrà smaltita dal latte quando la paziente è sveglia e vigile (nel dubbio contattare il numero verde del centro antiveleni più vicino).

Esami tiroide e allattamento

Lo screen della tiroide è un esame del sangue che controlla la funzione della tiroide. Gli esami del sangue sono compatibili con l’allattamento al seno.

Anche la scansione della tiroide può essere eseguita, utilizzando iodio radioattivo (I-131 o I-123) o tecnezio-99m pertecnetato. Questo test richiede un distacco temporaneo del seno per un minimo di 12 ore, a seconda dell’isotopo utilizzato. Molte volte, questo test può essere saltato e invece viene eseguita una biopsia per aspirazione con ago sottile (che non richiede l’interruzione dell’allattamento al seno).

Ossigenoterapia iperbarica

Secondo Daniel A. Nord (Coordinatore, DAN Medical Services presso il Duke University Medical Center), non dovrebbe rappresentare un problema per la mamma che allatta.

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