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Intelligenza simultanea o sequenziale?

Intelligenza simultanea o sequenziale?

Con l’avvento dell’informatica si è venuta ad evidenziare la progressiva prevalenza dell’intelligenza simultanea sull’intelligenza sequenziale, con conseguenti processi di de-realizzazione e de-socializzazione (cfr. testo Il libro delle emozioni – Umberto Galimberti), in cui incorre chi vive prevalentemente nel mondo digitale.

LA SCRITTURA E L’INTELLIGENZA SEQUENZIALE

Innanzitutto, possiamo considerare due fasi in cui l’umanità ha potuto tracciare il proprio percorso culturale, ponendo le basi per un graduale e proficuo uso e sviluppo della propria intelligenza sequenziale:

  • Prima fase: la preistoria, in cui i nostri antenati trovavano, attraverso pitture e sculture rupestri, il modo di esprimere i loro pensieri.
  • Seconda fase: comparsa della scrittura, un periodo caratterizzato dall’abbandono della visione del mondo per immagini, sostituito con la capacità di tradurre in significati una sequenza lineare di simboli visivi.

La visione dei codici alfabetici comporta un esercizio della mente che la visione per immagini non richiede, perché leggendo avviene la decifrazione, ovvero la decodifica dei segni per poi immaginare, mentre con la sola visione per immagini, un primo importantissimo lavoro di elaborazione viene escluso.

Naturalmente, guardare è più facile che leggere: l’intelligenza sequenziale richiede uno sforzo ed una concentrazione di gran lunga superiori.

La concentrazione, con il silenzio, sono essenziali per chi legge, chi legge sviluppa riflessione ed approfondimento, cosa che non accade con la velocità, spesso compulsiva ed ossessiva, dello scorrere delle immagini su tablet o cellulare. La fatica di leggere non può competere con la facilità del guardare e allora, rispetto ai libri, i mezzi come dispositivi digitali appaiono essere mezzi più amichevoli impegnando meno l’intelletto; quindi, sicuramente si verifica un impatto più immediato rispetto alla gratificazione che si riceve.

La capacità di leggere e scrivere segni ed elaborare concetti finirà con l’essere soppiantata dalla fruizione di immagini, oggi sempre più in netto vantaggio, grazie anche alla gran varietà di dispostivi di supporto digitale, che ci offre il mercato.

INTELLIGENZA SIMULTANEA

Oggi, i cosiddetti nativi digitali sono entrati in una terza fase, caratterizzata dal fatto che ciò che oggi i giovani conoscono, non lo sanno perché lette da qualche parte ma solo dal fatto che le hanno viste in tv o al cinema, sul computer o dal telefono cellulare…

L’intelligenza sequenziale, che è quella che usiamo per leggere, necessita di una successione rigorosa e rigida che articola ed analizza i codici grafici disposti in linea. Purtroppo, oggi sembra entrare in crisi a causa del ritorno dell’intelligenza simultanea, più consona ad immagini che alla comprensione del codice dell’alfabeto.

Radio, telefono e audiolibri hanno riportato al primato l’udito rispetto alla vista, mentre il cellulare, il computer hanno ricondotto la vista dalla decodifica dei segni grafici alla semplice percezione delle immagini che si susseguono sullo schermo.

Inevitabili conseguenze sono le influenze nocive dannose per il cervello, soprattutto nella mente non ancora perfettamente formata dei bambini, ovvero la modificazione dell’intelligenza, che da una forma evoluta, come quella dell’intelligenza sequenziale, regredisce ad una forma più elementare, come quella dell’intelligenza simultanea.


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