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Valenza Educativa e Formativa del Gioco in Ambito Scolastico

Valenza Educativa e Formativa del Gioco in Ambito Scolastico

Premessa

In ambito educativo, il gioco non rappresenta soltanto un momento di svago o di pausa dalle attività scolastiche, ma costituisce uno strumento fondamentale e valido al fine di favorire la crescita e l’apprendimento del discente, soprattutto se esso riesce a promuovere sane relazioni sociali all’interno del gruppo-classe o dell’intera istituzione scolastica.

Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, emanate nel 2012, riconoscono, esplicitamente, il valore educativo del gioco, soprattutto nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. 

Questo articolo intende approfondire il ruolo cruciale che il gioco riveste all’interno del percorso formativo e scolastico, analizzando i suoi molteplici ruoli  e soffermandosi su quanto delineato dalle Indicazioni Nazionali, che ne sottolineano l’irrinunciabile funzione educativa.

Il Gioco nelle Indicazioni Nazionali

Considerando le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, si comprende come il gioco abbia un enorme potenziale educativo e formativo. Infatti, analizzando il documento, si evince che

[…] il gioco, la narrazione, le espressioni artistiche e musicali sono infatti altrettante occasioni privilegiate per apprendere per via pratica quello che successivamente dovrà essere fatto oggetto di più elaborate conoscenze teoriche e sperimentali.

Viene specificato che, inoltre, il gioco aiutano l’alunno a comprendere i tratti fondamentali della propria cultura di appartenenza, del mondo e della vita, in un’ottica generale.

Tenendo in considerazione l’ambiente circostante, praticando l’attività ludica, soprattutto se si va a parlare di gioco simbolico, il bambino imparerà ad esprimersi raccontando e rielaborando, in modo creativo, le esperienze personali e quelle svolte in ambito sociale.

Per garantire ciò, è necessario che l’ambiente scolastico sia ben organizzato con l’adeguata quantità di stimoli e spazi con diverse funzioni:

  • di movimento;
  • di espressione;
  • di intimità;
  • di socialità.

Il Gioco in Ambito Educativo

Il gioco rappresenta un elemento chiave nel percorso formativo del bambino, poiché coinvolge l’individuo in modo attivo, naturale e motivante. Si tratta di un’attività che nasce dalla libertà e dalla volontà del bambino, caratterizzata da spontaneità e piacere, e che si intreccia con quasi ogni aspetto della sua quotidianità. Giocando, il bambino sperimenta spazi di indipendenza, esplora possibilità d’azione e sviluppa la propria fantasia.

Questa dimensione ludica consente al bambino non solo di conoscersi meglio, ma anche di affrancarsi temporaneamente dalle regole della realtà quotidiana. Il gioco gli permette di immaginare, esplorare scenari alternativi, esercitare un certo controllo sull’ambiente e prepararsi, in modo protetto e simbolico, alle sfide del mondo reale.

Numerosi pedagogisti, come Montessori, Agazzi, DeweyFröbel, hanno messo in evidenza l’importanza del gioco come strumento di apprendimento attivo.

Sebbene con approcci diversi, tutti hanno riconosciuto il ruolo essenziale dell’esperienza diretta e dell’attività pratica nello sviluppo delle capacità creative e cognitive del bambino.

In ambito educativo, il gioco si configura dunque come una vera e propria risorsa metodologica: attraverso di esso si possono stimolare in modo efficace le competenze emotive, sociali e intellettive, contribuendo così alla crescita armonica e completa del bambino.

Rousseau riconosceva nel gioco una funzione naturalistica e lo reputava uno strumento capace di mantenere in equilibrio due dimensioni: persona e ambiente.

Il Gioco nella Scuola dell’Infanzia

Nella scuola dell’infanzia il gioco viene reputato uno strumento privilegiato per favorire un apprendimento significativo, attivo e riflessivo. 

Attraverso il gioco libero è fondamentale per lo sviluppo delle intelligenze multiple, individuate da Woward Gardner. Egli affermava che non esiste un’intelligenza generica, ma che ne esistono forme diverse, tanto da non poterle unificare e misurare in maniera globale. 

Grazie al gioco, fin dalla prima infanzia, il bambino inizia ad interagire con la realtà circostante. Di conseguenza, aiuta il discente a consolidare e a migliorare le abilità mentali, oltre che ad apprendere e a consolidare funzioni e modelli sociali.

Nella scuola dell’infanzia si possono proporre diverse tipologie di giochi:

  • giochi motori;
  • giochi linguistici;
  • giochi di memoria.

Inoltre, possono essere proposte diverse attività incentrate su:

  • forme;
  • dimensioni;
  • correlazione tra due elementi;
  • percorsi e labirinti;
  • realizzazione di disegni e cartelloni.

Il Gioco nella Scuola Primaria

Il gioco nella scuola primaria assume un ruolo fondamentale, poiché permette di coniugare apprendimento e piacere, favorendo collegamenti interdisciplinari sempre più complessi rispetto alla scuola dell’infanzia. I bambini, con una mente ora più matura, sono pronti a ragionare, fare inferenze e stabilire connessioni tra saperi diversi. Attraverso attività ludiche e laboratoriali, possono contestualizzare le nozioni scientifiche e settoriali, collegandole alla realtà quotidiana in modo concreto e significativo, rendendo l’apprendimento più autentico e duraturo. Quindi, è necessario  utilizzare un approccio che tenga conto di tutte le discipline, in modo che l’alunno possa applicare le sue conoscenze nella vita quotidiana e in modo concreto.

Inoltre, durante lo svolgimento dell’attività ludica, l’allievo potrà liberare la propria fantasia e creatività, in quanto potrà esprimere il proprio mondo interiore, potrà manipolare la realtà ed esplorare il mondo esterno. 

Considerato che, in questo caso, sono presenti delle menti più sviluppate e più aperte a nuove conoscenze e a nuovi concetti più complessi, si potrebbero proporre una gran quantità di giochi e di attività ludiche, come:

  • Pictionary: uno studente deve disegnare il concetto o quell’elemento relativo alla materia corrispondente e gli altri studenti devono riuscire ad indovinare di che cosa si tratti
  • Escape Room: consiste nel risolvere enigmi per poter andare sempre più avanti nel percorso. Questo gioco risulta molto utile, soprattutto, per educare gli studenti al lavoro di squadra, al problem-solving e al ragionamento logico-matematico.

Bibliografia 

  • De Rossi, M. (2006). Mettersi in gioco e giocare a scuola (Vol. 1, pp. 1-224). PensaMultiMedia Editore srl.

  • Corallo, R. (2009). 9 volte intelligenti: favole, giochi e attività per sviluppare le intelligenze multiple nella scuola dell’infanzia. Edizioni Erickson. 

  • Gardner, H. (2005). Educazione e sviluppo della mente. Intelligenze multiple e apprendimento. Edizioni Erickson. 

  • Quaglia, R. (Ed.). (2009). Il gioco nella didattica: un approccio ludico per la scuola dell’infanzia e primaria. Edizioni Erickson.

Sitografia 

http://www.comune.torino.it
https://site.unibo.it
https://escaperoomgeeks.com