Il programma “Resto al Sud” è un’iniziativa dedicata agli imprenditori del Mezzogiorno d’Italia e si concentra su una serie di azioni finalizzate a sostenere la creazione e lo sviluppo di attività imprenditoriali e professioni autonome, con una particolare attenzione per i giovani imprenditori.
Questo programma si basa su contributi economici, alcuni dei quali non rimborsabili, e una dotazione finanziaria complessiva di 1 miliardo e 250.000 euro. È stato introdotto dal Decreto Legge del 20 giugno 2017, n. 91, nell’ambito di un piano strategico mirato a promuovere la crescita economica nel Mezzogiorno. L’esecuzione del programma è affidata all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA (Invitalia).
Zone coinvolte
Resto al Sud è disponibile per i residenti nei seguenti territori:
- Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
- Comuni situati nelle aree colpite dai terremoti in Lazio, Marche e Umbria;
- Isole minori marine;
- Isole lagunari e lacustri.
Requisiti
Per beneficiare dell’incentivo nel 2023, i richiedenti devono soddisfare determinati requisiti, tra cui:
- Un’età compresa tra i 18 e i 55 anni.
- La residenza nei territori elencati o un trasferimento entro 60 giorni dalla concessione del finanziamento (entro 120 giorni se si risiede all’estero).
- L’assenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento.
- L’assenza di possesso di un’altra attività imprenditoriale al 21 giugno 2017.
- Per i liberi professionisti, l’assenza di partita IVA per attività simili nei 12 mesi precedenti la richiesta di agevolazioni.
- L’assenza di benefici da altre misure nazionali a favore dell’autoimprenditorialità negli ultimi 3 anni.
- L’apertura o l’intenzione di aprire imprese individuali o società, comprese le cooperative, con sede legale o operativa nei territori coperti dal programma.
Settori ammissibili
Per richiedere le agevolazioni, le imprese costituite o da costituire devono operare in uno dei seguenti settori:
- Attività produttive nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura;
- Fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
- Settore turistico;
- Commercio;
- Attività professionali (sia individuali che societarie).
Sono escluse le attività agricole e qualsiasi tipo di attività commerciale, sia al dettaglio che all’ingrosso, sia fisica che online.
Le spese ammissibili comprendono:
- Ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del budget totale);
- Acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuove, programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
- Spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative), con un massimo del 20% del budget totale.
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozione, così come le spese per consulenze e personale dipendente.
Ammontare del contributo economico
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per singolo richiedente, che può salire a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. Per le imprese individuali con un solo richiedente, il finanziamento massimo è di 60.000 euro.
Per soddisfare le necessità di capitale circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
- 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali individuali;
- Fino a un massimo di 40.000 euro per le società.
Il contributo viene erogato al termine del programma di spesa, contemporaneamente alla liquidazione dei contributi concessi. La rendicontazione avviene tramite la presentazione di due rapporti di rendicontazione (uno preliminare e uno finale) o un unico rapporto finale.
Funzionamento di Resto al Sud 2023
Le agevolazioni di Resto al Sud si compongono dei seguenti elementi:
- Il 50% di contributo a fondo perduto;
- Il 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, con gli interessi completamente a carico di Invitalia.
Per quanto riguarda i tempi di erogazione, sono previsti 30 giorni dalla ricezione completa della documentazione per il primo finanziamento (primo rapporto di rendicontazione) e 60 giorni per il finanziamento finale (rapporto di rendicontazione finale). Quest’ultimo viene erogato dopo l’analisi della documentazione e un sopralluogo per verificare gli investimenti effettuati e le spese sostenute.
In generale, le imprese che hanno ottenuto l’approvazione e hanno stipulato un contratto di finanziamento agevolato hanno 24 mesi per completare il programma di spesa a partire dalla data di approvazione.
Procedura di richiesta
Coloro che desiderano richiedere le agevolazioni per le imprese del Sud possono presentare una domanda online attraverso il portale web di Invitalia, seguendo le istruzioni fornite nella guida specifica. La procedura include i seguenti passaggi:
- Possedere un’identità SPID per accedere alla piattaforma dedicata.
- Accedere all’area riservata tramite l’identità SPID per compilare direttamente online la domanda e caricare il piano di impresa e gli allegati.
- Disporre di una firma digitale e un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Una volta completata la domanda, verrà assegnato un protocollo elettronico. È possibile modificare i contatti (numeri di telefono, indirizzo email e PEC) successivamente alla presentazione della domanda.
Scadenza della domanda
I finanziamenti di Resto al Sud 2023 possono essere richiesti fino a esaurimento delle risorse disponibili. Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie, quindi le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.
Valutazione della domanda
Invitalia solitamente valuta i progetti imprenditoriali entro 60 giorni dalla ricezione della domanda. La valutazione include un colloquio online con i richiedenti.
Dopo aver presentato la richiesta di finanziamento a Invitalia per gli incentivi di Resto al Sud, potrebbe essere richiesto un colloquio con gli analisti per discutere nel dettaglio il piano di impresa. Questi colloqui possono essere condotti online tramite Skype for Business. Invitalia fornisce istruzioni dettagliate su come partecipare a questi colloqui online.
Cosa accade in caso di fallimento
Nel caso in cui un’impresa finanziata da Resto al Sud fallisca e non sia in grado di rimborsare le rate del finanziamento, potrebbe richiedere una dilazione dei pagamenti dopo il mancato pagamento di due rate semestrali. In seguito, Invitalia concorderà un piano di dilazione del debito con l’impresa, il quale prevederà obblighi di pagamento attraverso rate mensili. La mancata rata di questo piano comporterà la risoluzione del finanziamento e l’avvio di procedimenti giudiziari per il recupero del debito.
Le sue caratteristiche rendono “Resto al Sud” una fonte di supporto significativa per coloro che desiderano investire nell’imprenditoria e contribuire alla rinascita delle comunità locali.
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