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Riduzione degli infortuni femminili nel 2023

Nel panorama degli infortuni sul lavoro, il Dossier Donne 2024 dell’INAIL rivela una significativa riduzione delle denunce di infortuni femminili nel corso del 2023. Questa riduzione, registrata sia negli incidenti occorsi in occasione di lavoro che durante gli spostamenti casa-lavoro, ha coinvolto principalmente le lavoratrici, con una diminuzione del 27,6%. Tale tendenza è stata influenzata dal calo dei contagi da Covid-19, specialmente tra le donne impiegate nel settore sanitario e assistenziale, notoriamente a rischio durante la pandemia.

Analisi dei rischi legati agli spostamenti casa-lavoro

Nonostante il periodo di ridimensionamento legato allo smart working durante il triennio 2020-2022, il Dossier evidenzia un persistente divario di genere per quanto riguarda gli infortuni in itinere.

Le donne, ancorate al triplice ruolo di moglie, madre e lavoratrice, affrontano sfide aggiuntive nella gestione dei tempi tra vita familiare e professionale, esponendosi così a rischi maggiori durante gli spostamenti casa-lavoro. Nel 2022, nonostante una riduzione complessiva degli infortuni, le denunce con esito mortale tra le lavoratrici sono state significativamente superiori rispetto agli uomini, con una incidenza che si attesta a circa un decesso su due.

La dimensione dei rischi al di fuori dell’azienda

L’analisi dei dati sugli infortunifuori azienda” sottolinea ulteriormente la disparità di genere, evidenziando un’incidenza più elevata tra le donne rispetto agli uomini, con una percentuale di casi mortali che raggiunge il 61,7% nel 2022. Questo divario è attribuibile alla divisione tradizionale dei ruoli di genere, che vede le donne maggiormente coinvolte nelle attività di cura familiare e nei settori dei servizi, spesso associati a rischi specifici.

Violenze sul lavoro e rischi occupazionali

Particolarmente rilevante è l’analisi delle violenze sul lavoro, con le lavoratrici del settore sanitario e assistenziale identificate come il gruppo più a rischio. Nel 2022, le violenze da parte di pazienti o familiari hanno rappresentato una percentuale significativa degli infortuni femminili, evidenziando la necessità di misure preventive specifiche in queste aree lavorative.

Analisi per fascia d’età e tipologia di malattie professionali

L’analisi per fascia d’età rivela che le lavoratrici tra i 50 e i 54 anni sono particolarmente vulnerabili agli infortuni sul lavoro, con una percentuale significativa di casi mortali concentrata in questa fascia. Le malattie professionali più diffuse tra le donne riguardano il sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, con patologie come dorsopatie e sindrome del tunnel carpale che rappresentano la maggioranza delle denunce.

Prevalenza dei disturbi psichici tra le donne lavoratrici

Un altro aspetto rilevante è rappresentato dalla maggiore incidenza di disturbi psichici tra le donne lavoratrici, con una consistente quota femminile di denunce rispetto agli uomini. Questi disturbi, spesso legati allo stress lavoro-correlato, richiedono una maggiore attenzione e interventi preventivi mirati per proteggere la salute mentale delle lavoratrici.

In conclusione, il Dossier Donne 2024 dell’INAIL offre un’analisi dettagliata delle tendenze degli infortuni al femminile, evidenziando criticità legate alla conciliazione dei ruoli di genere, alla sicurezza durante gli spostamenti casa-lavoro e alla protezione dalla violenza sul lavoro. Questi dati forniscono un quadro completo delle sfide che le lavoratrici affrontano sul luogo di lavoro e sottolineano l’importanza di interventi mirati per garantire un ambiente lavorativo sicuro e inclusivo per tutti.

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