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Adozione: chi può farlo e quali sono i requisiti

Adozione: chi può farlo e quali sono i requisiti

L’adozione in Italia è un argomento di grande importanza per molte famiglie che desiderano ampliare la loro unità familiare e offrire un’opportunità di vita migliore ai bambini che si trovano in situazioni difficili. Tuttavia, il processo di adozione può essere complesso e richiede molte attenzioni. In questo articolo, parleremo di chi può adottare in Italia.

Prima di tutto, è importante sapere che l’adozione in Italia è regolata dall’art. 6 della legge n. 184 del 1983, che stabilisce le regole e i criteri per l’affidamento e per l’adozione nazionale ed internazionale. Inoltre, il nostro Paese ha sottoscritto la Convenzione di New York del 20 novembre 1989 sui diritti dell’infanzia, che garantisce il diritto ad una famiglia a tutti i bambini.

 “L’adozione è permessa ai coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni, o che raggiungano tale periodo sommando alla durata del matrimonio il periodo di convivenza prematrimoniale, e tra i quali non sussista separazione personale neppure di fatto e che siano idonei ad educare, istruire ed in grado di mantenere i minori che intendano adottare.”

Limiti di età

Per quanto riguarda l’età, la legge italiana prevede che la differenza minima tra l’adottante e l’adottato sia di 18 anni. Inoltre, la differenza massima tra gli adottanti e l’adottato è di 45 anni per uno dei coniugi e di 55 per l’altro. Tuttavia, questi limiti possono essere derogati se i coniugi adottano due o più fratelli o se hanno già un figlio minorenne naturale o adottivo.

L’obiettivo di questi limiti di età è quello di garantire che l’adottato abbia genitori idonei ad allevarlo e seguirlo fino all’età adulta, in modo simile a quanto accade nella genitorialità naturale. Tuttavia, dal momento che l’abbinamento con il bambino adottabile è deciso dall’Autorità straniera, questi limiti hanno una scarsa efficacia nella realtà.

Infatti, la maggior parte dei paesi stranieri privilegia le coppie giovani per l’adozione, il che può limitare le opportunità per le coppie più anziane. Tuttavia, è importante sottolineare che l’età non è l’unico fattore preso in considerazione dalle autorità straniere per l’abbinamento tra l’adottante e l’adottato. Vengono valutate anche le condizioni di vita della famiglia adottante, la capacità di prendersi cura del bambino e il suo benessere.

In ogni caso, è importante considerare che l’adozione è un atto di grande responsabilità e richiede un impegno a lungo termine. Pertanto, sia le coppie giovani che quelle più anziane devono essere pronte ad affrontare le sfide che si presentano nel percorso dell’adozione, e a offrire all’adottato un ambiente sicuro e amorevole in cui crescere.

Requisiti

Per poter adottare in Italia, è necessario soddisfare alcuni requisiti stabiliti dalla legge. Innanzitutto, gli aspiranti genitori devono essere coniugati al momento della presentazione della dichiarazione di disponibilità.

Inoltre, se il matrimonio è stato contratto da meno di tre anni, devono dimostrare documentalmente o tramite testimonianza una continua, stabile e perdurante convivenza antecedente alla celebrazione del matrimonio per un periodo di almeno tre anni. In ogni caso, non devono avere in corso nessun procedimento di separazione, nemmeno di fatto.

Infine, gli aspiranti genitori adottivi devono essere idonei ad educare ed istruire il minore che intendono adottare e devono essere in grado di garantirne il sostentamento. Questi ultimi requisiti richiedono una valutazione più complessa, che viene effettuata dai Tribunali per i minorenni e dai servizi socio-assistenziali degli enti locali.

In particolare, la valutazione “nel merito” prende in considerazione i contenuti e le modalità del rapporto di coppia, al fine di verificare la reale disponibilità degli aspiranti genitori ad accogliere un figlio e le loro risorse per far fronte alle eventuali difficoltà di inserimento del minore nella nuova famiglia.

Questa valutazione richiede un approccio interdisciplinare, che coinvolge diversi professionisti per una corretta osservazione della relazione di coppia e della sua effettiva capacità di accogliere un figlio. Solo dopo aver completato questa valutazione e aver valutato positivamente la disponibilità degli aspiranti genitori adottivi, il Tribunale per i minorenni può autorizzare l’adozione.

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