IL PURPOSE DRIVEN
Una nuova cultura aziendale detta purpose driven sta reinventando il capitalismo, trasformando il business così come lo abbiamo sempre conosciuto. Le aziende di successo non sono più quelle che si limitano a vendere prodotti e a ideare campagne pubblicitarie commerciali, ma sono quelle che vanno oltre, focalizzando la propria missione su una questione sociale o ambientale rilevante. Negli ultimi anni è cresciuta la sensibilità verso le tematiche sociali, di conseguenza è mutata la percezione dei brand, che ora sono chiamati “a fare la propria parte”. Sia i consumatori che i giovani talenti in cerca di occupazione, preferiscono avere a che fare con aziende che condividono i loro stessi valori.
Oggi, per essere attrattive, le aziende non devono solo offrire opportunità di carriera interessanti, ma anche comunicare un forte purpose driven. Quest’ultimo attiva il processo di trasformazione culturale in azienda che mette al centro valori e ideali, attraverso i quali l’impresa fornisce il suo contributo positivo alla società. “Senza uno scopo, nessuna azienda, pubblica o privata, può raggiungere il suo pieno potenziale”, afferma Larry Fink fondatore, presidente e CEO di BlackRock.
I brand che vogliono adottare questo nuova cultura imprenditoriale, devono iniziare col domandarsi “quali sono i valori che guidano le mie scelte aziendali?”. La risposta a questa domanda costituirà il cuore dell’intera strategia successiva. Infatti, una volta scelti i valori da veicolare, questi dovranno costituire il core delle azioni e della comunicazione dell’azienda: bisognerà veicolare i propri principi sia verso i clienti e gli stakeholder, sia tra le proprie risorse. E’ la sinergia tra esterno ed interno a rendere l’azienda credibile e più attrattiva sul mercato.
IL RUOLO DELLA PANDEMIA
La pandemia è stato uno degli acceleratori di questa nuova realtà imprenditoriale. Fin dai primissimi momenti del lockdown 2020, infatti, le grandi organizzazioni a livello internazionale si sono impegnate a dare il proprio contributo attivo alla risoluzione dell’emergenza. Ad esempio:
- Microsoft, oltre a rendere gratuito il servizio Azure cloud per le non profit, ha donato 35 milioni di dollari per contrastare il virus;
- Chanel e Burberry hanno scelto di produrre mascherine e prodotti igienizzanti;
- Comcast ha offerto la connessione Wi-fi gratuitamente a tutti gli statunitensi.
PERCHE’ IL PURPOSE DRIVEN SI STA RIVELANDO UNA CARTA VINCENTE
A seguito di quanto fin qui detto, sintetizziamo qui di seguito i vantaggi che il purpose driven apporta all’azienda:
- Dà una direzione chiara e uno scopo concreto all’azienda, rendendola credibile e affidabile
- Permette di condividere valori e obiettivi morali con il cliente, avendo come risultato il rafforzamento del rapporto di fiducia e la fidelizzazione
- Aiuta a differenziarsi dalla concorrenza, riuscendo ad attrarre talenti. Le nuove generazioni non si accontentano più di lavorare solo per uno stipendio, ma, come afferma la stessa Paola Boromei, responsabile risorse umane e organizzazione di Snam., “hanno bisogno di sapere qual è il grande disegno a cui stanno contribuendo»
- Migliora la reputazione del brand. Questo non solo contribuisce ad attirare nuovi talenti in azienda, ma migliora anche la comunicazione con i clienti, fornitori e possibili investitori
UN ESEMPIO DI BRANDE PURPOSE DRIVEN: FASTWEB
Fastweb ha deciso di diventare una Company Benefit, ovvero una società che persegue, oltre a obiettivi di business, anche obiettivi che sono a beneficio della comunità. Essa, infatti, ha costruito una strategia che si basa su tre principi:
- Formazione tecnologica accessibile. È stata creata una scuola per le professioni digitali, la Fastweb Digital Academy, che eroga gratuitamente corsi per promuovere le competenze più richieste sul mercato del lavoro.
- Futuro ecosostenibile. A questo scopo Fastweb si è prefissata l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2025
- Tecnologia digitale. Fastweb, attraverso i servizi che offre, vuole essere abilitatore all’utilizzo delle tecnologie digitali.
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