Nel 2024, è stata confermata la continuità del bonus assunzioni rivolto alle imprese che optano per l’assunzione di ricercatori con contratti di ricerca.
Questa agevolazione consiste in uno sgravio contributivo che può arrivare fino a un massimo di 7.500 euro per ogni ricercatore assunto. Tuttavia, tale beneficio è condizionato alla condizione che le imprese cofinanzino almeno il 50% dei dottorati in ambito industriale innovativo per i neoassunti.
Nel nostro approfondimento, analizzeremo con cura il funzionamento e i dettagli operativi di questo bonus assunzioni per i ricercatori, il quale ha ricevuto conferma anche nel 2024 attraverso la conversione in legge del Decreto PNRR 3.
Guida al bonus
Il bonus assunzioni ricercatori rappresenta un esonero contributivo destinato alle imprese che decidono di partecipare al cofinanziamento al 50% delle borse di dottorato innovativo, assumendo personale dotato del titolo di dottore di ricerca.
L’esonero contributivo può arrivare fino a un massimo di 7.500 euro per ogni assunzione a tempo indeterminato, corrispondente a 3.750 euro annui ripartiti su base mensile per un massimo di due anni.
Questa agevolazione è stata istituita dall’articolo 26 del Decreto PNRR 3, convertito in Legge, con uno stanziamento complessivo di 150 milioni di euro all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ed è valida fino al 2026, per l’intera durata dell’attuazione del piano.
Le modalità operative per il riconoscimento dell’esonero contributivo nel 2024 saranno disciplinate attraverso un apposito Decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca (MUR), su cui forniremo aggiornamenti.
Scopriamo insieme a chi spetta e come funziona questa importante agevolazione.
Chi può ottenere il Bonus
Il bonus assunzioni per i ricercatori è riservato alle imprese private che soddisfano i seguenti requisiti:
- Partecipano al cofinanziamento al 50% delle borse di dottorato innovativo.
- Assumono personale a tempo indeterminato in possesso del titolo di dottore di ricerca o titolare in precedenza di contratti di ricerca secondo quanto previsto dalla Legge 30 dicembre 2010, n. 240.
Per ulteriori dettagli e requisiti specifici, sarà necessario attendere il Decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca, sul quale forniremo aggiornamenti dettagliati.
Come funziona
L’agevolazione per l’assunzione di ricercatori si concretizza attraverso l’esenzione dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, ad eccezione dei premi e dei contributi dovuti all’INAIL. L’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche rimane invariata.
L’importo massimo di sgravio è di 3.750 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile. Tale agevolazione può essere fruita per un massimo di 2 anni, fino a un tetto di 7.500 euro per ogni assunzione.
Va precisato che lo sgravio può essere applicato a massimo 2 assunzioni a tempo indeterminato per ogni dottorato finanziato, nel rispetto delle normative riguardanti il regime de minimis.
A quanto ammonta il Bonus Assunzioni
Il massimale del bonus assunzioni è fissato a 7.500 euro per ciascuna unità di personale assunta a tempo indeterminato, da distribuire nell’arco di due anni. Questo limite si inserisce all’interno delle risorse complessive disponibili, valutate in 150 milioni di euro.
Quanto dura l’agevolazione
Il beneficio derivante dal bonus assunzioni ricercatori avrà una durata massima di 24 mesi, a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2026. È importante osservare che ulteriori dettagli riguardanti i tempi per effettuare le assunzioni saranno specificati nel provvedimento attuativo, su cui forniremo aggiornamenti in questo stesso articolo.
Obiettivi
L’obiettivo principale di questa misura è quello di favorire la promozione e il consolidamento di profili altamente qualificati e specializzati, provenienti da percorsi post-laurea, in grado di soddisfare le esigenze delle imprese su scala nazionale. Questo obiettivo si allinea con le finalità previste dall’Investimento 3.3 della Missione 4, Componente 2, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
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